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Piciacchiu

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Tutti i contenuti di Piciacchiu

  1. Ammazza che morra de cignali...state sempre a parlà de magnà!!! Ma co tutta sta stozza ner gargarozzo, me spiegate che je la fà a annà pe' ?? Digiuno, penitenza, morigeratezza... (a me che me frega, tanto ciò le "riserve" pe' diggiunà du' mesi... ). Daje regà, scherzi a parte, me pare che anche stavolta le libagioni non mancheranno... :hug2:
  2. Piciacchiu

    Un paesino di .....pietra

    Posto davvero incantevole...già dalle immagini si respira l'aria di pace e tranquillità che regna in posti del genere. E poi quei boschi "dentro casa"...direi un "paesino APB" davvero d.o.c.!!! , Fabio.
  3. A proposito di cibarie, rammenterei anche che Graziano porterà gli arrosticini. A tal proposito, anzi, avrebbe bisogno di sapere quanti saremo, per regolarsi sulla quantità. Vogliamo rifare un rapido censimento? Io sarò presente con uno, massimo due quatrani (tanto uno o due cambia poco, perchè magnano come ucelletti, nun hanno ripreso da papà... ). Quindi apro le danze: Piciacchiu + 1/2 pischelli. Per le cibarie, porterei una cassetta di cerase (così famo contento Tonaino) una bella pagnotta de Genzano e poi non so...magari qualche mozzarelletta di bufala, ditemi voi... Purtroppo nun je la fo a passà pe' Campotosto, sennò i cojoni de mulo erano assicurati. , Fabio. P.S.: ...e l'olio della Tuscia per la bruschetta!
  4. Seeee...così Felicetto lo riduceva a carne da sarciccia!!
  5. Vedi Marcolì, la natura ha voluto ricompensarti per il tuo splendido thread. Dopo "questo", la prossima volta che andrai a rucicatte loc'abballe troverai tante belle sorprese...
  6. La copia aggratis te la dò volentieri, anche la mia se non ne rimedio un'altra, ma te la devi venire a prendere di persona...al Ceppo, ovviamente! , Fabio.
  7. Ecco l'immagine della copertina:
  8. Piciacchiu

