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pino

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  1. Caro Bruno, forse le tue aspettative sono al di sopra della volontà di chi frequenta il Forum penso che per lo stesso motivo ci sia stata l'uscita di Brisa. Il forum, l'abbiamo detto più volte, ha due anime la prima (e prepoderante) porcinara, la seconda (sta prendendo sempre più piede) micologica. Secondo me non te la devi prendere se ai tuoi post non c'è un gran seguito però, se dai un'occhiata al subforum sui cortinari vedrai che mediamente ci sono state 200 visite per post, se consideri che i Cortinari non sono un genere facile non è una cattiva media. Proprio perchè è un genere complicato è anche difficile intervenire, quindi non me ne farei un problema devi proseguire con pazienza, anche perchè questi post sono comunque utili e non solo a chi frequenta. Io direi continua così che vai bene.
  2. Ciao Renato, il primo esemplare postato mi sembra Collybia fusipes la riconosci dal piede del gambo che finisce affusolato. Il secondo probabilmente è un Lactarius, forse atlanticus Anche io su S. citrinum ho qualche dubbio per il resto mi sembra OK
  3. Caro Giorgio, Grazie per la descrizione poetica di questo speldido scorcio di montagna trentina nel magico passaggio dalla verde estate allo spoglio e bianco inverno.
  4. Ciao Carlo, In effetti la somiglianza fotografica è notevole però, il periodo, l'habitat, i colori e la consistenza della carne (C. gibba è un po' più morbida) fanno propendere la determinazione verso L. inversa. Se poi veniva fatta la prova delle lamelle la determinazione sarebbe stata certa. L'eterogeneità delle lamelle rispetto al cappello è uno dei motivi di separazione della Lepista dalle clitocybe :biggrin:
  5. Quoto Alfy in toto. Si può fare una prova per definire la lepista dalle altre specie. Passando le lamelle con un'unghia le lamelle si staccano facilmente senza rovinare la carne sottostante perchè sono eterogenee al cappello.
  6. Certo che definire l'odore della C. nebularis " gradevole " ce ne vuole di fantasia.
  7. Non lo so, ma io vedo le lamelle rosate e l'odore è stato definito buono. Ho specificato apposta le caratteristiche del prunulus per averne conferma.
  8. Il colore bianco grigiastro del cappello e la sua fragilità, le lamelle rosate il buon profumo di farina o pasta fresca (fatta in casa) portano a clitopilus prunulus. Buon commestibile e spia del porcino. :wink:
  9. Ciao Ferdinando, Ti ricordi l'odore? Per caso hai il secco? Nel caso tu non studiassi le Inocybe potresti inviarmelo?
  10. Ciao Arturo Sembra una Rimosinae. Arturo se la porti ad Amantea gli diamo un'occhiata
  11. Il Tricoloma sp probabilmente si tratta di T. sejunctum il ????? successivo è un Hebeloma il ????? precedente bisogna vedere il colore delle lamelle, dalla forma dei carpofori direi che potrebbe trattarsi di Psathyrella o Inocybe
  12. Arturo, quella Inocybe me la porti ad Amantea? che poi completiamo la scheda e la postiamo. a fra 15 giorni :biggrin: :biggrin:
  13. Dieci minuti di trasmissione (forse meno) più volte interrotto. :biggrin:
  14. Grande Salvo! Non avevo dubbi, Mica mi ero iscritto per primo per caso! Ragazzi, siete fantastici, APB è fantastica. :hug2:
  15. Inocybe geophylla var.lilacina Gillet, Hyménomycètes (Alençon): 520 (1876) = Agaricus geophyllus Sowerby, Coloured figures of English Fungi or Mushrooms (London) 2: tab. 124 (1799) Agaricus geophyllus sensu Sowerby (1799), non Fr. (1821); fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005) Agaricus geophyllus var. lilacinus (Peck) Peck, Ann. Rep. N. Y. state Mus. 26: 90 (1874) Agaricus geophyllus var. violaceus Pat., Tabl. analyt. Fung. France (Paris) 6: 21 (1886) Agaricus lilacinus Peck, (1872) Clitocybe lilacifolia (Peck) Singer, Lloydia 5: 105 (1942) Inocybe geophylla (Sowerby) P. Kumm., Führer Pilzk. (1871) Inocybe geophylla var. violacea (Pat.) Sacc., Syll. fung. (Abellini) 5: 785 (1887) Inocybe lilacina (Peck) Kauffman, Yearb. Agric. Sylvicult. Scienc. Poznan 1: 466 (1818) Omphalia lilacifolia Peck, (1878) Le spore
  16. Inocybe geophylla var.lilacina Gillet, Hyménomycètes (Alençon): 520 (1876) = Agaricus geophyllus Sowerby, Coloured figures of English Fungi or Mushrooms (London) 2: tab. 124 (1799) Agaricus geophyllus sensu Sowerby (1799), non Fr. (1821); fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005) Agaricus geophyllus var. lilacinus (Peck) Peck, Ann. Rep. N. Y. state Mus. 26: 90 (1874) Agaricus geophyllus var. violaceus Pat., Tabl. analyt. Fung. France (Paris) 6: 21 (1886) Agaricus lilacinus Peck, (1872) Clitocybe lilacifolia (Peck) Singer, Lloydia 5: 105 (1942) Inocybe geophylla (Sowerby) P. Kumm., Führer Pilzk. (1871) Inocybe geophylla var. violacea (Pat.) Sacc., Syll. fung. (Abellini) 5: 785 (1887) Inocybe lilacina (Peck) Kauffman, Yearb. Agric. Sylvicult. Scienc. Poznan 1: 466 (1818) Omphalia lilacifolia Peck, (1878) Cheilocistidi
  17. Purtroppo gli impegni sono molti e per noi il martedì è full. incontremo, insieme a Gily, Arturo e Donatella sabato al convegno. :0123: :0123: Non vedo l'ora.
  18. Per mia comodità ho trascritto in formato word le chiavi di determinazione, del genere Russula, del Sarnari. Opportunamente linkate tra loro. Sono a disposizione, per chi le volesse.
  19. pino

    Ancora pennuti!

    ECCCCCCEZZZIONALE sei un GRANDE
  20. COMPLIMENTI !!!!! Silvio, benvenuto in APB
  21. Ciao Lucio, se non hai impegni la prossima volta sarà ad Albignasego domenica 8/10 ( giornata nazionale della micologia) Non sbagli sono gli steccherini dorati. Grazie a tutti per i complimenti, questa mostra è stata una vera fatica. :biggrin:
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