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Giovanni

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Tutti i contenuti di Giovanni

  1. Altri esemplari(foto Andrea)
  2. La terza delle Amanite temibili: Amanita pantherina (De Cand.: Fr.) Krombholz Conoscere questa amanita è di rilevante importanza. Trattasi in effetti di una specie altamente tossica per il suo notevole contenuto di muscarina (tossina) ancor maggiore che nella stessa A.muscaria che pure da essa prende il nome. La sua ingestione, soprattutto da cruda, comporta l'insorgenza della sindrome muscarinica la cui sintomatologia inizia con disturbi gastrointestinali e progredisce con sintomi legati all'interessamento del sistema nervoso centrale. Dopo un periodo più o meno lungo di grave compromissione fisica e psichica, generalmente la prognosi evolve verso un miglioramento del quadro clinico sino alla remissione completa. Grave, e a volte con esito infausto, può dimostrarsi allorquando a cibarsene sono stati cardiopatici o soggetti adulti e bambini defedati. Eppure la specie in questione è facilmente riconoscibile solo se si osservano attentamente i suoi caratteri botanici essenziali: - Cappello bruno con margine striato (attenti però alla forma robusta ed abietum precedentemente descritta, il cui margine si presenta liscio). - Resti del velo generale sul cappello color bianco candido. - Anello ad inserzione sul gambo sempre più basso rispetto a tutte le altre amanite anellate. - Gambo con alla base un bulbo rotondeggiante ed avvolto da una volva bianca, circoncisa e dissociata in cercini (anelli). Habitat: ubiquitaria, Estate-Autunno, molto comune. (Scheda e foto di Andrea)
  3. Altri esemplari.(foto Giovanni)
  4. Andiamo avanti con la non meno temibile: Amanita verna (Bull. Fr.)Lamarck Sarebbe sufficiente una attenta osservazione delle sue caratteristiche peculiari per una facile identificazione: - Colore bianco di tutto lo sporoforo. - margine liscio del cappello. - Presenza di anello membranoso e persistente sul gambo. - Base del gambo bulbosa. - Presenza di volva bianca avvolgente interamente la base bulbosa del gambo. Habitat: nasce in periodo primaverile sotto latifoglie (specialmente noccioleto). Non molto comune. V E L E N O S A M O R T A LE!!!! (Scheda e foto di Andrea)
  5. sempre sotto aghifoglie, quadretto familiare(foto Giovanni)
  6. Esemplari tipici sotto aghifoglie.(foto Andrea)
  7. Eccone altri esemplari(foto Giovanni)
  8. ..ancora (foto Giovanni)
  9. Altri esemplari(foto Andrea)
  10. Giovanni

    Amanite-2° contributo

    Ecco il mio secondo contributo sulle Amanite.Come al solito corredate da schede(per gentile concessione di Verna, che ne ha curato la stesura nella maniera più semplice possibile). Cominciamo con la terribile: Amanita phalloides (Vaill.: Fr.) Link Trattasi del fungo che ogni "fungaiolo" dovrebbe conoscere, essendo il responsabile del maggior numero di casi di avvelenamenti mortali. Presenta un cappello verdognolo, con fibrille innate e margine liscio. Le lamelle sono bianche e libere al gambo. Il gambo, sempre munito di anello bianco a gonnellina, è cilindrico, con presenza di zebrature su tutta la superficie, e presenta alla base un caratteristico rigonfiamento bulboso rivestito da una volva bianca, sacciforme. La carne bianca e fibrosa, emana un odore mielato. Nasce sotto latifoglie a tutte le latitudini (dalla macchia mediterranea sino alla faggete), ma è presente anche se non con la stessa frquenza anche sotto aghifoglie.(vedi foto). VELENOSO MORTALE! 20 gr. sono sufficienti per uccidere un uomo di 80 Kg. (Scheda e foto di Andrea Verna)
  11. Una caratteristica che non deve comunque sfuggire è quella relativa al viraggio del gambo dopo manipolazione che tende a diventar quasi giallo-ruggine. Ecco altri due esemplari da aggiungere ai magnifici esemplari di Giuseppe.
  12. Sarà un ottimo commestibile, ma io lo userei solo...come legna da ardere(permettimi lo scherzo). Ciao Giovanni
  13. Giovanni