    Funghi della Valnerina

    Segnalo agli amici del forum questo testo (di cui ho avuto una copia in omaggio da Enzo Migliozzi, che ne è co-autore) e che io ho trovato molto interessante, anche perchè associa alla parte descrittiva più "classica" (supportata da foto di ottima qualità) una parte introduttiva contenente elementi di botanica e climatologia locale, a mio avviso molto utile. Qui sotto vi riporto la presentazione del testo fatta dalla Associazione "Archeoambiente onlus" di Monteleone di Spoleto, che ne ha curato la pubblicazione: "FUNGHI DELLA VALNERINA a cura di Vincenzo Migliozzi e Sandro Montecchiani . Se a tutti gli amanti del territorio nazionale, del buon vivere e della gastronomia di qualità sono ben noti i frutti di questa magnifica vallata umbra che si estende intorno al fiume Nera e ai confluenti torrenti, non altrettanto ben conosciuta è la sua flora micologica. La Valnerina, tanto apprezzata per i frutti della cosiddetta norcineria ed altrettanto apprezzata quale prodigiosa fonte di tartufi di pregio quale, ad esempio, il Tuber melanosporum, noto proprio come Tartufo nero di Norcia , è un territorio ristretto ( poco meno di mille chilometri quadrati) ma ricchissimo di boschi e prati in grado di elargire, per qualità, quantità e diversità una enorme e differenziata produzione fungina. Fino ad oggi la micoflora della Valnerina non è stata, purtroppo, mai messa in evidenza ed il presente volume può essere considerato un iniziale, seppure interessante, approccio. Il volume “Funghi della Valnerina”, efficacemente coadiuvato da immagini dedicate al paesaggio della vallata prima, delle specie fungine più significative dopo ed infine di quelle più pericolose, ha la prerogativa di voler fornire al lettore le informazioni significative per consentire di comprendere quale debba essere il modo corretto con cui affrontare la raccolta dei funghi nel territorio, di individuare le specie più interessanti e più frequenti sullo stesso, di conoscere preventivamente l’ideale ambiente di crescita e di imparare a prevenire qualsiasi malaugurata forma di intossicazione e, nel contempo, di essere edotto sulla Normativa della Legge Regionale dell’Umbria che merita un incondizionato rispetto. Questo modo di interpretare, con semplicità ma anche con estremo rigore scientifico, un mondo diviso ma indissolubilmente compenetrato tra micologia, micofagia e rispetto dell’ambiente non può che risultare pratico ed efficace per chi, nell’amore per la Natura, vuole affacciarsi al difficile mondo dei funghi con i più diversificati interessi . La trattazione del territorio della Valnerina, dei suoi ambienti e della sua vegetazione, della relativa bioclimatologia non può che consentire a chi sfoglia il volume di recepire quelle utili informazioni e conoscenze che contribuiscono ad accrescere negli appassionati e negli interessati una precisa e completa informazione culturale che non può avere altro che una sinergia per il rispetto ambientale del territorio. La parte strettamente micologica non risente affatto dell’esiguità dello spazio a disposizione. In questa prima edizione sono trattate ed illustrate le sessanta specie fungine più comuni e frequenti nei boschi e nei prati del territorio . In molti casi è stato privilegiato l’aspetto utile al riconoscimento del fungo e alla sua differenziazione da specie similari. La descrizione del fungo è limitata alle informazioni più importanti e significative legate alle specifiche caratteristiche dando spazio anche alle sinonimie, al relativo grado di commestibilità e ai nomi popolari. Massimo rigore è stato posto, e lo si può notare, nella scelta dell’immagine, che, quasi sempre, da sola deve consentire , anche al neofita, una immediata e completa “padronanza” del fungo. Grande merito va dato ai realizzatori delle immagini ma anche all’attento e preciso lavoro di realizzazione da parte del correttore di bozze e della tipografia. Di grande pregio e soprattutto estremamente aggiornata è la parte dedicata ai cenni di tossicologia, alle intossicazioni e alle relative sindromi. Impreziosiscono il tutto una breve introduzione alla Micologia, un glossario micologico, il testo delle Leggi Regionali nonché una interessante trattazione dal titolo “I nostri funghi… tra storia e leggenda” redatta dalla Dott.ssa Rita Chiaverini del CEDRAV, Centro per la documentazione e la ricerca antropologica in Valnerina e nella dorsale appenninica umbra. Il volume è costituito da oltre 140 pagine con un centinaio di immagini a colori . Gli autori del volume, entrambi iscritti alla Associazione “ArcheoAmbiente” onlus di Monteleone di Spoleto ( PG ), noti nel mondo della Micologia nazionale, sono Vincenzo Migliozzi di Roma e Sandro Montecchiani di Norcia. L’Associazione “ArcheoAmbiente”, il Comune di Monteleone di Spoleto, il Centro Romano Studi Micologici e l’Assessorato Agricoltura e Foreste della Regione Umbria hanno partecipato e facilitato la realizzazione del volume, che può essere ottenuto, con il contributo di € 10,00 per le relative spese di spedizione, facendone richiesta all’ Associazione “ArcheoAmbiente” onlus, Corso V. Emanuele II n. 2, 06045 Monteleone di Spoleto (PG) con c/c postale n. 11619616. Ulteriori informazioni possono essere richieste alla presidente della stessa Giuseppina Ceccarelli all’indirizzo di posta elettronica info@archeoambiente.net oppure sul sito www.archeoambiente.net ."
  9. Che bello venire a passeggio con te nel passato, Marco...lì dove sono le nostre radici che troppo spesso dimentichiamo.
