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john

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  1. Bella la dia di Clavulina cristata. La seconda specie mi sembra una cortinariacea, Ci provo: Hebeloma edurum. Ciao Claudio :biggrin:
  2. Sento fin qui il loro profumo.Eccellenti. Chissa perchè li ho sempre chiamati:A.cylindracea,sinonimo tra l'altro poco conosciuto. Ciao Claudio
  3. Daniele, :wink: :hug2: mi hai brutalmente smascherato,una dia di P.hadriani(non quella postata da te qui) se ben ricordo, te l'ho data o prestata o fatta vedere io per primo diverso tempo fa. In quella occasione avevo avuto la fortuna di seguire la crescita in diretta del fungo in questione.Dopo la rottura dell''uovo''avvenuta dopo 15 giorni dall'avvistamento dello stesso,la specie ha raggiunto il massimo sviluppo in poche ore!!! Del modo di crescere di questo grazioso carpoforo ho trovato poi conferma in una vecchia tavola del micologo Bresadola. Ciao Claudio
  4. Colpito e affondato. :biggrin: :biggrin: Ciao Claudio
  5. Carletto, Hai assaggiato la carne dell'Hypholoma? Non c'era qualche legno interrato di conifera? Il colore delle lamelle mi lascia perplesso. Cosi' ad occhio mi sembrerebbe un H.capnoides. Ciao Claudio
  6. Sono un po' duro.Cioè? Ciao Claudio
  7. Altre due specie che si sono unite in matrimonio. Ciao Claudio
  8. La gleba e l'orifizio. Ciao Claudio
  9. Unico ritrovamento di una specie alquanto curiosa. Odore non invitante,ma stranamente poco marcato. Habitat:giardino con presenza soprattutto di pini. Che si tratti di un Phallus questo l'ho capito,ma quale? Allego alcune foto.
  10. Piero,Illecippo, osservate bene le caratteristiche del secondo boleto: Parte superiore del cappello con numerose fossette, pori di colore giallo intenso nonostante il carpoforo sia maturo nessun viraggio nell'imenoforo gambo bianco con apice radicante a questo punto il reticolo puo'anche non interessarmi,dunque...... Ciao Claudio :hug2:
  11. Per quanto io ne sappia,il depilatus non è uno Xerocomus ma bensi' un Boletus vero e proprio,della sezione appendicolates,della sottosezione fragrantes,a meno che non ci sia qualcosa di nuovo....... Ciao Claudio
  12. Anche se fosse un B.impolitus o un B.depilatus come io credo,non vedo differenze dal punto di vista delle qualità culinarie tra le due specie e i Boleti della sezione edulis. Ciao Claudio
  13. Knico, per il primo Boletus la determinazione mi sembra corretta,per l'altro invece propendo per Boletus depilatus. Ciao Claudio
  14. La natura nella sua assoluta perfezione non procede mai a balzi, ma sempre per forme intermedie.La sistematica è fatta dall'uomo, che divide,ma soprattutto deve decidere da che parte stare. E' da molto tempo che i micologi discutono sull' inquadramento tassonomico generico della Macrolepiota puellaris. Ora la specie sopracitata è diventata ufficialmente per il codice di nomenclatura botanico Leucoagaricus nympharum. Ma questo non è accettato da tutti,in primis da alcuni micologi nord europei,dove la specie in questione cresce infestante nelle immense abetaie scandinave. :smile: :hug2: Per questi motivi, a mio modo di vedere, ritengo che in futuro chi deciderà di chiamarla con il nome di genere Macrolepiota, anzichè Leucoagaricus, non commetterà alcun errore. Ciao Claudio
  15. Una buona notizia che va nella direzione auspicata. Ciao Claudio
  16. Ricordo a tutti che ci si puo' sempre appellare al ''nomina conservanda'' Ciao Claudio
  17. Daniele, complimenti come sempre per il tua competenza.Il Tricholoma bufonium l'ho sempre reperito nei boschi di peccio con colorazioni pileiche violacee-rosate, mentre il Tricholoma sulphureum,di norma piu'gracile e ubiquitario è solitamente di tinta giallo zolfo intenso su tutto il carpoforo. Il Tricholoma sulphureum var.coronarium avrebbe colorazioni pileiche intermedie tra le due specie menzionate. Ciao Claudio
  18. Piero, mi dispiace non poter allegare le mie foto di Macrolepiota puellaris in quanto''analogiche''(non ho ancora lo scanner per commutarle) ma la specie sopracitata ha le squame circonferenziali,inoltre il viraggio della carne è incostante e blando. Secondo il mio modo di vedere la specie trovata da Carletto si avvicina a Macrolepiota venenata. Ciao Claudio
  19. Le foto sono veramente molto belle. Per quanto riguarda il suo valore gastronomico,ritengo che questa specie abbia pochi rivali.Consiglio l'essicazione. Ciao Claudio
  20. A mio avviso la seconda specie è il Lactarius deterrimus. :biggrin: :hug2: Ciao Claudio P.S. Baldacci, complimenti per le immagini,per me le tue fotografie sono un traguardo. :biggrin: :hug2: :biggrin:
  21. john

    un igroforo infrequente

    Molto belli i dettagli di questa stupenda specie. Ciao Claudio :biggrin:
  22. Mi inchino come sempre al mio sommo maestro. Complimenti per le foto e per l'eccellente lavoro. Ciao Claudio P.S. effettivamente la Macrolepiota mastoidea in Lessinia, non è molto comune, come potrebbe essere ad esempio la piu' conosciuta M.procera.
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