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daiano

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Tutti i contenuti di daiano

  1. Lunedì mattina. Dopo la nevicata notturna. Il paese si risveglia a fatica, ancora oppresso da nubi di piombo…
  2. Rari squarci d’azzurro. A ricordarci quale sia il colore del cielo, di giorno.
  3. Martedì grasso. Ultimissimi giorni di carnevale. La scuola rimane chiusa. E noi prontamente ci fiondiamo su in Val di Fiemme. Per quello che potremmo definire un “week start”. Trovandoci sotto qualche nevicata e nel repentino relativo disgelo. Il clima non ci ha permesso di variare i soggetti fotografici. Eccovi di conseguenza le solite foto. Il trionfo del ripetitivo. O il suo elogio. O la relativa noia… I consueti profili appaiono ben diversi dall’ultima volta. La neve, questa grande illusionista, sa operare notevoli incantesimi…
  4. Avevo visionato stamani il topic da scuola...l'ho ripercorso stasera, Francesco, ricavandone soddisfazione e piacere :biggrin: Tanto è evidente l'attaccamento tuo a questi luoghi :yes4: L'acqua modella la terra e dà corpo alla fantasia di chi l'osserva...che ne resta incantato per ore... Un abbraccio giorgio
  5. Ti vedo in eccellenti condizioni di forma, Roberto ! Di fisico, di spirito, di narrativa, di fotografia e di...appetito ! L'affiatamento del vostro gruppo è qualcosa, poi, di invidiabile e raro Un abbraccio giorgio
  6. Un'emozione indicibile...trovarli quasi seguendo una scommessa, un'aspirazione... :wink: :wink: Un piccolo sogno che s'avvera :friends: Un abbraccio giorgio
  7. Ma siamo appena agli inizi di febbraio, Pasquale ! :friends: Devo decidermi a tirar fuori gli stivali da bosco ?! Buona digestione! Un abbraccio giorgio
  8. I manufatti dell'uomo, se abbandonati, si perdono, crollano, si frantumano. Le vite degli uomini si trasformano in ricordi, in nostalgia, in mistero. Il senso dell'effimero, della precarietà, della transitorietà non ci abbandona. Recando sovente con sè angoscia ed inquietudine. Le creazioni della natura son più longeve, ma sono anch'esse in mutamento, in divenire, anche se più lento, più lungo. Osservandole si stempera un poco quell'inquietudine. Ci si sente restituiti alla vita, quella della natura, più che quella degli uomini. L'occhio cerca vie di fuga prospettiche, quando la mente insegue sogni e speranze e l'anima aspira all'eterno... Le tue "peregrinazioni" nella bassa sono i momenti di riflessione fra una visita e l'altra, spesso dopo aver toccato la sofferenza e la paura dei tuoi pazienti, dopo aver per l'ennesima volta constatato quanto sia illusoria la nostra vita. Il ritorno a casa, infine. L'approdo. Verso la continuità. Nella natura che hai fatto nascere e costruito. Dove le inquietudini si stemperano. Dove i nodi di oggi si sciolgono. Un topic che non passa invano. Un occasione per riflettere e per parlarci. Immagini eloquenti. Pensieri suggestivi ed evocativi. :biggrin: Un abbraccio :wink: giorgio P. s. : ho vissuto qualche anno a Quarto Inferiore...con la mtb mi spingevo spesso verso "casa tua", la "tua campagna"...leggere questo post è stato anche tornare per un pò indietro nel tempo...ritrovare il giorgio di 10-15 anni fa... :wink:
  9. Ben volentieri camminerò virtualmente qui...con te, Mario...e nelle Terre Alte... Ma sappi che mi sto allenando...e sto lentamente tornando in forma...e quest'estate non cammineremo solo virtualmente :wink: Un abbraccio :biggrin: giorgio
  10. daiano

    C'era una volta...

    C'era una volta...una vita diversa con tempi e bisogni diversi...e passatempi e giochi diversi... C'eran strade sui cui ciotoli correvano altri bambini... C'eran case e porte sulle cui soglie ci si siedeva a chiacchierare... C'eran chiese cui si giungeva quasi in processione... C'è ancora ogni cosa...come abbandonata, però...e che la nebbia sembra relegare ancor più fra i fantasmi, i sogni...o i lontani ricordi... Forse anche le preghiere suonano diverse...da parte dei pochi fedeli sorpresi fra le cappellette ed i tabernacoli... E la nebbia nasconde anche quel cielo che la porta ha vanamente preannunciato... Credo che ci sia voluto un pò di "coraggio" per affrontare questo breve pellegrinaggio, in una giornata così, nei propri santuari, Paolo :biggrin: Ma ho respirato un poco di quella nebbia anch'io... Un abbraccio giorgio
  11. Avrai anche trovato un tesoro, Luca...come asserisce chi m'ha preceduto :yes4: E' altrettanto vero, però...che Giancarlo è un bel...lasarun !... Dovrebbe stare al caldo d'un comodo e ospitale ufficio :biggrin: e invece se ne va a zonzo con te per le umide rive dell'Adda ! Un abbraccio giorgio
  12. Ma c’è ancora tempo per un ultimo brindisi…a base di delizioso Torcolato ! Cin cin a tutti ! :biggrin: Ed un abbraccio :hug2: :wink: giorgio
  13. Scendiamo dall’altopiano…e ad un tornante panoramico ci fermiamo per le ultime foto e per le foto di rito. Mentre il sole si è ormai dileguato dietro il Carega…
  14. Con una punta di rammarico ci predisponiamo a lasciare il nostro “caldo” rifugio. Anche a causa dello scenario bellissimo che il luogo ed il momento ci riservano…
  15. Dall’alto l’occhio osserva gli amici commensali. “Francooo…dove sei finito ?!”
  16. Mario si dà da fare con le bottiglie, che presto affolleranno le tavole…
  17. Rientriamo al Casello per il pranzo. Roberto s’è già accomodato.
  18. Mario studia le impronte sulla neve…Sarà passato per di qua “il lepre” ? :biggrin: :wink:
  19. La nebbia continua a sommergere lievemente le valli che s’insinuano nei fianchi dell’altopiano…
  20. Se ne va a passeggio l’allegra brigata. E’ una piccola festa…sole e neve…e gli amici attorno… Grazie, Mario, per averci invitati qui ! :biggrin:
  21. Un bacino di raccolta dell’acqua piovana o di fusione. Provvidenziale nella bella stagione.
  22. …mentre le malghe degli alpeggi vivono il proprio profondo letargo.
  23. Ci incamminiamo per la stradina panoramica. La neve, si sa, ha il potere di ”rinverdire” l’età di noi quarantenni e/o cinquantenni. A riprova di ciò, ecco qui Mario, di scuro, guerreggiare a palle di neve con Giacomo, in arancio…
  24. …affacciato sul mare di nebbia che grava sulla pianura. Lì sotto riluce il Torrente Astico. Laggiù, sulla destra, affiorano i Monti Berici; a sinistra i Colli Euganei, con il caratteristico tondeggiante Monte Venda.
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