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Lupo del salento

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  1. qundo l'ho preso in mano era evidentissimo il micelio rosa lla base del gambo
  2. Grazie Enzo, prometto che cercherò di fotografarla bene anche io :o:o:
  3. Complimenti agli amici del Prugnolo per la splendida organizzazione. Gibbo, dicci ancora sulle specie particolari trovate PS ora si chiama Xerocomus pelletieri = Phylloporus rhodoxanthus
  4. Concordo Mycena seynesii Quél. [as 'seynii'] Anche sul fatto che sono belle
  5. Sarei d'accordo per aspera Bellissima la naucina (che ci volete fare ogni tanto sono nostalgico) io i funghi bianchi proprio non riesco a fotografarli decentemente Un abbraccio a tutti
  6. Lo sai come la penso Chiunque fa bene ad avvicinarsi
  7. Io direi Ok A. citrina Lepiota sp (non so quale) Laccaria sp Hygrocybe conica macrolepiota excoriata Ciao
  8. Vorrei aggiungere che; i funghi verminati danno sintomi di avvelenamento. Quindi gettate i funghi con i "bachini" e nemmeno fateli seccare perchè all'interno resteranno gli escrementi che sono pure tossici. Ma sopratutto non fate mangiare i funghi ai vostri figli, nemmeno quelli coltivati. Mariocì Bhe... forse gli escrementi delle larvette dei ditteri micetofili non sono tossici, (penso per analogia al buonissimo e vietatissimo pecorino "punto" non mi risulta che nessuno si sia mai intossicato mangiandolo e sono sempre larve di ditteri) Però fa sicuramente impressione. Deve invece essere considerato un altro aspetto accertato funghi molto larvati sono spesso preda di processi di decomposizione e perciò sicuramente possono dar luogo ad inrtossicazioni banali da cibo deteriorato. Per quanto riguarda far mangiare ai bambini anche io sono concettualmente contrario: nel bambino la barriera intestinale non è ben sviluppata e frammenti proteici possono essere assorbiti aprendo la strada a future intolleranze alimentari o ad allergie specifiche. Ciao
  9. Ciao Giacomo, io ero indeciso tra Lepista cespitosa e Lyophyllum decastes. glaucogana è più massiccia con colore diverso (ma questo non è importante) e non mi risulta essere cespitosa, per capirci somiglia moltissimo a lepista nuda. Ciao
  10. Lupo del salento

    Carinzia....

