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Piciacchiu

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  1. E per finire, ecco il parcheggio: i paletti segnalatori sono alti circa 2,20 mt., il lampioni circa 6... * tutte le foto di Mammarosa sono di "Viking"
  2. Le camere al piano terra hanno qualche problema di visibilità...
  3. Ai. 1.600 metri di Mammarosa (Majella orientale) però, la situazione è davvero impressionante. Le foto sono di domenica mattina e guardate un po' se l'ambientazione non ricorda l'albergo di "Shining" * foto di "Viking", utente
  4. All'uscita del paese la turbina lavora alacremente, ma oltre i 1.100 di quota non si sale (foto Snowhell, come sopra). Considerato che la Majella arriva ai 2.795 mt. slm di Monte Amaro, immaginate cosa c'è sopra...
  5. Questo giovinotto pescarese (Giovanni "Meteopescara") è alto quasi 1 metro e 90: notate il cancello dietro di lui...
  6. Qualche "lieve" diffcioltà di accesso a casa, tra i vicoli del paese (Snowhell, come sopra):
  7. Il centro del paese (Snowhell 22.03.09):
  8. Mica male, eh? Ancora Campo di Giove (Snowhell 22.03.2009):
  9. Le incursioni di aria fredda dalla porta orientale (c.d. "porta della Bora") in Abruzzo provocano effetti davvero dirompenti. L'incursione gelida durata da giovedì a domenica, giusto a celebrare l'ingresso della primavera astronomica, ha lasciato sul campo uno spettacolo davvero entusiasmante per chi ama la neve. Purtroppo non ho vissuto l'evento "in diretta", trovandomi sulle montagne piemontesi (donde sono rientrato solo ieri) per solcare le locali piste da sci sotto un sole da paura. Conoscendo l'amore per la neve di molti abitanti del forum APBbino, però, mi pare doveroso offrire una piccola selezione delle immagini più eloquenti ritratte da alcuni amici abruzzesi (forum Abruzzometeo) che citerò doverosamente per ciascuna immagine. E allora partiamo da Campo di Giove (Majella occidentale) mt. 1.050 slm circa (foto by Giovanni/Snowhwell, domenica 22.03.2009 al mattino):
  10. Chiudo questa breve rassegna, scusandomi ancora per il livello tecnico ignobile delle foto, con un'ultima cartolina che raffigura il versante nord del Monte Corvo, quarta cima del Gran Sasso con i suoi 2.623 metri slm. Anche qui l'innevamento è davvero soddisfacente, perlomeno dalla quota 1.700 in su...
  11. Il freddo di febbraio ha restituito al nostro lago l'aspetto invernale più affascinante, quello che fa di questo remoto angolo di Abruzzo una sorta di "piccola Finlandia"...
  12. Ho sempre amato il contrasto tra il verde brillante dell'agrifoglio e il candore della neve: un po' l'icona di Campotosto in inverno, quando si percorre la strada del lago riempiendosi gli occhi di ciò che Natura ci sa donare. Questo è l'agrifoglio del mio giardinetto, non sepolto come negli anni dei "nevoni" (il 2005 fu incredibile...) ma lasciato risaltare su quel bianco che comunque non manca. Il pensiero corre inevitabilmente a Giorgio ed a Pierino ed è confortante sapere che ora sono, e per sempre, parte di quella Natura che tanto amavano...
  13. I boschi riposano tranquilli, ben protetti da una coltre che promette una stagione interessante. I vecchi dicevano che "sotto la neve c'è il pane" e l'esperienza di tanti anni di ricerca ci induce ad aggiungere "...e non solo quello"! Notare la "bèfena" formatasi in cresta, grazie anche all'accumulo eolico: lassù (2.200 mt. circa) è stata sempre neve da novembre in poi e non è esagerato stimare in diversi metri l'innevamento medio...linfa preziosa per la montagna, quando il caldo sole tardo primaverile trasformerà la bianca coltre in acque freschissime!
  14. Si giunge così a casa, che qualcuno di voi conosce in veste primaverile/estiva...ora la tettoia mostra al meglio la sua funzione, con una settantina di centimetri di bianca coltre depositata sopra!
  15. Dall'altra parte della Valle del Vomano c'è il Gran Sasso, l'altro colosso dell'Abruzzo settentrionale. La prima elevazione, partendo da ovest, è questa: Monte San Franco (2.132 slm) dal nome dell'eremita che nel medioevo ne abitò a lungo una grotta. Questo è il versante nord, mèta di una recente escursione di Paolo (Fagus) documentata come solo lui sa fare. E se Pizzo sembra un pandoro, San Franco ha piuttosto l'aspetto di un grande panettone bianco...
  16. Piciacchiu

    Campotosto 26.02.2009...

