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pino

Soci APB - Andati Avanti
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Tutti i contenuti di pino

  1. Questi sono la prima volta che li incontro a Lavarone Cortinarius caperatus
  2. Una macchia di celeste profumato nel bosco Clitocybe odora
  3. Il giallo splendete del gambo e dei pori caratterizzano il raro Boletus torosus
  4. Questo era abbastanza presente Boletus rubrosanguineus
  5. Questo era abbastanza presente Boletus rubrosanguineus
  6. Alcune Boletaceae, i pochi porcini raccolti non erano da foto! Boletus luridus
  7. Ebbene, speravo di poter fare una rassegna fotografica piena di specie e colori ma, a perte un breve periodo, il vento ed il sole stanno condizzionando questa estate. nei primi quaranta giorni sono riuscito a scattare poche foto che mi appresto a presentare. la prima foto è per Ennio Agaricus silvaticus
  8. Bentornato, amico nostro, vedi di non metterti a strafare, adesso! Ti vogliamo bene e ci teniamo a te. :hug2:
  9. Così non si può andare avanti, stò invecchiando e certe emozioni così forti potrebbero farmi male. APB, grazie a tutti voi, è diventato qualcosa di speciale ed era inevitabile visto che fatto da persone speciali. Grazie! Grazie a tutti, sono orgoglioso di far parte di questa comunità :hug2:
  10. Caro amico mio, è un gran piacere rileggerti! Penso non ci siano dubbi sul fatto che sei nei nostri cuori, il CUORE DI APB E' GRANDE e sono felice di farne parte. Poche cose interesanti da dedicarti ma vedo di fare quello che posso. Un forte abbraccio e una montagna di auguri. Forza ENNIO!!
  11. Te l'ho fatta sudare la risposta! :biggrin: Scusami l'ho vista solo ora certo che quasi due anni un po' mi vergogno. Si è così ma spesso i miceli sono aggrovigliati per cui l'impressione è che cresca sulla stessa posizione, anzi può crescere sulla stessa posizione ma generato da un punto diverso di micelio. :bye1:
  12. Prenotato !! Arriviamo in quattro venerdi, Pronti per la cena. Intanto CIAO A TUTTI.
  13. Penso si tratti di Tubaria hiemalis
  14. pino

    Per me sono eroi

    Video di Repubblica, lupo salvato con respirazione bocca a bocca. Mio collegamento
  15. Dalla foto si direbbe Pleurotus ostreatus. Ma andrebbe confermato prima dell'eventuale consumo. Per quanto riguarda i funghi congelati, Che andrebbero cotti prima del completo scogelamento, il problema non è che diventano tossici ( a parte quelli di cui sappiamo es: chiodini) ma che con il congelamento l'acqua che è presente nel fungo per più del 90% aumenta il suo volume provocando la possibile rottura dei tessuti fibrosi che una volta scongelato, oltre a perdere consistenza tende a deperire e marcire prima. Questo nei pleurotus è poco visibile perchè il fungo è molto carnoso e tenace.
  16. Ciao Piccio, Il reagente più utilizzato è il rosso congo anionico che nel caso si utilizzino dei secchi è meglio che sia ammoniacale perchè l'ammoniaca è un rigonfiante. ci sono altri reagenti ma insieme al Rosso congo si usa anche il Melzer che si usa in particolare con Russule e Lattari per evidenziare le ornamentazionidelle spore. Le spore si muovone eccome! dipende da quanto liquido c'è sotto il coprivetrino. Ciao
  17. Per Alpi63 Io i tartufi, quando mi capitano, li mangio, però ho avuto in mano questo Tuber (Tuber rufum) e un vetrino gliel'ho fatto.
  18. Caro Patrizio, Va bene così, quando faccio questi post non mi aspetto mai niente di particolare, si è evidenziata una curiosità, io forse ero in grado di risolverla e l'ho fatto. Ovvio che se riesco a "scatenate" la curiosità, le domande, e la partecipazione al post è notevole, non posso che essere soddisfatto e orgoglioso del lavoro fatto altrimenti fa lo stesso. Ciao
  19. Grazie ragazzi! P.S. Per fare le prime prove colorando i reperti da studiare si puo usare anche la tintura di iodio.
  20. la micro del filo della lamella a 400 x e a 1000x ciao a tutti
  21. molti di voi sanno che io studio il Genere Inocybe, di seguito un paio di foto di microscopia e dei carpofori relativi. Inocybe calospora carpofori e spore
  22. Dopo aver appoggiato il coprivetrino Il lavaggio del reperto, dopo circa tre minuti di bagno in reagente generalmente si fa con il seguente procedimento: si appoggia il coprivetrino sopra il reperto da studiare si mette un po’ di acqua distillata sul un bordo del coprivetrino, alla parte opposta si appoggia la carta assorbente e così la carta assorbente assorbirà il reagente che, sotto il vetrino, verrà sostituito dall’acqua. Se non si usa un reagente colorato ma solo ammoniaca si può osservare direttamente, l'ammoniaca è un rigonfiante usata per i secchi ma l'osservazione veloce non compromette le dimensioni dei componenti da osservare.
  23. Una volta ottenuta la sezione da analizzare la si deposita sul vetrino e si fa cadere una goccia di reagente, nell’esempio rosso congo anionico, con il contagocce facendo attenzione a non toccare il vetrino per evitare contaminazioni
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