daiano

Inventare inquadrature ai margini del bosco…per dimenticarsi del cesto vuoto…

Il viottolo va a sfumare verso il margine del prato di crochi, dove si tramuterà in sentiero…

Immagine già postata; allora, però, in versione autunnale.

Stradine d’accesso…improbabili passi carrabili…

Viottoli a mezza costa…passeggiate bellissime…

…intrappolando le cime ed invadendo i valloni.

Si giunge così ai margini della foresta, mentre le nuvole rotolano sui fianchi delle montagne…

…frequentate, ai margini, dalle baite ristrutturate.

Altre stradine…come questa che porta verso il parco naturale, toccando radure e conche invitanti…

La stradina militare porta alle vecchie trincee della Grande Guerra…questa è una delle trincee più alte poste ad osservazione del Passo di San Lugano.

Luce che s’insinua fra le alte fronde e che fa tornare in chi cammina il buonumore e la fiducia.

…e ritrovando i fraterni profili lontani.

…soffermandosi ad ammirare i panorami nascosti fra le chiome degli abeti rossi…

…percorrendo antiche strade fra un borgo e una località…

Prime luci del mattino…si risveglia la voglia di partire, per andare ad esplorare…

Preannunciata dalla “esse” che la linea ferroviaria descrive per attraversare il fiume, c’è la stazione di Ora, confusa fra vigneti ed alberi da frutto…la variegata verde tappezzeria disegnata dall’uomo.

Ma lo sguardo viene attratto ancora dalla vallata dell’Adige, laddove sembra chiudersi…verso la Stretta di Salorno, confine di provincia.

..sul cui ciglio puoi fare anche simpatici incontri.

Ecco la “Rossa Parete”…rocce a strapiombo…un belvedere di sasso, di pino e di quercia…

Le mille vie di fondovalle, nei pressi di Ora e di Caldaro…autostrada, ferrovia, strade, viottoli, sentieri, una Via Crucis ed anche una funicolare…il tutto ripreso dalla Rotwand, la parete rossa.

…mentre sui prati si posano le farfalle.

S’alzano dai pianori i boschi e le lontane catene dei monti…

L’asfalto ha tagliato l’antico viottolo. Più ripido e frettoloso il primo…

Prima di ripartire per la Val di Fiemme ed il suo nuovo anno, vorrei mostrarvi alcune foto dell’estate passata. Nel ridimensionarle, mi sono accorto che buona parte di esse mostra una strada, una stradina bianca, un viottolo o un sentiero…una via di passaggio, insomma. Vi auguro buona visione e vi facciamo i nostri migliori auguri per un magnifico 2006. Cominciamo da una porta d’accesso alla Val di Fiemme: Carano e la sua chiesa

Un parassita che ha aggredito una Lepiota...forse mastoidea ? Due interrogativi in uno Ciao a tutti giorgio