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Giorni Vinti
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Tutti i contenuti di daiano
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E' un'antica consuetudine, quella d'andare solo, che ho coltivato in tanti anni...anche quando pedalavo in MTB su e giù per i monti :biggrin: :hug2: Chissà che non si possa riprendere assieme, allora ! :biggrin: Allora siamo già in tre, Pasquale ! Giancarlo, tu ed io ! :0123: Un abbraccio :biggrin: giorgio
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Credo che tu abbia centrato tutti i miei "moventi", Carlo ! :biggrin: Cosa che tu fai molto meglio, Marco ! :biggrin: :biggrin: Son contento d'essere riuscito a spiegarmi, Nico ! E a comunicare... :hug2: Un abbraccio :biggrin: giorgio
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Affascinanti e ricchi di storia sicuramente, Paolo ! :biggrin: Forse non proprio straordinari, ma sicuramente da apprezzare E' una Nikon Coolpix 5400, Massimo :hug2: :biggrin: Cima di Cece è alta 2754 metri, Luciano...Malga Valmaggiore solo 1620 ! :biggrin: Un abbraccio :biggrin: giorgio
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Una bellissima settimana di sole, di sci, di spasso
daiano ha risposto a salvo56 nella discussione Archivio Incontri e Mini-Raduni
Siete stati proprio fortunati ! Avendo incappato in giornate terse... Così le Dolomiti, incappucciate di neve, si sono potute esprimere al loro meglio Non sei un frequentatore assiduo di montagne, Salvo, ma...come "trattarle" con la macchina fotografica, lo sai benissimo :hug2: Un abbraccio giorgio -
Una bellissima settimana di sole, di sci, di spasso
daiano ha risposto a salvo56 nella discussione Archivio Incontri e Mini-Raduni
Bello il filmato, Salvo...ed anche il commento musicale, quel "Chariots of Fire" di Vangelis Hai visto il Piz Boè...lì a due passi...in un'ora e mezzo sei su, alla Capanna Fassa, al centro della Ladinia Un abbraccio giorgio -
Una bellissima settimana di sole, di sci, di spasso
daiano ha risposto a salvo56 nella discussione Archivio Incontri e Mini-Raduni
Stai parlando di quei due secchi, lì dietro ? giorgio -
Una giornata a Breganze....
daiano ha risposto a Pippokid nella discussione Archivio Incontri e Mini-Raduni
Portentoso Mario e portentosi i suoi amici-colleghi ! Che ci hanno regalato una bellissima giornata...difficilmente dimenticabile ! Grazie a loro e a tutti gli intervenuti Marione...un abbraccio ! giorgio -
Una bellissima settimana di sole, di sci, di spasso
daiano ha risposto a salvo56 nella discussione Archivio Incontri e Mini-Raduni
Ogni promessa è debito, Salvo ! Perciò ecco alcune determinazioni… :biggrin: Nel post 3 c’è il Gran Vernel, pregiato avancorpo occidentale della Marmolada. In 4 si dispiega il Gruppo del Catinaccio : a sinistra la Roda di Vael con la sua parete orientale (a Carezza avevo immortalato la parete occidentale), quasi al centro il Catinaccio vero e proprio e al centro il Catinaccio d’Antermoia, la cima più alta del gruppo con i suoi 3004 metri. In 5, in alto a sinistra, ci sono le Pale di San Martino, poco a destra Cima d’Uomo e laggiù Cima d’Asta; al centro, tagliato dal cavo della funivia è il Collac e a destra la Crepa Neigra, ecc. ecc. … In 6, dietro Roberto, c’è il Piz Ciavazes, facente parte del Gruppo del Sella, ma la scena è dominata dal Gruppo del Sassolungo, con, partendo da sinistra, Punta Levante, Cinque Dita e Sassolungo vero e proprio. In 7, la Punta Levante dietro te, le Cinque Dita sopra Roberto. In 8, a