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Verissimo, una stagione un po' pazzarella... Saluti.
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Grazie, mi aspettavo delle risposte, ma un coro così è davvero incoraggiante. Quest'anno, secondo me, ci sono state condizioni particolari: a metà ottobre erano già presenti, ad esempio, le nebularis, che certamente non vanno d'accordo con gli edulis. Poi si sa, la natura tira anche scherzetti, come quando la scorsa settimana ho trovato insieme neri e lepidum nella mia lecceta di pianura. Non mi era mai successo, solitamente i lepidum escono quando gli aereus sono finiti da un bel po'... ma capita, credo, qualche sorpresa ogni tanto. Quello che mi ha stupito, ad esempio, è stato che pur camminando tanto e trovando funghi tipicamente autunnali come le nebularis, non ho invece visto traccia delle mie amatissime trombette... Comunque è un luogo davvero aspro e impervio, selvaggio e poco frequentato (non ho incrociato alcun cercatore nelle zono dove mi sono spinto, quei pochi che ho visto si tenevano nei paraggi delle strade; mentre io mi sono mosso un bel po', perchè volevo ammirare i luoghi, oltre che trovare funghi...). All'apice di questa salita ero a 1650 mslm, con partenza dai 1000 circa ma percorso molto tortuoso...
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Confermo: interessantisimi spunti e grande disponibilità da parte Tua In linea con quanto da te detto sugli eduloni (che, nonostante io sia certamente avvezzo ai neri, sono per me una grandissima emozione da quando trovai il primo in Val di Fiemme...) confermo che il freddo non li spaventa più di tanto. Questi li ho trovati il nove ottobre, con temperature rigidissime per il periodo...
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Mi fa molto piacere che la mia iniziativa sia gradita e interessante... sopratutto quando tale parere proviene da chi è molto più esperto di me, almeno in questo habitat (ma non solo, credo... ). Grazie per il consiglio sui marzuoli. A proposiyo, però, Ti chiedo: ma sono presenti anche in faggeta pura? L'habitat, infatti, è esclusivo: solo faggi a perdita d'occhio...
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Interessantissimo, ti sono molto grato. Ma... quando continued? :tongue: Salutoni.
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Per parte mia, considera tranquillamente chiusa ogni "vertenza" . Salutoni.
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Quei neracci di macchia... come Vi capisco! Ma sono convinto che trovereste l'occasione di stare insieme anche diversamente... Un salutone a entrambi. Mario.
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ma non so che dire...
mario ha risposto a 'l bulaier nella discussione Funghi da determinare e da riconoscere
Per carità, ho solo detto che il portamento è molto simile a quello di un caperatus maturo e senza anello; il colore è nettamente differente... Io così non ne ho mai visti, mentre di caperatus ne ho visti, raccolti e mangiati tanti... Salutoni e speriamo in un aiuto... Mario. -
ma non so che dire...
mario ha risposto a 'l bulaier nella discussione Funghi da determinare e da riconoscere
Ciao Nico! Bula mi perdonerà l'OT, ma non ti salutavo da tanto... Inoltre, guardandolo bene e salvo l'anello che è assente, il portamente mi ricorda tanto i miei amati cortinarius caperatus, soprattutto l'orlo irregolare del cappello, la bulbosità del gambo e la sua consistenza apparentemente piuttosto fibrosa... sbaglio? Mario. -
AVVISO URGENTE & IMPORTANTE!!!
mario ha risposto a Ennio nella discussione Le Nostre Uscite - ANNO 2010
No Salvo, non credo ci sia nulla da temere per Ennio Perchè credi sia ascrivibile al derubato una qualche responsabilità del caso? Lasciando da parte questioni (comunque imprescindibili moralmente) di coscienza e umanità, credimi nulla potrebbe essere imputabile a Ennio, ma solo alla dabbenaggine (e alla mala fede...) del ladro (perchè ladro è...) e incauto consumatore. I micologi non devono certo prtare con sè targhette per identificare la raccolta in caso di smarrimento del cesto e/o peggio di furto del medesimo? No, Ennio è tranquillissimo giuridicamente parlando. -
ma non so che dire...
