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daiano

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  1. E' proprio così, Pasquale...e quanti altri si celano oltre gli orizzonti di dolomia Missione compiuta, Carlo! :biggrin: Tirava un vento così forte e così gelido, Marcella, che non poteva fermarsi alcuna nuvoletta! Grazie e ciao a tutti ! giorgio
  2. Si comincia a preparare il fondo per i tanti, troppi, sciatori della stagione invernale. Un po’ di malinconia affiora. Dobbiamo ritirarci da queste alte vallate. Potremo tornare ad ammirarle solo fra diversi mesi, almeno sei… Ma ci farà compagnia il loro ricordo, anch’esso di pietra… Ciao a tutti giorgio
  3. Montagne scolpite nel cuore. Eccoli là. I Dirupi di Larsec. Il più selvaggio dei sottogruppi del Catinaccio. Lo attraversa un bellissimo sentiero attrezzato, il Sentiero delle Scalette, toccando i 2800 metri del Passo di Lausa per poi scendere verso il Lago di Antermoia, un autentico gioiello d’acqua. Larsec significa “lago secco”. Dopo aver scollinato il Passo delle Scalette, ci si trova infatti davanti ad un’ampia conca solitamente piena delle acque di fusione dei nevai vicini. A fine agosto la conca però si prosciuga ed affiora così un prato d’alta quota racchiuso fra montagne altissime. Ho attraversato i Dirupi nella tarda estate del ’78. “Appena” 28 anni fa.
  4. Un primo piano del Col Ombert, la cui sommità son riuscito a raggiungere solo nel settembre dell’anno scorso. Prima di allora provavo, quando la studiavo, un misto d’ansia, d’invidia, e di rimpianto per non poterla salire. Ora la posso guardare con allegria, complicità e serenità. E’ freddo. Il vento scuote i giacconi. Mentre ricordo gli arditi passaggi della scalata ed i suoi panorami… Mi vedo lassù. Un puntino nell’azzurro, sotto la croce di vetta.
  5. Siamo proprio davanti alla baita Ciampiè, chiusa e in attesa di rianimarsi nel periodo degli scialpinisti, ma non solo. Quando il turismo era meno asfissiante, d’estate potevi arrivare fin qui in auto. Ora lo puoi fare solo in autunno e dopo che le nevi si sono sciolte…
  6. Questo è il tratto più mosso della cresta che divide la Val S. Nicolò dalla retrostante Val Giumela. Affiorano, finalmente distinguibili, i larici d’autunno. Li potresti quasi contare…un inventario dorato…
  7. All’imbocco della parte più alta, pianeggiante e ampia, della Val S. Nicolò, s’incontrano i Gemelli (Maerins in Ladino), due enormi pareti verticali. Due autentiche “tavole della legge” denudate dalla forza di gravità e dagli agenti atmosferici. Là in fondo si scorge anche la Roda di Vael, del Catinaccio, con la meno famosa delle sue due pareti, quella orientale. La più celebrata, l’occidentale, è ben visibile a chi transita per il Lago di Carezza ed il Passo di Costalunga.
  8. Meida è la frazione di Pozza sulla sinistra dell’Avisio. Presso le sue ultime case inizia la magnifica Val San Nicolò (già documentata l’anno scorso). In un quarto d’ora di auto si arriva in località Ciampiè, davanti a scenari che ormai appartengono all’anima oltre che alla memoria.
  9. Prima di diventare Fiemmazzo d’adozione, ero solito passare le vacanze in Val di Fassa, nelle Dolomiti Trentine. Tra il ’76 e l’81. Allora ero studente universitario. Erano i miei a pagarmele. Per alcuni anni ho alloggiato in un piccolo albergo di Pozza di Fassa. Il nostro tavolo, in sala da pranzo, era accanto ad una finestrona. Quando alzavo lo sguardo, oltre il vetro, vedevo lei, la montagna qui inquadrata e ripresa all’incirca dalla stessa angolazione. La montagna è visibile da chiunque attraversi la media valle. Non è altissima: non arriva infatti a 2500 metri. Si chiama Cima Dodici. A mezzogiorno il sole dell’estate è sulla sua cima. In Ladino è chiamata Zaz da le Doudes. Alla sua destra c’è la Torre di Pociace. Il dislivello fra il Torrente Avisio e la cima è di soli 1200 metri, ripidissimi però. E con un tratto attrezzato da una fune metallica. In tanti anni di frequentazione della valle non l’avevo mai scalata. L’ho fatto nel 1994, al secondo tentativo. Mi sono fermato a fotografarla per Ognissanti, in una gelida mattina dedicata alla commemorazione di luoghi carichi di ricordi…
  10. Codesto programma mi stuzzica e mi garba ! :biggrin: Quasi quasi... E poi via con i mezzi pubblici... A proposito...non è che si torna a Vallombrosa ? :biggrin: :wink: giorgio
  11. daiano