  10. Ma quale maledizione e maledizione...in Liguria...due più due fa quattro: è stato Illecippo!!! E come dargli torto, povero figlio...lui sta al palo e voi andate ad acchiappargli i funghi sotto il naso! Comunque il ritrovamento del papà è davvero spettacolare: vale da solo la ruota bucata!! , Fabio.
  11. Ciao ragazzi...io parto per la palina... ...magari!! Mamma mia che posto, Franco!! Questo è il momento più emozionante...quello delle prime nascite, dei tuffi al cuore, dei baci gibbici...emozioni che non puoi spiegare ma solo condividere con chi, come te, ha radicata nell'animo questa meravigliosa passione!!
  12. No, Pasquà...è che ha sentito dire che le previsioni mettono pioggia. Tipo sabato scorso, insomma... Lo sai che Rusticuletto è un ragazzo delicato...magari noi andiamo alle 06,00 a fare un giro di ricognizione alle fungaie con Gessetto, poi verso mezzogiorno (che è più caldo e il pupo nun se stranisce) lo chiamamo e lo famo venì su, così se mette a cucinà...
  13. Che bel rossone di faggio...purtroppo l'acqua in eccesso lo ha reso inservibile...ma in fondo il momento più bello, quello del ritrovamento, quello che ti dà il tuffo al cuore, non è mancato. Assaggio di ciò che ti/ci aspetta nei giorni a venire... :hug2: , Fabio.
  14. Ciao Nico, gran bei castagneti (nel casertano, suppongo). Se sono quelli che penso io, ai primi caldi si avrà una vera e propria "esplosione", come del resto in molte altre zone tra Lazio, Abruzzo e Campania. C'è da pazientare ancora un po', per ora vanno benissimo questi sporadici primaticci, quando son belli come quello che hai incocciato tu. , Fabio.
  15. Che belle quelle spinarole a ferro di cavallo, Ennio! A che quota si trovano? Del tutto analoghe a quelle che si trovano sui Monti della Laga, vere e proprie miniere di turini!! Nella breve ricognizione di ieri a Campotosto, sulla quota 1.350 slm circa, Graziano ne ha trovati quattro piuttosto giovani e duri come sassi, anche se il gambo era già un pochino "toccato". , Fabio.
  16. E' esattamente così pure da noi, Rossà! Però magari lì è diverso...lo spero per Giandulin!
  17. Bella Stè, finalmente di nuovo in campo!! :0123: :0123: Io ho provato a uscire in bosco con i miei tre "gioielli" ma...so' scappati via pure i funghi!! Scherzi a parte, andare in bosco in tuoi bimbi è davvero una cosa cheti riempie il cuore. , Fabio.
  18. Grande Salvuzzo, immagini talmente belle che...vien quasi voglia di mangiarla!! :hug2:
  19. Giusta osservazione Rossano, è del tutto pacifico che i funghi non appartengono al regno dei vegetali. Io mi sono stufato di divieti, è più facile andare a fare una rapina che andare per funghi. In questo paese di m**da consentono la prostituzione e lo sfruttamento minorile in mezzo alla strada e peresguitano con leggi e leggine varie (in definitiva tese a fregare soldi dalle tasche di chi lavora) quelli che amano trascorrere il proprio tempo libero in modo sano e a contatto con la natura. Io mi sono decisamente rotto i co**ioni e non intendo soggiacere a questo stato di cose e spero siano in molti a pensarla come me. Chi pecora si fa, il lupo se lo magna...
  20. Non sono riuscito ad "aprire" con gli estatini, però quel nero (185 gr. al peso) mi ha decisamente consolato. Era leggermente "toccato nel gambo", ma il cappello era talmente schietto, sodo e profumato che è stato destinato ad un "mini-carpaccio" volante: porcino affettato sottile, scaglie di reggiano, un pizzico di sale e pepe nero, un giro d'olio di Vetralla, una spruzzatina appena di limone, un quarto d'ora di infusione e...chevvelodicoaffà!!!! In realtà, il ritrovamento va attribuito al 50% ciascuno a Pasquale ed al sottoscritto, dato che abbiamo urlato assolutamente all'unisono. Solo che dividere in due non si poteva e allora Pasquale, con la sua consueta cortesia, considerato anche che sugli estatini mi ha inflitto un secco 3-0 , me lo ha attribuito. Ancora una volta devo ringraziare il mio amico per avermi portato con sè in un posto davvero da sogno, dove non ci si stancherebbe mai di girare. A breve, conto di "rendergli la pariglia"... , Fabio.
  21. Gava, in quasi trent'anni che giro per funghi, ti assicuro che di tagli ne ho visti tanti e so bene che, ove ben operati (non in modo massivo ed indiscriminato, come nel caso di specie) sono un fatto necessario ed anche positivo per la salute del bosco. Ma ti posso assicurare che nel caso di Luppa, purtroppo non è affatto così: si tratta di un taglio indiscriminato, di vastissime proporzioni (che tra l'altro ha completamente eliminato un'ampia zona di cerro assolutamente aperta e luminosa) che ha ridotto ad un'autentico deserto sabbioso, percorso non da una ma da decine di strade deturpanti, una zona meravigliosa. E ti assicuro che tra due anni non sarà neppure frequentabile. Credo che per giudicare con cognizione di causa sarebbe necessario aver visto i posti di cui parliamo prima e dopo il taglio, se no si rischia di fare pura teoria... , Fabio.
  22. Che Dio possa maledire chi ha consentito un simile scempio. E poi i "criminali" sono i cercatori di funghi... Questa è la grande Regione Abruzzo che punisce e discrimina gli extra-regionali "colpevoli" di girare nei boschi con un cesto in mano e poi...consente che quegli stessi boschi siano rasi al suolo dai "meravigliosi" abitanti del luogo, veri ambientalisti doc!! Questo Paese mi fa sempre più schifo...
  23. Ah, perchè quelli che hai fatto fino a mò ancora nun t'abbastano?? Sei proprio scostumato fijo mio...guarda che è maggio, mica novembre!!! :0123: , Fabio.
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