Piciacchiu

Grande Bibbone, come je l'hai allacchiata!! Mannaggia, ragazzi, mi sto fungando addosso...

Gavà, un'oretta e mezza oggi l'abbiamo presa. Mettiti una mano sulla coscienza e vedi un po' che puoi fare per i primi giorni della settimana prossima...

Non lo dire troppo forte Carlè, che questi ce mettono du' minuti a chiedere un euro a fotografia per i diritti d'immagine del porcino ritratto...

Funghi splendidi Daniele, ma ancor più bello il giovane fungiatt...complimenti davvero!!

Immagino con quale solerzia controlleranno i raccoglitori "locali"...mejo che me sto zitto, và!!

Carlè, la fai sempre troppo complicata...secondo me, aspettavano che se ne fosse andato e se li imbertavano issi!

Walter, io ho sempre detto che la cosa più straordinaria dei funghi è che più regole elabori e più loro fanno come cappero gli pare...

Aspetti la luna nera, eh?

Bravo Luigi: bei funghi (uno dei porcini addirittura "da libro") belle fotografie e splendidi boschi!

Mi chiamano "il Gelli delle macchie"...

Veramente qui sta piovendo abbondantemente...

A Pè, meno male che nun erano granchè... ...'tacci vostra!! Grandissimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!

Il meccanismo scientifico non lo conosco e credo che non lo conosca nessuno, ma la mia esperienza di tanti anni di cerca nel faggio in montagna è questa: subito dopo la luna piena ho fatto acciaccate incredibili. Non che sia fattore esclusivo, beninteso, ma spesso (e da ultimo nell'agosto 2006) ho visto quintuplicare la nascita da un giorno all'altro, sempre il primo giorno successivo alla luna piena. Mi pare difficile possa trattarsi di mera coincidenza...

A 'sto punto sciolgo la riserva...oggi!!!

Scì 'cciso lu diavolo, che robba!! Ancora una volta, signore dominatrici...ce stanno a spaccà le ossa, quest'anno!! Che altro dire...un mega applauso a tutti e tre!! :biggrin:

Mamma mia, 'ste donne APB... :biggrin: ...sempre più leaders, non solo nella ricerca ma anche nell'individuazione del "posto giusto", che in momenti come questo è davvero la cosa più difficile!! Grazie per le splendide immagini e complimenti a tutti, ma "Legion d'onore" per la Sara!!

Ma sbaglio o questa è la russula aurata?? Un fungo apprezzatissimo dai marchigiani!

Lo sapevo che ci avresti fatto salire il cuore in gola...pensa se avessi avuto più tempo a disposizione!! Questi regali, però, il Bosco li fa solo a chi se li merita...

E' perchè spero che quando salgo a Zena a trovare la mia sorellina, me portate a fa un giretto con voi...

A voi, pe favve stà a casa tocca legavve...che spettacollo quei galli, Pè!! A Tartufone j'hai ammollato la vaginata e quelli te li sei imbertati tu, dì la verità!!

L'indiscrezione di Gibbo crea attesa ed inquietudine...vediamo un po' che ci ha cacciato fuori stavolta il mitico Marcone!!

Yes sir...

L'aspetto affascinante ed al contempo terribile delle carbonaie, sta nel fatto che un pur minimo errore di valutazione poteva mandare in malora mesi di lavoro...ecco perchè una volta accesa la carbonaia essa andava controllata giorno e notte senza soluzione di continuità. L'arte dei carbonari (che avevano una loro precisa gerarchia, nella quale lo scalino più basso era occupato dal "meo" di cui parlava Giacomo, una sorta di ragazzino-servo assimilabile al "quatrano" degli stazzi abruzzesi) era appunto quella di trasformare la legna in carbone evitando però che la stessa prendesse fuoco, riducendosi in cenere, vanificando così tutto il lavoro fatto. La difficoltà era tutta nel regolare l'afflusso di aria all'interno della carbonaia: come si vede dalle fotografie di Piccio, la stessa, una volta ultimata la catasta, veniva ricoperta di terra, nella quale venivano praticati dei fori (quelli da cui si vede uscire il fumo) destinati a regolare la combustione interna. Quando si alzava un vento improvviso, quindi, le "prese d'aria" andavano subito opportunamente ridotte, o spostate sul lato più riparato, ad evitare che all'interno della carbonaia accadesse l'irreparabile. Appena ho un po' di tempo, vi riporto un mini-glossario dei carbonai, assai utile per meglio conoscere e capire questo antico mestiere che tanto fascino esercita su di noi. , Fabio. P.S.: complimenti a Piccio per le immagini, ma dove si trovano quelle carbonaie? Per quanto mi risulta qualche carbonaia ancora si può trovare nella zona di Colle e Poggio d'Api, sui Monti della Laga...

Maronna che robba, Pè! Mi dispiace per i proprietari delle barche, ma a me i corsi d'acqua in piena me fanno impazzì!!

Naaaaaa... ...non esiste il c**o a funghi!! E' pur vero che, come dice la vecchiarella del Lago del Salto, "lu fugno è incondranza", ma solo per chi ha occhio e soprattutto costanza!