mario ha risposto a 'l bulaier nella discussione Funghi da determinare e da riconoscere
Azzardo un cortinarius sp.. Salutoni. -
Grazie anche a te Giovanni. Quello che tu dici sembra generalizzabile un po' a tutti i boschi d'altura, quindi ritieni che il periodo sia esteso più o meno a fine primavera/tutta l'estate/inizio autunno secondo la normale variabilità stagionale... Mi fa piacere che l'habitat ti sia apparso bello, guardate questa:
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Grazie, anzitutto. Esperienza diretta: durante l'ultima uscita in loco (23 ottobre, poi i neri si son fatti rivedere nella mia lecceta di pianura, e allora...) un locale che raccoglie i funghi e i tartufi per mestiere mi ha riferito di una mega buttata ad agosto (3/23, è stato precisissimo...) durante la quale ha raccolto mediamente 15/20 chili al giorno di porcini (lui non distingue tra edulis, aestivalis, pinophilus... neri non creo proprio ce ne siano... troppo alto)!! Ha avuto difficoltà a venderli e li ha dovuti essiccare! Mi è sembrato sincero (avesse voluto distogliermi sarebbe stato più facile mentire...) e, curiosamente, mi ha dato un riscontro tipico delle abetaie trentine! Il periodo sembra proprio quello... Ma io mi chiedevo, in realtà, se fosse possibile cominciare prima, cioè giugno luglio. Sta di fatto che mi è sembrata una zona fredda! Forse mi sono spinto troppo in quota. Salutoni.
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AVVISO URGENTE & IMPORTANTE!!!
mario ha risposto a Ennio nella discussione Le Nostre Uscite - ANNO 2010
Caro Ennio, sei encomiabile! Io, per come sono affezionato a tutto quanto mi appartiene (sono gelosissimo di persone, cose e animali... :biggrin: :biggrin:) sarei stato così furente da non riuscire a prevedere una simile, non del tutto improbabile, eventualità. Certo, l'eventuale ladro/consumatore dei funghi sarebbe davvero incredibilmente incosciente! Mi spiace davvero tanto, perchè il valore affettivo di queste piccole cose è a volte davvero elevato... Un salutone. Mario. -
Quando i funghi diventano un'emergenza
mario ha risposto a testa nella discussione I Funghi ed il bosco
E' un dato sconcertante, sul quale non avevo informazioni al momento in cui ho letto il post di testa. Incredibilmente credo sia molto ma molto più elevato di quello dei decessi avvenuti in mare per attività ritenute "storicamente" molto più rischiose (immersioni in primis, specialmente in apnea a caccia di pesci...). Certamente, credo, alla base c'è la superficialità con la quale vengono affrontate le uscite a funghi in luoghi estremamente impegnativi come i boschi, specialmente quelli alpini, ma anche appenninici di quota (ho scoperto da poco le faggete della Campania, ma mi è bastato per capire che un incidente in questi luoghi può essere davvero molto ma molto problematico...). Sono luoghi davvero impervi, da prendere con tutta la cautela e il rispetto di questo mondo... Io non credo nell'utilità dell'esame, francamente. Chi è imprudente, avventato e inconsapevole lo resterà anche superando un esame ad hoc. Viceversa chi è prudente e ci tiene alla pelle (come il sottoscritto che se la fa addosso dal terrore di smarrirsi o cadere e rompersi l'osso del collo...) cercherà di fare le cose per gradi, ampliando le proprie conoscenze dei luoghi e dell'attività intrapresa. Tutti i discorsi sull'orientamento, sull'allenamento, sulle dotazioni "di bordo" sono mirati proprio a limitare il più possibile l'imprevisto, peraltro sempre possibile... Sarei curioso di sapere, poi, la causa dei decessi (il trauma da cadute credo sia il più frequente, ma ritengo ce ne siano altre ancora più sconcertanti, purtroppo) così da comprendere ancora più a fondo la natura degli incidenti e la possibile attività di prevenzione. Saluti. -
Ma quello che più mi incuriosisce, ora, è: da quando è frequentabile un habitat del genere? Tralasciando i discorsi legati alla normale variabilità delle stagioni, i periodi di frequentazione di una faggeta dai canonici 1000/1100 mt. ai 1500/1600 mt., quando iniziano? Io ho trovato solo edulis, a ottobre (meglio, sino alla metà di ottobre e con temperature che ormai andavano costantemente non oltre i 12/13 gradi e non sotto i 4/5 gradi), ma sono sicurissimo della presenza anche di estatini e rossi, per i quali però non ho riscontri. Quali sono le vostre esperienze al riguardo, quali i periodi in cui tentare di "aprire le danze". Sperando che una discussione del genere, con tutte le possibili variazioni sul tema del caso, sia d'interesse per tutti, Vi dedico questa, ringraziando ancora tutti gli amici del forum, senza i quali non mi sarei mai spinto così "in alto"...
