Buteo
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..faccio solo presente che sui terreni percorsi dal fuoco è VIETATO raccogliere asparagi, funghi, cacciare, costruire ecc per 10 anni... la ratio della legge è che qualche i....a che brucia i boschi per raccogliere asparagi fuori stagione lo si trova sempre, quindi è meglio disincentivare. Inoltre anche il calpestio dei cercatori in un terreno che sta faticosamente cercando di riprendersi è fortemente dannoso.
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"Kinia Priverniensis" nuovo fungo scoperto nel Lazio
Buteo ha risposto a Aquila nella discussione Discutiamone insieme
Alfonso, se ti ricordi avevo dato notizia del convegno di presentazione a novembre. Riguardo al fatto di poter trovare ancora specie nuove, la risposta è certamente si! Ricorda che di ricerca vera sul tema funghi praticamente non ne viene fatta, in particolare sulla biologia ma anche sull'ecologia, quindi ancora molto c'è da fare -
la fortuna è sempre in agguato!!!!
Buteo ha risposto a lumaca selvaggia nella discussione Il regno degli animali
Animale inredibile!! Bellissimo, deve essere stata un'emozione vederlo a sorpresa. Comunque si nutre di carogne, ma per lo più di ossa, per cui qualcosa lo trova sempre....era estinto in Italia fino a qualche anno fa, con l'ultimo esemplare (di cui ho la copia della foto) ucciso in Val DìAosta all'inizio del secolo. Poi un progetto internazionale di reintroduzione portato avanti da tutti i paesi dell'arco aplino, l'ha riportato a volare sulle Alpi. Peccato che ogni anno diveris esemplari facciano un brutta fine... ps l'apertura alare si attesta attorno ai tre metri anche per gli adulti -
caccia le specie a rischio con la nuova legge
Buteo ha risposto a herminator nella discussione Natura da amare e proteggere
..appunto, parlavo di punti di incontro per la tutela del territorio e tu rispondi solo per la parte dell'estensione del calendario, che in ogni caso anche per voi non è una vittoria, in nessun senso........detto ciò la chiudiamo qui....vedremo come va a finire -
caccia le specie a rischio con la nuova legge
Buteo ha risposto a herminator nella discussione Natura da amare e proteggere
Beh, come volevasi dimostrare è andata a finire in caciara. Tentare pacatamente di argomentare su di un singolo fatto porta sempre a dividersi in pro e contro a prescindere, un pò come succede in politica....credo che anche questo sia un segno del degrado ei tempi in cui viviamo. Si parlava di una proposta di legge assurda e contrastata un pò da tutti: parte del mondo venatorio, comunità europea, mondo scientifico, ambientalisti, fatta ad arte dal solito politicuccio in cerca di voti per ingraziarsi una parte ei cacciatori e si è finiti nel solito referendum pro o contro. -
caccia le specie a rischio con la nuova legge
Buteo ha risposto a herminator nella discussione Natura da amare e proteggere
Premesso che mi trovo pienamente d'accordo con te nell'ultima frase, ovvero legare i cacciatori al territorio, che peraltro era lo spirito fondante della legge e che laddove è riuscito ha dato i suoi frutti su alcune specie. Va anche detto che la moltitudine di cacciatori lungi dal vedere gli effetti positivi di tale legame hanno iniziato a pensare come aggirare le norme e pressando gli enti locali per ottenere norme per passare da regione a regione. Il quadro idilliaco che descrivi forse è tale nella tua memoria, nella mia c'è ovviamente qualcosa di molto diverso. In ogni caso dire che le paludi sono state bonificate perchè non c'è più la caccia mi sembra un'evidente forzatura. Tutti, cacciatori, agricoltori ed ambientalisti siamo sottoposti a logiche di mercato assurde che vedono il mattone prevalere su tutto e di fronte alle rendite immobiliari non ci sono proposte alternative che tengano. Resta un fatto: le popolazioni di quasi tutte le specie migratrici hanno subito un drastico calo mentre gli habitat di nidificazione sono per lo più intatti. Quindi massacrarle di nuovo nel ripasso, dopo che magari sono state falcidiate anche nei luoghi di svernamento da cacciatori italiani in trasferta non mi sembra certo la soluzione. Inoltre non si parla solo di anatidi, ma ad esempio con la proroga della stagione si colpirebbero anche specie che iniziano adesso a nidificare. -
