daiano

Se stringo l’inquadratura non posso non rendere omaggio a Cima di Cece, riconoscibile, oltre che per il suo Dente, anche per quei boccoli di neve impigliati fra le sue rocce. Nostalgia…nodo in gola. Voglia di correre al 2008…

Risplende nel pomeriggio la nostra cara valle…con Cavalese e le sue damigelle, le sue Ville…Carano, Daiano e Varena…distribuite e radicate sul versante più assolato…

Uscendo dai boschi sulle radure o sui viottoli, trovi inquadrature insolite delle montagne più conosciute…come per il Corno Nero qui ripreso e che gli abitanti di Fiemme, i Fiemmazzi, chiamano invece La Rocca…

Piccola, ma affascinante, la Calocera viscosa ingentilisce ed accende la lettiera d’aghi e di muschio.

Dentro al bosco fervono le attività ! Critiche sono in tal senso le attrezzature destinate alle difficili lavorazioni. Ed anche la cura e lo scrupolo devono essere massimi…

…o come queste accesissime Amanita rubescens…assai presenti e di ottimo auspicio…

Troviamo però anche qualcosa di certamente più vivo e vegeto…come questo Agaricus augustus…già infatti assaggiato da altri “cercatori”…

Se però l’occhio resta guardingo e vigile …può rinvenire alcuni particolari manufatti, come questa pietra miliare delle FS che il muschio ha cercato vanamente di occultarmi. Ad un metro da qui passava infatti la già citata Ferrovia della Val di Fiemme, costruita ed esercita dagli Austriaci durante la Grande Guerra e passata allo Stato Italiano, ed alle sue Ferrovie, dopo l’armistizio.

Nei boschi attorno, disattenti (o generosi ? ) cercatori hanno lasciato al loro destino alcuni isolati porcini…

…sul cui terreno di riporto imperverseranno più avanti i lamponi. Ora abbondano le fragole e questi fiorellini color fucsia…

Poco sotto il Passo di San Lugano, dal quale di fatto si entra in Val di Fiemme, la strada svolta sulla sinistra e lentamente discende in valle. Questa svolta, e le successive, sono di recente realizzazione. Furono fatte per evitare due passaggi a livello con la Ferrovia Ora-Predazzo ed i relativi rallentamenti al traffico. Il tronco di strada dismesso è così diventato una comoda e verde passeggiata…

Ai margini dei boschi è ancora molto intensa la fioritura…

E’ giusto che fosse lei a trovarlo…fra pini e abeti…nel bosco da noi ribattezzato...dei “posapiano” !

…e, decisamente meno abbondante, il Boletus pinophilus…nella fattispecie rinvenuto da Maria…il nostro primo porcino del 2007 !

Spazzata via finalmente anche l’ultima remora, saliamo in auto e partiamo per i boschi. Facili. E affollati. In cui regna sovrano e incontrastato il Cortinarius caperatus…

Artificiali bagliori sulle surfinie. E ancora sguardi dal balcone. Perché ancora indugio nel freddo del mattino, ritardando l’avvio di ogni mossa.

Prime luci di giovedì. Brevi passi nel giardino condominiale. La fredda acqua della notte è ancora ospite dei fiori. Promessa di bel tempo, finalmente. Nasce così l’ultimo invito ad “andare”…

La Val di Fiemme è reduce da 2 o 3 giorni di pioggia abbondante. Dal balcone osserviamo l’ultima umidità risalire le abetaie dei Lagorai. Tre le cuspidi di fronte a casa. Il Campanile di San Tomaso, cioè la Parrocchiale di Daiano, con la caratteristica “cipolla” tardo barocca. Quindi la tonda cima del Dos di Mezzodì “rossa” d’abete. Infine, a chiudere, la piramide porfirica del Cimon di ValMoena. Ognuna reca un proprio modo di elevarsi, una propria “meta”. Mentre scende, dolcemente, la sera…

Dov’eravamo rimasti ? Ma certo ! All’incirca in questa curva. Con la differenza che oggi, mercoledì 4 luglio (The Independence Day ! ), il muso dell’auto è fortunatamente, e festosamente, rivolto verso l’alto. Il borgo di Villa d’Egna , immerso nelle vigne, si trastulla con il poco sole del pomeriggio…

Questa è una notizia che mi dà sollievo giorgio

Vola pure a sud, Giuseppe ("Andare a sud è un pò come andare in discesa")... Il continente nero ti aspetta...ora appena un pò più roseo...grazie alla nostra piccola grande pennellata...merito innanzitutto della dedizione e del trasporto tuoi e di tutta la tua famiglia Migrate pure a sud...noi aspetteremo "la primavera" del vostro rientro Un abbraccio maria e giorgio

Ho preso nota anch'io, Guido e Loris ! Benvenuti ! :0123: :0123: E' un peccato che non ci siate, Giuseppe Mi consola il fatto che il tuo viaggio "molto più a sud" corona i tuoi progetti giorgio

Ah già...dimenticavo quest'aspetto...non trascurabile :biggrin: :biggrin: giorgio

...ricordandoci, di tanto in tanto :biggrin: :biggrin: , di fare una capatina nel bosco...ad incontrare strani personaggi intenti in strane raccolte :0123: Arrivederci a tanti di voi maria e giorgio

...sempre al cospetto di montagne formidabili ed indimenticabili :biggrin: ... (nella foto, al centro il famoso Sciliar e verso sinistra il Sassolungo ed il Sassopiatto )