mario

Il periodo più bello è proprio questo (estate sulle Alpi a parte...). Vedrai che se non si presentano sconvolgimenti cliamtici eccessivi, qualcosa salta fuori ancora... Salutoni e occhio al mal di gola! Mario.

Fungo bellissimo che credo di non aver mai trovato (mente ogni anno si ripete, immancabile, l'appuntamento con H. Russula). Ti sarei grato se potessi darmi qualche info sul tipo di bosco e sulle condizioni meteo. Famiglia splendida, bravi! Mario.

Entrate in casa d'altri in punta di piedi... E anche se la casa è comune, e i boschi lo sono, fate lo stesso; ricordate questa? http://www.apasseggionelbosco.it/forum/ind...c=19321&hl= Mario

Le "ziginature", cioè evidente decorazione a mo' di zebratura sul gambo della M. Procera costituiscono forse la discriminante più evidente e importante; le altre Macrolepiota e Lepiota tossiche non l'hanno; mentre ci sono varietà della procera la cui carne, ma anche e soprattutto il filo delle lamelle, virano al bruniccio, in condizioni particolari anche in modo evidente (tempo molto secco e fresco). Almeno a me così capita di trovarne. Mario.

Bella tavolata!! Ma belli anche i faggi e i loro doni, poco importa se non numerosi... Ma bella, su tutto, l'amicizia... Salutoni. Mario.

Belli! Si muovono, si muovono... Insisti. Mario.

Bhè! Questi (rubescens a parte...) mangiali, e in fretta anche....

Concordissimo!!!

Si, non riesco a vedere le striature... NON MANGIARE STO' FUNGO!! Salutoni. mario.

Vivere queste emozioni in famiglia non ha prezzo... Bravissimi! Saluti e un bacione ai tesori...(anch'io ne ho due). Mario.

Quotone per il buon senso rimarcato da Ennio e, consentitemelo, anche da me... Inoltre, nella foto postata da Ennio ma anche da questa che segue, le striature sono evidentissime, così come evidentissima è la loro assenza sulla phalloides (a sx di chi guarda la foto).

Sampei, la sezione postata sopra il mio precedente commento va bene, le striature sono al margine esterno del cappello: per evidenziarle devi sollevare delicatamente la volva bianca che ricopre il cappello: sono come dei taglietti molto appressati e regolari che vanno dal margine del cappello verso il centro dello stesso, per una lunghezza di circa un cm. negli esemplari medi. Guarda bene, perchè sono una discriminante assoluta rispetto la Phalloides. Sono certo che sia una Caesarea, però vale quanto sopra: vediamo le striature e poi lascia perdere, perchè curiosamente non mi sembri molto ferrato nella determinazione: senza presunzione, ma meglio dirla tutta che rischiare un incidente... definitivo!! Dai, vediamo le striature...

Sampei, la sezione è questa... devi tagliarlo in due longitudinalmente... per favore, sbuccia il margine del cappello e fotografalo, ci sono le striature? Comunque, sembra proprio una caesarea, e anche in ottime condizioni!! Lo vedi il giallo arancio appena sotto la cuticola? La phalloides è candida, ma ti ripeto, le striature? Gracias...

Daccordo con la sezione, ma mi chiedo: come mai nessuno parla di odore? L'odore dell'amanita cesarea è inconfondibile, certamente non assimilabile all'assenza d'aroma della phalloides... ad ogni modo, quando la sezionerai sbucciala anche un po': dovresti, per la cesarea, evidenziare le striature al margine del cappello, che sono una discriminante essenziale per esemplari con colorazione atipica (comunque possibili...). Infine, tutto questo a solo scopo didattico, ergo: nun te magnà quer fungo!!!! E se avevi pensato di farlo, tra un dubbio e l'altro, se mai dovessimo conoscerci, allora Forza, facci vedere sta' sezione....

Confermo, Citrina. Attento, perchè dalle mie parti subito dopo l'uscita di queste si verifica la buttata degli aereus... e proprio tra i castagni. Salutoni.

E' un percorso ormai comune a molti di noi, anche cittadini, anche "marini" come me, che vivo sul mare: s'inizia coi funghi, solo con loro e per loro; inizialmente per mangiarli, poi per la gioia di trovarli (la sfida...); poi si comincia ad apprezzarli per altri motivi che non esito a definire intimi, compresi nella sfera dei sentimenti, delle emozioni; finchè un giorno, nenche troppo lontano da quel faticoso e confuso inizio, ci si scopre a sentire come una necessità avulsa da ogni altro contesto il semplice stare nel bosco... A me sta capitando con la faggeta: sabato mattina scorso ho fatto la prima esperienza con risultato solo quattro (ma bellissimi) edulis, un chiletto e mezzo di repandum, mezzo chilo di galletti e una ventina di coprinus comatus splendidi. Non nascondo che l'obiettivo primario era trovare il mio primo edulis di faggio, e quindi centrato in pieno; ma ho girato sei ore! Un'ora e tre quarti d'auto all'andata e pari al ritorno... Ebbene, credo che questo sabato bisserò, nonostante sia certamente più probabile trovare ben altro più in basso e vicino; ma io, in realtà, voglio quel bosco... Tu hai interpretato a meraviglia questo comune sentire. Salutoni. Mario

Scatti belli, quoto l'augurio di Giuliano. Salutoni. Mario.

Storie di tutti i giorni... non così comuni, in fondo. Bravi. Mario.

I coprinus comatus (sabato mattina ne ho raccolti - su sentiero margine faggeta - una ventina eccellenti e giovanissimi) sono in assoluto una leccornia... le mazze impanate non fanno testo, tanto son buone...tutti gli altri sono simpaticissimi, con eccezione della lepiotina che sarà anche esteticamente accattivante ma... alla larga dai nostri piatti!! Ormai mi stai abituando al tuo modo simpaticissimo e leggero (oltre che molto elegante...) di esporre le meraviglie della regione micologicamente (ma non solo...) più interessante al mondo. Salutoni.

La fretta e l'ansia da ritrovamento sono sicuramente causa di molte distrazioni... ecco la ragione per cui nelle soste capita di vedere ciò che non vedremmo altrimenti. Sicuramente ne è valsa la pena. Salutoni. Mario.

Si, proprio vero, cosa saremmo senza le nostre metà....!! Belli i ritrovamenti, con ciliegina finale poi... Salutoni. Mario.

Godibilissimo post, come sempre... Salutoni. Mario.

Pensi forse a un Rhodopurpureus? Se così fosse... Salutoni, Mario.

Bellissimi... Conosco bene quest'emozione, cercare e trovare dietro casa è davvero simpaticissimo e appagante. Salutoni e complimenti. Mario.

Salvo, che bello poter rivedere questi colori... i colori della tua magica terra. Il mungibeddu è sempre fantastico! Un salutone da Napoli. Mario.