    Complimenti per il bel reportage. e poi vuoi mettere la bontà dei cantarelli, caspita... se potessi sceglire Il fungo che vorresti determinato (quello un po' sfocato) è Pseudohydnum gelatinosum, l'altra Calocera viscosa, Ciao
  11. Io invece preferisco i piopparelli Ciao
  12. Complimenti per la passeggiata
  13. e vabbuò, ho capito! alla fine, anche se sono di coccio, che non si può neanche provare a determinarla macroscopicamente. Speravo che con quella volva così spessa si potesse avvicinare a magnivolvata.. Ciao
  14. Clitocybe odora (Bull.) P. Kumm., Führer Pilzk.: 121 (1871) = Agaricus odorus Bull., Herbier de la France 4: tab. 176 (1784) [1783-84] Agaricus suaveolens sensu Fries (1821); fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005) Agaricus trogii Fr., Epicrisis systematis mycologici (Uppsala): 59 (1838) Agaricus virens Scop., Fl. carniol., Edn 2 (Vienna): 437 (1772) Agaricus viridis Huds., Flora angl.: 614 (1778) Clitocybe odora var. alba J.E. Lange, Dansk bot. Ark. 6(5): 45 (1930) Clitocybe trogii (Fr.) Sacc., Syll. fung. (Abellini) 5: 153 (1887) Clitocybe virens (Scop.) Sacc., Syll. fung. (Abellini) 5: 152 (1887) Clitocybe viridis (With.) Gillet, Hyménomycètes (Alençon): 158 (1874) Gymnopus odorus (Bull.) Gray, Nat. Arr. Brit. Pl. (London) 1: 606 (1821) Lepista odora (Bull.) Harmaja, Karstenia 15: 15 (1976) Rubeolarius odorus (Bull.) Raithelh., Die Gattung Clitocybe (Stuttgart) 1: 17 (1981) Decisamente un fungo che si riconosce dall'odore. Il portamento, il colore grigio-verde grigio-azzurro e l'odore tipico e piacevole di anice. Portano facilmente al riconoscimento della specie. Ci possono però essere notevoli variabilità morfocromatiche con forme quasi bianche, ma l'odore intenso resta sempre. E' anche considerata commestibile... ma de gustibus.
  15. Russula cyanoxantha (Schaeff.) Fr., Monogr. Hymenomyc. Suec. 2(2): 194 (1863) = Agaricus cyanoxanthus Schaeff., Fung. Bavar. Palat. 4: 40 (1774) Russula cutifracta Cooke, Handbook of British Fungi: 993 (pl. 1040) (1884) Russula cyanoxantha f. cutefracta (Cooke) Sarnari, Bollettino dell'Associazione Micologica ed Ecologica Romana 10(no. 28): 35 (1993) Russula cyanoxantha f. pallida Singer, Z. Pilzk. 2(1): 4 (1923) Russula cyanoxantha f. peltereaui Singer, Z. Pilzk.: 15 (1925) Russula cyanoxantha var. cutefracta (Cooke) Sarnari, Bollettino dell'Associazione Micologica ed Ecologica Romana 9(no. 27): 38 (1992) esemplare con tipici cromatismi
  16. Leccinum aurantiacum (Bulliard) Gray, Nat. Arr. Brit. Pl. (London) 1: 646 (1821) = Boletopsis rufa (Schaeff.) Henn., Die natürlichen Pflanzenfamilien nebst ihren Gattungen und wichtigeren Arrten insbesondere den Nutzpflanzen: I. Tl., 1. Abt.: Fungi (Eumycetes): 194 (1900) Boletus aurantiacus Bull., Hist. Champ. France (Paris): 320 (1791) Boletus aurantiacus var. rufus (Schaeff.) Mérat, Nouv. Flore des Environs de Paris: 46 (1821) Boletus rufus Schaeff., Syst. Nat. 2(2): 1435 (1792) Boletus scaber var. aurantiacus (Bull.) Opat., Commentation Historico-Naturalis de Familia Fungorum Boletoideorum (Berolini): 34 (1836) Boletus versipellis var. aurantiacus (Bull.) Vassilkov,: 38 (1948) Krombholzia aurantiaca (Roques ex Bull.) Gilbert{?} Krombholziella aurantiaca (Bull.) Maire, Publ. Inst. Bot. Barcelona 3(4): 46 (1937) Krombholziella rufa Schaeff. ex Alessio, Boletus Dill. ex L. (Saronno): 474 (1985) Leccinum populinum M. Korhonen, Karstenia 35(2): 55 (1995) Leccinum quercinum sensu auct.; fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005) Leccinum rufum (Schaeff.) Kreisel, Boletus, SchrReihe 1: 30 (1984) Leccinum rufum (Schaeff.) Kreisel, in Michael, Hennig & Kreisel, Handbuch für Pilzfreunde, 5 edition (Stuttgart) 1: 346 (1983) Trachypus aurantiacus (Bull.) Romagn., (1939) Bellissimo leccino con cromatismi particolari aranciati Difficilissima la distinzione (estrapolati dall'habitat) con vulpinum e quercinum (sinonimizzato) . Le squamette bianche che nell'adulto diventano nere e l'habitat sotto pioppo ne faliciterebbero la determinazione. Foto di Brisa
  17. Omphalotus olearius (DC.) Singer (1946) = Agaricus olearius DC., in de Candolle & Lamarck, Fl. Franç., Edn 3 (Paris) 5/6: 44 (1815) Clitocybe olearia (DC.) Maire, (1933) Pleurotus olearius (DC.) Gillet, Hyménomycètes (Alençon): 344 (1874) Apparentemente terricolo
  18. bellissimo post Daniele e complimenti anche a Lucia La Macrolepiota richenii credo che sia sinonimizzata con mastoidea. Le altre foto starebbero bene nelle schede
  19. Ha perfettamente ragione Enzo, ed io mi sono espresso male: per la determinazione certa e corretta di questo gruppo di amanite è necessaria la conferma microscopica. Sarebbe stato più felice dire Immaginiamo di stare ad una mostra e proviamo solo una determinazione macroscopica: così le foto dovrebbero essere sufficienti (forse) Ciao
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