    Funghi etnei

    Servizio ottimo ed esaustivo. Ciao Giovanni
  14. Giovanni

    Amanita ovoidea

    Soggetti al massimo sviluppo (Foto Andrea Verna). Sotto a chi tocca degli amici siciliani che vogliono contribuire con altre foto dello stesso soggetto. Ciao Giovanni
  15. Giovanni

    Amanita ovoidea

    Soggetti in sviluppo (Foto Andrea Verna)
  16. Giovanni

    Amanita ovoidea

    Soggetti al massimo sviluppo...(foto Giovanni)
  17. Giovanni

    Amanita ovoidea

    ..ancora primordi e soggetto in sviluppo.(foto Giovanni)
  18. Giovanni

    Amanita ovoidea

    Eccomi con delle proposte che spero siano gradite. Comincio,come già anticipato, con le Amanite ed in particolare con l'Amanita ovoidea. Amanita ovoidea (Bull.: Fr.) Link(Foto Giovanni) Imponente per taglia e portamento,l’Amanita ovoidea tutt’ora costituisce oggetto di discussione circa la sua commestibilità o una sua eventuale tossicità. Certo è che sembra aver causato delle sicure intolleranze ed aver dato luogo a disturbi di natura gastrointestinale. Il cappello, dal diametro sino a 20 cm., è bianco, sericeo e con margine liscio ed appendiculato (per la presenza di resti di velo parziale). Le lamelle inizialmente bianche, assumono a maturazione, tinte crema-rosate. Il gambo robusto e slanciato può raggiungere anch'esso altezze ragguardevoli (sino a 20 cm). La volva libera all'orlo, è inguainante, spessa e membranosa, bianca macchiantesi di ocra. L'anello, quando ancora integro, evoca per colore e struttura la "panna montata"; per la sua consistenza evanescente, tende ben presto a scomparire lasciando tracce di se sul margine del cappello e sul gambo. La carne è bianca, dall'odore salmastro-disgustevole e dal sapore dolce. Nasce in periodo autunnale (a volte presente anche ad inizio-inverno) sotto querce in prossimità della costa. Areali di crescita e di rinvenimento:Nebrodi,Madonie; Erei(Bellia-Piazza Armerina)Monte Altesina-Iblei(Conca del porco-Solarino). Altra specie simile e sicuramente tossica è var.proxima (o Amanita proxima) (Scheda di Verna)
  19. Ritengo che l'unico modo per distinguerlo sia proprio il suo modo di presentarsi oltre che cespitoso crescente su di una massa carnosa che appena si raccoglie si nota immediatamente, per il resto è molto simile al decastes ed al cinerascens.C'è una leggera differenza nella colorazione del cappello che si presenta grigiastro, o grigio-brunastro. Per Andrea. Capita di "sparare" una foto specie se scattata alle 18,30 circa e con flash. In ultima analisi, mica faccio il "fotografo".(Come a dire se ti piace bene se no..................annoda lo scudiscio trasformandolo in un gatto a nove code....tanto sono super corazzato). Ciao Giovanni
  20. Giovanni

    AEREUS MAREMMANI

    Marco, Mario, sono soggetti eccellenti. Mi permettete di aggiungere alla vostra rassegna un nero di Sicilia? sì?grazie; eccolo
  21. Sarebbe bastato premere sui pori con un dito per apprezzare l'eventuale viraggio tipico del badius.Per me con ciò che si vede resta Boletus sp. Ciao Giovanni
  22. Giovanni

    AEREUS MAREMMANI

    Bellissimo Mario, ma gli aereus? Ciao Giovanni
  23. Daniele....basta volerlo e si può realizzare. Ciao Giovanni
  24. Giovanni

    Ritorno da una passeggiata

    Ottime proposte.Aspetto anch'io di vedere la microscopia di Stemonitis axifera. Ciao Giovanni
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