daiano

(Quarta ed ultima puntata ) Post 62 Notare gli incredibili numerosi "pinnacoli" del Paterno...il castello di sabbia d'un gigante... Post 63 Una grande zoomata sul M. Rudo, con alle spalle, forse, la Rocca dei Baranci (il barancio non è altro che il pino mugo) Post 65 A sinistra del Rif. Locatelli alle Tre Cime, il Sasso di Sesto; le nuvole coprono la Torre di Toblin. Post 66 Ecco la Torre di Toblin svettare sul Sasso di Sesto, sgombra dalle nubi. Illuminati...i Tre Scarperi. La Torre di Toblin ed il M. Rudo erano, durante la Grande Guerra, degli inespugnabili nidi di mitragliatrice austriaci. Magnifici sentieri solcano ogni pianoro, ogni declivio, ogni forcella... Post 67 Ecco la Gusela del Nuvolau alzarsi da Passo Giau...più a sinistra il M. Averau... Post 68 Su questi spalti rocciosi non mi pronuncio, lascio la parola a Mario Post 71 Proprio lei, la Regina delle Dolomiti...la Marmolada ! Post 84 La Civetta a destra...il Pelmo a sinistra... Post 93 Se non fosse che me lo ricordo sempre e solo per come appare dal versante cortinese, direi che siamo al cospetto del Becco di Mezzodì. Tu che ne dici, Mario ? Spero d'esserti stato utile, Patrizio. Ti faccio ancora i miei complimenti per tutte queste magnifiche immagini dolomitiche, che tornerò a sfogliare ancora e ancora ! Un abbraccio giorgio (Fine)

(Terza puntata) Post da 33 a 36 In questi post c'è il versante zoldano della Civetta, man mano che si sale verso la Forcella Staulanza. Un gran bel vedere, non c'è che dire. Che mi riporta alla mente le vacanze di Natale passate a Pecol Valzoldana, ove mio fratello aveva affittato casa. Era il Natale '93, caratterizzato dalla grande nevicata della vigilia. Post 44 L'ampia insellatura di Passo Giau a sinistra, quindi l'incombente Gusela (ago in veneto) del Nuvolau, il Nuvolau vero e proprio con il rifugio di vetta, la Forcella d'Averau e l'Averau stesso. Poco sotto a destra le 5 Torri d'Averau, la palestra di Roccia degli Scoiattoli di Cortina. Di recente una delle 5 Torri è crollata al suolo, come ci ha ben documentato il compianto Albrecht ( ) Post 45 Mi dispiace, ma, seppur sommerse dalle nubi, si tratta delle Tofane. La più visibile è la Tofana di Mezzo. Post 46 Meno zoomata, è l'immagine 44; quindi, in più, a sinistra c'è la Croda da Lago e, a destra, ancora le Tofane. Post 47 Io no, ma credo che siano montagne sopra il Lago di Misurina (probabilmente le riconoscerebbe T-storm ). Post 51 In primo piano il famoso spigolo "giallo" della Cima Piccola di Lavaredo. Delle Tre Cime è proprio la più piccola a presentare le maggiori difficoltà alpinistiche (così almeno ho letto! ) Post 52 Rimandiamo ad una prossima immagine più ampia. Post 53 L'immenso ghiaione sotto le Tre Cime, la cosiddetta Grava Longa. Post 56 Il Lago dei Piani e sulla sinistra gli ultimi contrafforti dei Tre Scarperi (Gibbo potrebbe illuminarci ancor più! :wink: ) Post 57 Il movimentato e frastagliato M. Paterno. Un abbraccio giorgio

Seconda puntata Post 12 In basso il "balcone", di cui dicevamo, dal quale ammirare il sottostante Lago di Alleghe. Indietro, a destra, la Marmolada con la formidabile parete meridionale, la funivia ed il Piz Serauta. Poi, andando verso sinistra, le Cime d'Ombretta, il Sasso Vernale e Cima d'Uomo (montagne di Fassa, dunque). Post 18 Forse questa è la Torre Coldai... Post 19 Bellissima ! :hug2: Si può vedere, fra le case del paese, la strada che sale a Coldemies e a Pian di Pezzè. Post 20 Di "nuovo", sulla destra, in lontananza, il Gruppo del Sella. Di fronte si può vedere il fianco del M. Piz da cui nel '700 si staccò la famosa frana... Post 21 e 25 Da questi due post, Patrizio, puoi vedere che il Pelmo consta di due elementi fra loro separati. Arretrato c'è il Pelmo vero e proprio; in primo piano il Pelmetto, più basso. Di fatto sono un inconfondibile tutt'uno (il "Caregon" di Dio). Al Pelmo viene fatta risalire la prima ascensione dolomitica "turistica". Fu infatti il pioniere inglese John Ball, nel lontano 1859 a salirci, attraverso il caratteristico punto chiave del "passaggio del gatto"... Post 22 Le tormentate guglie del gruppo Sfornioi-Bosconero laggiù. Liggiù, invece, la parte più alta della Val Zoldana, lungo la strada che sale verso la Palafavera e, poi, la Forcella Staulanza. Post 23 Si tratta, invece, del Sorapiss, il monte che sovrasta, dal lato non visibile, il Lago di Misurina. Si riconosce, qui avanti, la Forcella Staulanza ed il sovrastante Rif. Città di Fiume (ricordo bene, Mario ? ) Post 29 Qui è tutta una scommessa. Forse, in questa giornata, hai compiuto in auto ed in senso antiorario il periplo del M. Civetta. Allora quello potrebbe essere il paese di San Tomaso Agordino (ChiCercaTrova potrebbe toglierci ogni dubbio in tal senso :hug2: )... Un abbraccio :hug2: (continua)