sinistra, piccoli, i frastagliati Denti di Terrarossa, poi il Col Rodella, con una croce (?) in vetta ed il Gruppo del Sassolungo. In 10 c’è il Sass Pordoi. In 12, a sinistra del gracchio, c’è la Tofana di Rozes e a destra del pennuto d’alta quota l’Antelao…sono montagne di Cortina e della sua valle (Boite). In 15 un “minuscolo” Sassolungo…e il Torrente Avisio. In 19, infine, sotto il tuo berretto c’è il Piz Boè, 3150 metri, la massima elevazione del Gruppo del Sella. Sempre a tua disposizione…ti abbraccio giorgio P. s. : per odore e sapore...mi sto attrezzando ! -
Una bellissima settimana di sole, di sci, di spasso
daiano ha risposto a salvo56 nella discussione Archivio Incontri e Mini-Raduni
Bentornati, baldi sciatori ! :biggrin: Vedo che c'è molta carne al fuoco per abili "determinatori"...per provetti dolomitologi Proverò a darmi da fare, cominciando dalle foto del presente topic Un abbraccio giorgio -
Alcuni m’hanno chiesto che cosa provo in una lunga giornata solitaria come quella odierna, verso una vetta così lontana, così alta. E perché lo faccio. Non lo so bene. In una giornata così ho la possibilità di vivere magnifiche sensazioni, di farmi ammaliare dalle montagne che amo, di vivere emozioni intense. Tutto qui. Dopo aver completato l’esplorazione ed aver riacquistato qualche briciola d’energia, mi avvio a ritornare. Vi risparmio l’odissea del ritorno, lungo e sfibrante. Al mio rientro a Malga Valmaggiore, Maria raccoglierà uno straccio d’uomo… Vi saluto perciò con un’immagine di me in condizioni ancora accettabili… Ciao a tutti ! Arrivederci tra un anno ! giorgio P. s. : un grazie particolare a Giancarlo (Nik) che s'è sorbito tutta la costruzione di questo topic :biggrin:
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Poi abbasso lo sguardo, sporgendomi dalla fortezza pensile di Cima Cece. Mi tuffo idealmente verso quegli alpeggi, quelle malghe. Sorvolo valloni e boschi, dorsali e sentieri… Val Miesnotta e Malga Miesnotta, in basso e a destra dell’omonima cima…Così isolate dal mondo, racchiuse all’interno di anfiteatri talmente lontani dai fondovalle da risultare quasi inaccessibili.
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Lo spazio sulla cima, ed entro cui mi muovo, non è ampio. La cima è una specie di fortino di sassi e rocce accatastate dai militari italiani nel primo conflitto mondiale, almeno così ritengo. M’affaccio ad un altro suo angolo. Ritrovo le Vette Feltrine e, soprattutto, Cima d’Asta, che proverò a salire una delle prossime estati. Certo che ogni anno che passa…
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Prosegue il volo dello sguardo a tutto tondo. Occhi come ali. In basso Forcella e Cima Miesnotta, la probabile dorsale della Tognola e, più arretrato, il Gruppo Scanaiol-Folga. A destra delle Pale di San Martino, montagne che non ho mai frequentato e che Cinzia e Mario potrebbero confermare, Sass de Mura e poi Vette Feltrine… Ma su tutto ciò un cielo azzurro che ringrazio di cuore.
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Inconsuete angolazioni, affacci talmente insoliti da lasciarti a bocca aperta… Come i monti dei Lagorai qui davanti a me e…in basso. Sono le vette che si ammirano dal basso quando si è a Bellamonte o agli impianti del Castelir verso il Lusia. Le vedo da qui degradare con una specie di curva leggera verso il Passo Rolle. E dietro il passo si distende il grande gruppo delle Pale di San Martino. Attimi di scoperta, d’esplorazione sentimentale. Altre inquadrature che entrano nella personale biblioteca spirituale.