    Una passeggiata d'autunno

    E' stato un piacere guardare queste immagini...che hanno proposto ambienti e paesaggi che ho trovato assai simili a quelli della Bassa Ferrarese, la campagna del nordest della provincia di Ferrara :biggrin: :biggrin: Filari di pioppi, casoni, canali, rogge, campanili che bucano il cielo... Grazie, Osvaldo Un abbraccio :biggrin: :biggrin: giorgio
  12. Ti capisco benissimo, Roberto ! :biggrin: :biggrin: Così, lassù...mi sembrate in un nido d'aquile ! E come aquile gli sguardi scendono in picchiata verso valle... Un abbraccio :biggrin: :biggrin: giorgio
  13. Però...se non ricordo male Traminer dovrebbe aver "messo la testa a posto" O no ?! giorgio
  14. Grazie a te, Ennio. Sara' come dici, Sax, però ho visto che preferisci svignartela...a Monte Sole! Ciao a tutti giorgio
  15. daiano

    I nostri boschi...

    Una bella passeggiata fra i tuoi boschi, Roberto, seppur virtuale! Non è male avere vicino casa querceti così belli...chissà quante specie vi si trovano :smile: Un caro saluto :hug2: giorgio
  16. Giusto non perderle mai, Mario, quelle nostalgie...io trovo che le nostalgie, checchè dicano tanti, ci fanno andare avanti, non ci fanno stare inchiodati al passato :smile: :hug2: Sai che cos'è il Muntagnon, Massimo! Una dozzina almeno di metri sul livello del mare! Ciao a tutti giorgio
  17. Il senso del trapasso, del cambiamento, dell'evoluzione...che accompagnano questa magica stagione Anche per i tuoi, Giuseppe, si può dire altrettanto...solo che quelli tuoi sono più belli Lieto che ti siano piaciute, Matteo! :smile: Ciao a tutti :hug2: giorgio
  18. Giovane adulatore! :smile: Lieto che ti sia piaciuto, Marco! Ti ringrazio, Roberto...cielo limpido ed ora tarda hanno fatto sì che mi proiettassi ai Laghi...poi ho avuto fortuna, il tramonto era bellisimo... :hug2: Ciao a tutti giorgio
  19. Già, Marco...un grande freddo, ma secco...neve ancora lontana. Da adesso a natale si stanno preparando i più bei cieli dell'anno Hai ragione, Giancarlo...i ricordi hanno radici profonde e forti...che "non gelano" Ti ringrazio, Carlo...come ho già scritto, questa valle non ha la rinomata bellezza delle Dolomiti vere e proprie, ma ha un suo fascino diverso, pacato, sereno...ciò che spesso m'appaga di più Ciao a tutti :smile: :hug2: giorgio
  20. I colori sono caldi, ma quel pomeriggio erano l'unica cosa non fredda! :smile: Grazie mille, Pasquale...magari un giorno saremo assieme ad osservare Le "stagioni di passaggio" sono quelle che più danno il senso della continuità, del divenire...in inverno ed in estate cpredomina un senso di fissità, di immutabilità...Grazie :hug2: Ciao a tutti giorgio
  21. daiano

    l'isola di Pianosa

    Un gradevolissimo resoconto, Roberto! :wink: :hug2: :biggrin: Peccato che le atmosfere marine mi "suonino"! :biggrin: :biggrin: Dopo avrei bisogno almeno di due mesi di montagna salutoni :hug2: giorgio
  22. daiano

    Piemonte d'Estate

    Paesaggi molto intriganti, selvaggi e aperti...grandi altezze, vertigine... E ben riproposti...un caloroso grazie, Nico :biggrin: :biggrin: Un abbraccio :biggrin: :hug2: giorgio ...e noi s'aspetta! :hug2:
  23. Poche nuvole vagano veloci nel cielo di vento, nascondendo per un attimo la luna… L’ombra nasconde quasi la stradina. Le mani che reggono la macchina fotografica sono ormai paralizzate dal freddo. Non posso resistere più…e faccio così rientro… Ciao a tutti giorgio
  24. Mentre là in fondo, sotto un fiocco di nube, riconosco la montagna più alta, che ha qualcosa da raccontarmi e ricordarmi… La luna è sorta già da un po’. Ma non riesce ancora ad imporre la propria luce argentea sui pascoli. Alcuni pioppi, in disparte, s’affacciano al tramonto…
  25. Un piccolo idillio pastorale da Laghi di Daiano. Laggiù, il monte di Trento, il Bondone, emerge dalla lunga dorsale di Fiemme…quasi un avamposto nel chiarore serale.
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