Certamente è sfruttamento di minori :hug2: In realtà è un'immagine molto bella, Badius... Condivido toni e accenti della tua introduzione...quello che hai raccontato è il consueto squallore d'agosto, ben presente anche in Val di Fiemme del resto quello è il periodo di maggior produzione e quello delle ferie di tanti... Meglio perciò andarsi a cercare boschi poco frequentati, magari anche meno produttivi...da 20 a 40 cambia poco nel buonumore d'una giornata a funghi, ma in compenso non senti nessuno urlare e trovi pochi...rifiuti per terra... Così faccio da un paio d'anni...evito certe valli famose dei Lagorai...dove ci sono più auto parcheggiate che giù in paese... Un buon racconto, Badius, complimenti ! :hug2: Un caro saluto :hug2: :hug2: giorgio

Sono ben lieto se mi venite a dar man forte, amici :hug2: :hug2: qui c'è molta carne al fuoco e, come già detto, non ho tanta memoria di molti di quei luoghi...ben vengano correzioni ed integrazioni, dunque... :hug2: Un abbraccio :hug2: giorgio

Innanzitutto, per certe "cartoline" mi sento di dire che hai eguagliato il grande maestro fotografo di Cortina, Ghedina ! Prima puntata Come diceva Patrizio, nel 1771 un'enorme frana caduta dal Monte Piz ostruì il corso del Torrente Cordevole (quello dell'Agordino) formando questo grande lago che sommerse tre piccole frazioni sul fondovalle. Quando infine il livello del lago s'assestò, gli abitanti sopravvissuti alla frana e quelli sfollati si raggrupparono sulla riva orientale del lago stesso, dando così origine al nucleo antico di Alleghe. Qualcuno dice che in giornate dalla luce particolare si possa intravedere il vecchio campanile sommerso. Altri ancora ricordano che a segnare i momenti orribili per il paese fossero proprio i rintocchi di questo campanile propagatisi lungo tutta l'acqua. E questi momenti, orribili e dolorosi, nel '900 ci sono stati, e sono raccontati nel bel libro di Sergio Saviane "I misteri di Alleghe". In cui si narra di un numero imprecisato di assassinii avvenuti nel centro di Alleghe. E qualche cadavere fu gettato nelle acque del lago... Stavi proprio in un bell'albergo, Patrizio, sul lungolago ristrutturato, a due passi dalla chiesa, dal centro e dal...tristemente famoso Hotel Centrale, quello dei misteri di Alleghe. Ma veniamo ora a note più allegre. Nel post 11 si possono ammirare torri e torrioni che costituiscono le "ali della Civetta". E' su queste pareti che sono state aperte difficilissime vie d'arrampicata. Il Civetta è la culla del sesto grado. E' una fortuna che, come si vede dal post 1, il nevaietto del Civetta sia ancora lì, appeso alle rocce. Delle montagne del post 13 non ho memoria. Potremmo essere di fronte al M. Fernazza, ma non se sono sicuro. Del post 14 qualcosa riconosco. Da sinistra le montagne che sovrastano il Passo Giau, poi la Croda da Lago, ed il grande Sorapiss. Sotto il Sorapiss si stende la Valle del Boite, con Cortina e S. Vito di Cadore. Il post 15 è un'incantevole immagine di uno dei più bei laghetti dolomitici, il Lago Coldai appunto, sotto l'omonimo monte e presso l'omonimo rifugio. Come già dicevi tu, spostandosi poco lontano dalla sua riva occidentale, si arriva ad un bellissimo balcone sul paese e sul lago di Alleghe. giorgio (continua)

E ' un piacere, per me... giorgio

Cito questa tua frase a paradigma di tutte quelle impresse in questo tuo notevole topic...Il senso d'una vita faticosa e mai scontata, mai tutta in discesa...molto spesso aspra, buia, arida...ma anche colorata e generosa... Meglio nei boschi da soli o in compagnia ? Da solo per ritrovarsi...con gli altri per svagarsi. Quindi occorre coltivare tutt'e due le modalità...per completezza ed equilibrio... :bye1: E questo topic m'è piaciuto molto...e non è neanche una novità ! Un abbraccio giorgio

Sono letteralmente stordito ! :priest2: Ma anche affascinato da così tante e belle foto ! :clapping: E col post n. 91 potremmo tutti capire che cos'è quel particolare fenomeno dai Ladini chiamato "Enrosadira" Per dare un nome a gran parte delle cime da te non nominate, Patrizio, avrò bisogno di una settimana ...e su qualche cima ho perplessità e dubbi...son montagne attraversate seriamente nel lontano 1985...e la memoria visiva potrebbe tradirmi, ma cercherò comunque di fare del mio meglio...anche per "onorare" questo tuo formidabile topic. Che dire ancora di questa sezione, se non che è superba ? Un abbraccione senza faccine...da esaurimento plafond... giorgio P. s.: molto belli anche fiori e insetti...non c'erano solo monti...

