Piciacchiu

E bravo il nostro cop! Auguri di cuore a entrambi e un bacione special alla futura mammina !

Grazie Francè, hai immortalato immagini storiche. Così deve essere l'inverno sulle nostre montagne, come un tempo accadeva tutti gli anni. Laga in gran forma, maggio e giugno si prospettano favolosi per escursioni alle cascate, magari con due spinaroli e/o turini di contorno, che non guastano mai...

Qui posso risponderti io per lui (ho delega notarile ): 100% cerro con sottobosco di pungitopo e stracciabrache!! :biggrin: :biggrin:

Secondo me se ti acchiappa nel bosco ti pista come l'uva... :biggrin:

Perchè, tu quando cogli i porcini sei ad armi pari? Che cianno, le zampette pe scappà?? :biggrin:

...ma anche cretini!! Con quello che hanno speso (e quello che gli costerà di sanzioni amministrative e difesa in sede penale) se compravano na famija de cinta senese sana sana... :biggrin:

Mario mio, che opera d'arte... :give_heart:

O neri, o bianchi...anzi, bianchetti! :biggrin:

Caro Peppe, devo davvero farti i miei complimenti più sinceri. Non tanto per i funghi, bellissimi e sofferti, ma che per te non rappresentano certo una novità, quanto per l'efficacia con cui hai saputo descrivere la situazione che da qualche anno stiamo vivendo e la capacità della natura (di cui i funghi sono una delle espressioni più misteriose ed ancestrali) di saper reagire ad ogni avversità- I funghi, certo non molti ma comunque stupendi e di enorme soddisfazione, riescono a dire la loro anche in situazioni ambientali proibitive, quasi volessero ribellarsi ad un "nuovo corso" climatico che speriamo non sia definitivo. Quelli come te, che i funghi "li respirano", troveranno sempre un bosco capace di dargli soddisfazioni.

Nel variopinto panorama delle stravaganze della mente umana, mi capitò di discutere con uno convinto che distruggere i funghi "cattivi" fosse opera non solo meritoria, ma in certo modo dovuta, perchè in quella maniera si sarebbe scongiurato il pericolo che qualche malaccorto raccoglitore potesse avvelenarsi. Magari "quarche regazzino", aggiunse con aria grave. Inutile dire che per lui tutti i funghi, tolte quelle due o tre specie commestibili che conosceva, erano velenosi e quindi "da bastonare". Dopo aver vinto l'irrazionale impulso di tirargli un cazzotto, mi resi conto dell'inutilità di qualsiasi argomentazione di fronte a un muro tanto compatto di ignoranza selvaggia e proseguii per la mia strada senza proferire verbo. E' la stessa gente che butta i fazzoletti di carta, i pannolini sporchi del pupo o il pacchetto di sigarette ciancicato dal finestrino dell'automobile. Che gli vuoi dire, a gente così?