    Giovedì 26 febbraio mi sono recato per ragioni di lavoro a L'Aquila. Finita l'udienza, intorno alle 11.30, una triste incombenza: la domenica precedente, 23 febbraio, se n'era andato un caro amico aquilano, Pierino, che noi chiamavamo affettuosamente anche "Piero dei boschi", padre di sette figli e nonno di tanti nipotini. Grandissimo pescatore di trota in acqua dolce, ha scelto, ironia della sorte, proprio il giorno dell'"apertura" (quante ne abbiamo fatte insieme...) per congedarsi da questo piano d'esistenza, all'età di 77 anni. Insieme a papà, che mi accompagnava (e che conosceva Pierino, suo coetaneo, da "appena" 50 anni...) ci siamo quindi recati a far visita alla sua bella famiglia in Roio. Il modo più bello di ricordare una persona è quello di parlarne con allegria, come se ancora fosse qui, rievocando tanti episodi del passato. E così, secondo la migliore tradizione aquilana, è stato giocoforza rimanere a pranzo (abbondante, come potete immaginare... ) con la famiglia di Piero. Finito il desinare, intorno alle 14, il richiamo della "mia" montagna è stato irresistibile e così ho deciso di favorire la digestione con una passeggiata a Campotosto, con in mente due care persone "andate oltre" nei giorni scorsi: Giorgio e Pierino. Così diversi tra loro per vita e per formazione (Pierino aveva appena la licenza elementare) eppure così accomunati da uno sconfinato amore per la montagne e per la Natura in generale. Pochi scatti senza pretese (sapete che da me c'è da aspettarsi ben poco sul piano tecnico... ) che non rendono affatto giustizia allo spettacolo superbo offerto dal Gran Sasso, Laga...e Lago di Campotosto in una magnifica giornata di sole, neppure troppo fredda (circa 3 gradi all'ombra alle 15,30). Ma qualcosa si riesca comunque a cogliere, anche se la situazione avrebbe meritato ben altro fotografo. Cominciamo da questa montagna, che i miei figli chiamano "Montagna-Pandoro" ed è semplicemente "Pizzo" per gli abitanti di Amatrice, che la considerano la "loro" montagna per antonomasia. Sulle cartine è Pizzo di Sevo, terza cima dei Monti della Laga con i suoi 2.419 mt. slm.. Quest'anno l'innevamento è davvero notevole per compattezza ed uniformità... :biggrin:
  17. Non a caso il primo Parco Nazionale italiano è nato in quelle zone (anno di grazia 1923...) Ho molto apprezzato, Paolo, oltre naturalmente alle immagini sempre splendide e alla dedica del post a due persone tanto care, la cura con cui hai scelto le vie per evitare di creare pericoli, oltre che a te, ad altri escursionisti. Aspetti "didattici" del muoversi in montagna troppo spesso ignorati, ma sempre presenti nei post tuoi e di Gianluca.
  18. C'eravamo un po' tutti lassù con voi...il cuore autentico di APB è questo. Almeno per me.
  19. E' stato un rammarico per me, Paolo, non poterti accompagnare. Ma è un periodo che va così. Tra l'altro, come ti dissi, è un percorso che ho fatto solo d'estate e mi sarebbe piaciuto provarlo in invernale. Ma grazie alle tue splendide fotografie, in pratica è come se ci fossi stato. E' bello vedere tutte le nostre montagne in così splendida forma: sotto la neve c'è il pane e non solo quello... Anch'io, come Pasquale, credo che Giorgio abbia senz'altro gradito le immagini che hai voluto dedicarGli.
  20. Dipende da quanto magni... Scherzi a parte, ti consiglio di fare solo pernotto e colazione, perchè per il resto di solito c'è da mangiare per due settimane e ancora ne avanza...
  21. Dallo stazzo di Gorzano (1.900 circa) a salire verso la cresta servono sicuro.
  22. Mamma mia che spettacolo Paolè, sei riuscito a risollevarmi dalla depressione da scirocco incipiente. :biggrin: In quota ce n'è davvero tanta, ottima cosa per le nostre montagne. Speriamo che il malefico africano non faccia troppi danni, almeno sopra i 1.700-1.800. Come mette una bella alta pressione un po' freddina (ammesso e non concesso che prima o poi si decida a ricordarsi che è inverno e non autunno) che ne diresti di un bel Gorzanello dal Sacro Cuore di Capricchia?
  23. Solo con la grande rodanata del 23-24 febbraio 2005 Cappadocia "prese" oltre due metri di neve. I Simbruini sono tra i monti meglio innevati dell'Appennino: spesso il Viglio appare bianco compatto ancora nel mese di giugno (alle alte quote, ovviamente). Sempre uno spettacolo le tue foto, Paolè... :biggrin:
  24. Daje Pè, che con questa super-sciroccata che arriva questa settimana so' sicuro che trovi modo de tirà fori qualche porcino in suuuuper anteprima!! :biggrin: Foto bellissime, come sempre.
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