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A molti di noi l'habitat sarà immediatamente familiare: è, ovviamente, la costa orientale di una faggeta di quota della Campania, precisamente dell'avellinese. Un luogo magico che, come detto in qualche altro post, non mi ha deluso e mi ha fatto vivere emozioni fortissime, non solo con riferimento ai ritrovamenti - davvero centellinati in quanto a edulis (perchè loro cercavo...) ma generosi per quanto riguarda altre specie non meno interessanti culinariamente (coprinus comatus, galletti grossi ed eccellenti, macrolepiota procera, repandum mai visti per proporzioni e profumo e altri...) - ma anche e soprattutto per la magia dei luoghi frequentati, selvaggi e spettacolari come solo avevo potuto ammirare, finora, nei post di tanti amici del forum. Insomma, è stata una bellissima esperienza, che mi ha lasciato ricordi e foto indimenticabili, ha aperto scenari nuovi e potenzialmente sconfinati (sono luoghi dall'estensione enorme dal punto di vista del cercatore...), ha fatto nascere qualche certezza ma anche tanti interrogativi... I più pressanti, ovviamente, sono legati ai tempi di frequentazione. Non credevo che alla mia latitudine il freddo potesse essere così evidente (da 6 a 12 gradi al massimo) già ai primi di ottobre (prima uscita il due di ottobre scorso...) e limitare il periodo di ricerca ai mesi prettamente estivi, almeno con riferimento ai beneamati... sarà stata una stagione un po' particolare, forse. Sta di fatto che, nonostante la quota non fosse eccessiva (dai 1100 a 1300 mt., salvo qualche puntata esplorativa sino a 1660 mt., ma con intenti più che altro "turistici e fotografici") ho avuto la netta sensazione, da subito, che fosse ormai tardi, sebbene all'inizio la faggeta si presentasse così:
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Ciao a tutti! Ormai la stagione dei beneamati nei boschi in quota può, salvo eccezioni e clamorose smentite, considerarsi chiusa. Ognuno di noi ha fatto le proprie esperienze e tratto le dovute conclusioni. Per qualcuno si è trattato semplicemente di conferme o tasselli da aggiungere alla propria "storia consolidata" in quei boschi che, frequentati da anni, vengono "letti" stagione dopo stagione con rinnovata sicurezza. Per altri, come me, si è trattato invece di stagioni "particolari"; magari per nuove scoperte e conquiste raggiunte in boschi anche noti, ma soprattutto per l'aver frequentato luoghi nuovi e sconosciuti, diversi dagli habitat routinari... Riporto la mia esperienza, per intavolare una discussione che potrebbe rivelarsi interessante. Io sono di Napoli, lo sapete, e frequento quindi, giocoforza, prevalentemente la macchia mediterranea, le leccete di pianura, castagneti collinari... Ma quest'anno, cedendo finalmente a un fortissimo impulso ormai datato almeno un lustro, mi sono deciso a fare qualche giro qui:
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Bravi, uscita impegnativa ma proprio per questo più appagante. Io da un po' comincio ad apprezzare quel clima, lo trovo più mistico, intimo... il sole svela tutto troppo presto. I funghi: mi mancano, credo proprio di non averle mai trovate, solo l'annoscorso ne ho avuto la netta sensazione, ma erano esemplari troppo dilavati e malconci per esserne certo. Dovrò colmare la lacuna. Salutoni. Mario.
