mario

Grazie, Ennio. Tu sei il nostro Vate degli Agaricus (e non solo, ovviamente)!! :friends:

Luoghi magnifici, adeguatamente rappresentati con sensibilità e perizia... Io non ho mai vissuto un'escursione in quota con neve, dev'essere magnifico. Complmienti e un salutone. Mario.

Ottimi scatti, ragazzi, e un bel momento di relax che vale oro.

Allora, se la prima è quella meno ritoccata come mi sembra d'aver capito, hai un'eccellente fotocamera... Mario.

Off topic? Vediamo... Photoshop è una grande macchina fotografica e grafica virtuale, non c'è dubbio. Eppure, ancora oggi io non riesco a utilizzarlo se non per integrare i limiti della fotocamera. Mi spiego meglio: ogni fotocamera ha una sua personalità nella gestione dei colori, delle luci, della nitidezza e così via, a cui dobbiamo aggiungere, per chi usa reflex, quella degli obiettivi che di volta in volta si alternano davanti al sensore. Questa personalità, inevitabilmente influenzata anche da quella di chi l'ha progettata e realizzata, filtra inevitabilmente la realtà, esaltando e privilegiando dei tratti piuttosto che altri. Ovviamente, non sempre la nostra (dell'utilizzatore) personalità è soddisfatta di quello che la fotocamera vede e, sia pur moderatamente, "caratterizza". Ci sono poi i limiti della tecnologia: quelli sicuramente più evidenti sono la gamma dinamica dei colori e delle luci/ombre, cioè la capacità di rappresentare i colori nella maniera più completa e fedele possibile e di catturare dettagli sia nelle alte luci che nelle ombre più profonde. Allora, ecco Photoshop, grande aiuto sicuramente e grande strumento per plasmare quel che la fotocamera vede secondo quanto vediamo noi... Ecco, io uso Photoshop in questo senso: osservo bene quel che fotografo, conservandone l'impressione che ne ho avuto e cercando poi di rappresentarla al momento dello sviluppo digitale della foto: insomma, se una scena è cupa, tale la lascio, così dicasi se è scialba o insignificante... Tornando all'immagine postata, sarei curioso di vederla migliorata secondo quanto tu, Andrea, ricordi di aver percepito effettivamente, mettendo da parte il "gioco" del fotoritocco. A meno che tu non abbia già fatto così, naturalmente. :bye1:

:rofl: Aggiungetemi pure alla lista dei flagellandi... :hail:

Caro Ennio, non scoraggiarti, ci rimetteremmo tutti noi... Le specie da te postate mi sono tutte note, alcune però solo in teoria (comunque io quando mi fisso cerco molte immagini e quando poi li trovo dal vivo mi capita, curiosamente, di avere l'impressione netta di averne già avuti per le mani... almeno con quelli che hanno una identità ben definita, ovviamente...). Per quanto concerne gli Agaricus, per i quali ho anch'io una fissa (non sai che gioia mi darebbe trovare un urinascens, o turino che dir si voglia e chissenefrega dei metalli pesanti!!), da me sono piuttosto presenti, ma io sto ancora combattendo con i criteri che dovrebbero aiutarmi a distinguere quelli commestibili dagli altri. A proposito ho letto spesso che l'odore gradevole dovrebbe già essere una discriminante fondamentale, ma non mi fido molto... dovrò decidermi a studiarli approfonditamente uno per uno, o posso ancora chiederti se esiste un criterio empirico valido per tutti? Es.: buon odore + altra/e caretteristiche? Scusami, so che non è una domanda propriamente corretta, ma la curiosità mi domina ultimamente... Grazie a ncora e a presto. Mario.

Giacomo, che verve poetica!! Bellissimo luogo del quale ignoravo l'esistenza e la storia (così come la leggenda, di cui sono andato prontamente a documentarmi). Scatti magnifici. Un abbraccione e grazie per la passeggiata! Mario.

Se può essere utile, il test alimentare l'ho fatto io (consapevolmente e dopo ricerche adeguate, ovvio...) e confermo per la solidità maggiore, ma... il gusto era cambiato e non mi era più gradito come al solito. Io l'ho trovato più amarostico (caratteristica che alcuni apprezzano, ma io no). Ancora per curiosità aggiungo che ho trovato anche Macrolepiota procera e Boletus aereus, sempre nelle stesse zone, aggredite dal medesimo parassita. Ma questa volta ho pensato bene di liberarli dalla parte "inquinata". Sono funghi che non hanno bisogno di "compagnia", o no? :wink: :wink: Grazie a tutti per lo spunto di riflessione. :bye1: Mario.