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…sono in vetta ! Sotto la modesta croce, almeno come dimensioni: quasi a non offuscare la maestosità della montagna, la sua imponenza, la sua già ragguardevole altezza… In quella scatola metallica c’è il libro di vetta… M’accascio su una roccia per recuperare fiato ed energie. Comincio ad esplorare l’orizzonte ad angolo giro. Ritrovando i profili più conosciuti.
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Mi volgo a guardare il cammino percorso, con soddisfazione, lo ammetto. Laggiù il sentiero nella pietraia. Ora sono più alto anche del Campanile di Cece. Provo una specie di ebbrezza. Euforia da altitudine e da sogno. Pochi metri ancora e…
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M’arresto davanti ad una rampa...la percorro tutta con lo sguardo, vedo quel che mi aspetta e quasi prego che sia l’ultimo sforzo…non ho neanche più voce. Quell’intaglio contro il cielo è come una promessa e mi calamita verso l’alto…
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Salgo ancora un po’ e mi riaffaccio…una visione magnifica ! Sotto di me, verdissima, la Val Travignolo, con il paese di Bellamonte, la sovrastante Cima Viezzena, il Passo di Lusia con la Vallaccia, la Catena di Bocche… Dietro questi verdi spalti…vedo da sinistra…Sciliar e Catinaccio, Gruppo del Sassolungo, Gruppo del Sella, Cima Uomo e Costabella in ombra, e dietro, infine, la regina, la Marmolada…in una parola sono le Dolomiti Fassane… Sono pagine di boschi, pascoli e roccia che non smetterei mai di leggere.
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Guadagno quota lentamente e all’uscita dalla cresta che sto iniziando posso finalmente scorgere le Dolomiti. Ritrovare i contorni amati, le movimentate rocce cui mi sono affezionato nel corso di tanti anni. Riconoscerle ad una ad una. E’ un altro momento di serena allegria, che mi riconcilia con la fatica. Ora, a certe giravolte della traccia fra le roccette, posso girare gli occhi verso orizzonti familiari. Ecco là a sinistra il Latemar, al centro il Catinaccio e appena sulla destra il Gruppo del Sassolungo con l’inconfondibile profilo del Sassopiatto. E le immancabili nubi di questo periodo…
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Ultimi metri di sentiero…un ometto di pietre proprio davanti a me. Il primo di tanti muti compagni d’escursione. Sulla destra i torrioni che formano la lunga dorsale occidentale che scende dalla cima. E che poi si frantumerà nei Denti di Cece…
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Finali e ripidi ripiani erbosi costellati di macigni; colonie di licheni li pennellano… Pochi metri ancora e poi saranno solo rocce, fino alla cuspide di vetta, ora, e implacabilmente, avanti e sopra di me… Sono costretto a frequenti soste, l’aria sembra infatti non diffondere dentro di me a sufficienza, ma sfuggire subito via…però non posso abbandonare proprio ora che la vedo… Piccola lotta contro l’istinto…
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Il bivio per la Forcella di Cece, a sinistra…per me avanti, in alto e a destra… Non ho più energia…sono un po’ come Frodo sul Monte Fato; solo che non ci sarà un Samvise Gamgee a caricarmi sulle sue spalle… Sono quasi a 2650 metri di quota. Mancano ancora gli ultimi, interminabili 100 metri di dislivello.
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Riprendo ad arrancare su per il canalino…due passi avanti ed uno indietro, in scivolata. Devo far rumore perché il pastore tedesco di una coppia di escursionisti s’affaccia al burrone… “Vengo in segno di pace”…
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Ma ora vedo Cima di Cece, con il suo piccolo nevaio, che riesco a scorgere anche da Daiano, da casa... La montagna intercetta quasi tutto il cielo. Il panorama che potrò gustarne al di là è come una sua lusinga, una sua muta promessa.
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Ma le sensazioni, in montagna, cambiano repentinamente… All’attacco del canalino mi coglie un po’ si sgomento. Perché è ripido e scivoloso. Stringo i denti…