Per fare un certo tipo di foto occorrono molta pazienza e tempo...e si sa...i giovani possiedono poco dell'uno e dell'altra... :hug2: Un abbraccio comunque d'incoraggiamento :biggrin: giorgio

E così, dopo "Quadri ad un'esposizione"...eccoci a..."Porcini ad un'esposizione" ! Ovvero una sinfonia di ottimi funghi ! :biggrin: :biggrin: Ma, come sempre, quello che più fa piacere è veder consolidarsi i gruppi, le amicizie, le conoscenze ...il tempo, col passar delle stagioni farà poi maturare quelle più promettenti e durature...che ti auguro, perchè lo meriti, restino tantissime e magari aumentino... :biggrin: :biggrin: Un abbraccio convinto :hug2: :biggrin: giorgio

Bellissima ! Mi mancava quest'inquadratura del Lago di Paneveggio, che sembra un piccolo Lago di Carezza ed invece è un suo multiplo. :biggrin: S'intravvedono in basso gli impianti di Castelir/Lusia e a sinistra, lontane, le Pale di San Martino con il bellissimo Velo della Madonna. Più defilato il Sass de Mura... Ti ringrazio ancora :priest2: giorgio

Foto e funghi indiscutibilmente belli, non c'è dubbio, Marco ! Ci sarebbero stati bene anche l'indicazione della vallata e un qualche panorama giorgio

Non dimentichiamo che c'è tutto un inverno per "rivangare" e per rinverdire ricordi, episodi, sensazioni, emozioni...immagini... Proprio così...il sapore agrodolce dell'esistenza...gli alti e bassi...i bioritmi della vita...l'altalena dei giorni... Il su e giù delle creste...ferite come crepacci...calma di pianori...tortuosità di cammino...a volte il sole che brilla su una vetta Un abbraccio giorgio

Molto ben fatta questa foto...ammiro la vostra snellezza...la salita vi dona e vi si confa... :clapping: :hug2: giorgio

Sulle rocce e nel cartello del post n. 37 la dizione italiana..."Cigolade"...in ladino Zigolade. In ladino il Catinaccio è denominato (e così lo chiamano i valligiani di Fassa) Ciadinac... giorgio

Molto appagante e facile è la passeggiata che in un'oretta porta da Ciampediè (il superbo pianoro su cui arriva la funivia da Vigo) appunto a Gardeccia...i Mugoni a sinistra, il Rosengarten e le Torri del Vajolet lontane e di fronte il Gran Cront di Larsec, dietro cui serpeggia il Sentiero attrezzato del Passo delle Scalette... giorgio

Dietro il Catinaccio d'Antermoia e dietro i Dirupi di Larsec c'è uno dei tesori del Gruppo. Il Lago d'Antermoia, così bello per chi lo scorge la prima volta dall'alto scendendo dal Vallon di Lausa nei Dirupi. Mario ce l'ha mostrato in un mio topic... Pensa, Giuseppe...sono stato all'Antermoia nel 1977, trent'anni fa...le foto che ho di quella gita sono in bianco e nero e formato 6x6...ma sono dei gioiellini, davvero... giorgio

Accarezzo con lo sguardo i profili di quelle creste che sembrano uscire dalla Marmolada. Ne ripercorro idealmente le lunghe creste, dove rarissimi sono gli incontri, dove il silenzio è piegato solo dal vento... Alto su valli sconosciute e infrequentate...forse oggigiorno regalate agli sciatori di Ciampac e di Pozza di Fassa...ed allora è forse meglio guardarle da quassù... :hug2: giorgio

Su uno dei legni di sostegno della corda metallica del post n. 27 è stato addirittura intarsiato un piccolo rapace... :clapping:

Mi accorgo solo ora del tuo "annuncio"...porta pazienza e in pochi giorni sarai nuovamente pimpante ! In bocca al lupo ! :hug2: :biggrin: giorgio

....e presso Tires s'ammira il più bel tramonto, la più bella "enrosadira" sul Rosengarten e sull'attigua Croda di Re Laurino :hug2: :biggrin: :clapping: giorgio

Il Passo Lavazè e quello degli Oclini, ed il vicino Santuario di Pietralba, sono fra i più bei "balconi" dai quali ammirare tutta la lunga dorsale del Catinaccio :hug2: :biggrin: giorgio

Dove, come e quando, Mario...non ti puoi limitare a lanciare il sasso ! :hug2: giorgio

Man mano che mi riguardo questo tuo topic, Giuseppe, trovo spunti per considerazioni o per...congratulazioni, come per questa prima bellissima foto notturna...dove si evince l'origine del soprannome dato alle Dolomiti, ovvero "Monti Pallidi" :hug2: Un abbraccio :clapping: giorgio