Grazie anche a te Nico. Un salutone. Mario.

La magia della Sardegna... Credo proprio che andrò anch'io a far visita a qualche pineta costiera, comunque... che ne dici Ignazio? Salutoni e buon appetito con le lutescens, meravigliose... Mario.

Non fare che capiti ad Avellino a marzo e non mi fai saper niente, eh?? Bada che ti vengo a scovare ovunque tu sia!! Scherzi a parte, se mi sopportate mi aggrego anch'io!! In fin dei conti: du' reflex is megl' che uann!! :tongue: O no? Un salutone!

Si, lo immaginavo, pretendo troppo e lo so... ma la curiosità sta prevalendo sempre più spesso, ultimamente... sarà il bacillo della micologia, che immancabilmente segue quello della micofagia (fase superata da tempo, per la verità...)??? Grazie comunque, è già un inizio.

No, non vi chiedo di determinare i lepidum... :tongue: Ma sono improvvisamente assalito dalla voglia di conoscere i piccoli miceti che li accompagnavano. Fotot unica, scattata con intenti differenti, mi spiace. Qualche ipotesi? Grazie

Chiarissimo esemplare, ne trovo tanti così nella mia lecceta. :bye1:

Vedere i tartufai all'opera è un'emozione... Se poi si tratta di "questi nostri tartufai" allora l'emozione è più forte e immediata... Marione lo sa che io lo apprezzo particolarmente, e non me ne voglia nessuno, ma si tratta di quelle cose che nascono così, spontaneamente e alle quali non ci si può sottrarre... Paoletto, belle le foto e grazie, davvero, per averci messo a parte delle Vostre emozioni, che ora sono anche un po' nostre. Ovviamente, una forte stretta di zampa ai magnifici segugi... :friends:

Come ti capisco... :nuvole: :bye1:

Paolo sei stato audace e baciato dalla fortuna!! Un momento davvero notevole: neve sufficiente a creare uno spettacolo magnifico ma non così tanta da creare problemi! Ottimi scatti, ma permettimi di suggerirti di conctrollare meglio i flares e di dare una bella pulita al sensore! Gli scatti sulla neve col sole sembrano facili perchè c'è tanta luce e difficilmente si bruciano i bianchi (in quanto è tutto bianco e l'esposimetro ha poco da ingannarsi...) ma anche quando c'è qualcosa di spettacolare in sè valorizzarlo non è facilissimo. Un'ottima regola è includere buone porzioni di cielo, che in queste circostanze è facile rendere di un bel blu intensissimo: se poi tu avessi avuto un polarizzatore... :jawdrop: Belli i ricordi, sono un grande patrimonio e un ottimo serbatoio di motivazioni... Un salutone e scusami se mi sono dilungato. Mario.

Ciao Bibbo. Premesso che stai affrontando una rogna, a me sembra di poter concordare con le tue impressioni. Le caesaree sono effettivamente un po' troppo sature e un po' sbilanciata al giallino tutta la foto (ma io non ero presente al momento dello scatto e non posso ricordare - ammesso che sia possibile farlo - la luce che dominava quella scena) che non appare molto naturale come, ad esempio, quella della pigna. Anche i crocus non mi sembrano naturalissimi: troppo da "stampa poster anni '70"... ma meglio degli ovoli. :bye1:

E questo è un comportamento meraviglioso!! La prima cosa che chiederei a un amico a quattro zampe, coccolare le mie figlie! Magnifica amica. Salutoni. Mario.

Magnifici! Benvenuto, pensa fotografarli tutti insieme nel bosco... Avresti avuto una foto per cui si sarebbe fatta la fila.... :biggrin: Salutoni. Mario.

Grazie come sempre, Ennio... Salutoni. Mario.

Auguroni Sampei, anche a quell'adorabile amico a quattro zampe!! Mario.

Crinali, nuvole, crinali e ancora nuvole... Un sogno!! Magnifiche immagini di luoghi fuori dal tempo e, forse, dalla relatà!!! Auguroni!! Mario.

Auguri anche a te e alla tua simpaticissima amica!! Mario.