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Caro Pierca, credo che tu sia in errore, e doppiamente: 1) avrai notato, e lo hai scritto, che io, come altri, ho "apertamente" chiesto info solo sulle quote e sull'habitat e, devo dire, le ho sempre ottenute da tutti, ma proprio tutti (piccio, paolo, geppo, telefunghen, da te e altri in passato) altrettanto "apertamente"; sai perchè? perchè non mi sono mai sognato di chiedere "il luogo" delle nascite, ma solo l'habitat, la quota e le condizioni meteo, per poi trarne conclusioni eventualmente utili a indirizzarmi ma sempre nei miei luoghi... non in quelli scoperti dal altri! Francamente, non sarei affatto felice di andare a cogliere una sporta di funghi solo grazie alle indicazioni ricevute; secondo me il gusto sta anche e soprattutto nel trovare, da sè, i luoghi che poi custodiremo rispettandoli e coltivandoli, anche con un po' di quella sana "gelosia" che deriva dall'orgogliodi aver ottenuto risultati in proprio e con fatica... 2) Io non mi schiero, mai, e sai perchè? Perchè da che mondo è mondo, in democrazia esprimere un'opinione non è schierarsi, non necessariamente almeno... certo, se tu avessi letto con più calma, avresti notato il tono leggero e scherzoso - un po' "bricconcello", insomma - volto ad alleggerire una situazione da te, perdonami, resa un po' pesante con un'uscita che, visto che insisti, francamente trovo inutilmente rancorosa e inadeguata allo spirito che unisce tutti noi... E certo non perchè ci scambiamo in segreto le coordinate GPS delle fungaie... A me non interessa il pesce in sè, mi piace imparare a pescare... Comunque, sono certo che questa "piccola incomprensione" sarà presto dimenticata... Io non ho alcuna difficoltà in merito, per ora...
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Puoi contarci... :wink:
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Quoto tutto, il quotatore il quotato e la quotazione... ma sì, anche la mia.... Scherzi a parte: siamo un po' solitari e anche un po' bricconcelli, ma fa parte del gioco... poi, col tempo, nascono simpatie e amicizie che vanno al di là, molto al di là, dei funghi... ma la goliardia deve rimanere, rende tutto più vivace. E, comunque, la scoperta in solitaria ha un sapore indimenticabile... parla uno che si è fatto completamente da solo. Pensa che mio fratello andava a funghi da molto prima di me, ma ormai, anche quando mi porta in zone a lui note, non c'è storia... Saluti e non date troppo peso a uno sfogo momentaneo. Sono sicuro che Pierca ha i suoi motivi, anche se qui, in questa sede, non mi pare siano esternabili a ragione.
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Malinconicamente si va verso la fine.....
mario ha risposto a Geppo nella discussione Le Nostre Uscite - ANNO 2010
E' sempre così... Si deve smettere per qualche mese, ma non ci si rassegna facilmente... Io, in questo, sono un po' più fortunato: da me, specialmente in pianura, si va avanti fino a gennaio e si riprende già a marzo/aprile... Pensa che in questi giorni, con un exploit abbastanza inatteso, il mio boschetto di pianura mi ha voluto stupire... Vi dirò in seguito. Bello, comunque, il tuo saluto. A presto. Mario. -
Belli. La Sardegna è un luogo incantato, anche se a volte c'è da aspettare un po', poi non delude. Non meravigliarti: anch'io ho trovato, nell'ultima settimana, l'oro e il bronzo assieme... capita. Salutoni. Mario.
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Molto interessante e utile. Chiedo però a chi può fornirli i seguenti chiarimenti: - cosa significa che anche se non c'è campo è possibile contattare i numeri d'emergenza? - a quali condizioni, quindi, è possibile contattare il 112? Infine, consiglio: portare con se un GPS è, in caso d'uscita impegnativa, certamente una garanzia anche in questo senso: perchè così facendo è possibile comunicare la propria posizione - assolutamente precisa, in questo caso - ai soccorritori. In aggiunta: non sarebbe male, se non si dispone di un GPS, rilevare in anticipo con Google le coordinate della zona che si intende visitare e annotarle, magari lasciando la notizia anche ai propri familiari. La fortuna è cieca, ma la sfortuna ci vede BENISSIMO! Grazie per questa utilissima notizia, che è anche spunto d'ottima riflessione. Mario.