caccia le specie a rischio con la nuova legge
Buteo ha risposto a herminator nella discussione Natura da amare e proteggere
Allora, partiamo dalle vittorie: Vallerano, ove ernao previste tante belle villette nel bosco, Monti della Caccia dove doveva essere costruito un enorme quartiere stile laurentino 38, castel di Decima dove dovevano essere costruite altre vile nel bosco, macchia della Capocotta, comperati i diritti di taglio per venti anni e fermate le case abusive, istituzione del sistema delle riserve della legge 29 ecc ecc. ma posso continuare su tante altre cosucce le sconfitte: campus biomedico di Trigoria, lottizzazione Garden2, città del cinema e campo nomadi comunale/abusivo di castel Romano, centro addestramento della polizia al Risaro, prg di Roma e purtroppo tante altre battaglie in corso: autostrada pontina, vincolo laurentina e ardeatina, formula 1 all'eur ecc ecc é stato fatto poco? Sicuramente! Poteva essere fatto di più? Sicuro anche questo! Però qualcosa lo ho/abbiamo fatto, ma in tutto questo le associazioni venatorie od i singioli non si sono mai fatti vedere, anzi... Sapessi quante volte ho iniziato dialoghicome questo con cacciatori, che caso strano partono sempre con gli stessi esempi. Poi portati sul campo e dimostrato il quotidiano, le realizzazioni, il modo di comportarsi di molti loro colleghi, mi hanno dato ragione ed in qualche caso hanno pure smesso (per inciso nel wwf ci sono molti ex cacciatori pentiti, in alcuni casi iscritti mentre ancora esercitavano). L'importante è avere apertura mentale per capire, o almeno provarci, le ragioni dell'uno e dell'altro, salvo scoprire che in alcuni casi si dovrebbe stare dalla stessa parte, come nel caso della cementificazione. Ti posso tuttavia assicurare che l'astio che il paese prova verso i cacciatori deriva dalla prepotenza e nei modi banditeschi insita in molti. Ora come possa essere difeso il diritto non sostenibile scientificamente di allargare il calendario venatorio, no riesco a capirlo se non on la volontà di far prevalere nel mondo venatorio proprio la parte peggiore e non quella disponibile al dialogo e che ragiona in termini di gestione corretta di una risorsa che non è dei soli cacciatori ma di tutti. -
caccia le specie a rischio con la nuova legge
Buteo ha risposto a herminator nella discussione Natura da amare e proteggere
La questione come al solito viene buttata in caciara da una parte dei cacciatori che vivono di miti fatti di cattivoni ambientalisti cittadini che non sanno nula di animali e di ambiente e di buoni cacciatori che salvano il paese dai tordi cattivi e che sanno tutto di ambiente e fauna. Proviamo a stare calmi e ragionare, scindendo le questioni. La attuale legge sulla caccia è stata un buon compromesso che su solide basi scientifiche ha stabilito l'attuale periodo di apertura generale, fissando il termine ultimo al 31 gennaio proprio per permettere la riproduzione in santa pace, e questo è un vantaggio per tutti cacciatori compresi. Forzare questa data con deroghe le più fantasiose possibili, è ovvio che serve solo a fare contenti non i cacciatori seri, ma gli sparatori. Al i là di come la si pensi sul tema, è vero che esiste un problema di fruizione del territorio ( a quanti è capitato di vedersi rovinata una giornata a funghi o a passeggio perchè c'erano cacciatori che impedivano di fatto il passaggio?), che se è poco accettabile nei 5 mesi di apertura figuriamoci se esteso ad altri mesi. Per quanto riguarda la protezione ambientale, caro sesto senso, purtroppo nei miei ddecenni di attività ambientalista a Roma con tante sconfitte e qualche vittoria, non ho mai avuto al mio fianco un cacciatore che pure doveva essere interessato a salvare l'Agro romano.....così come pure non homai visto una denuncia per inquinamento o non li ho mai visti a pulire discariche coem continuo a fare......per cui ristabiliamo un minimo di verità..... -
Quella in questo post è Arisarum vulgare, mentre quella del post linkato è Arisarum proboscideum, distinguibile dalla lunga protuberanza.
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Alfò, le impronte sicuramente non sono di cinghiale. Mi orienterei sul capriolo, ma stai tranquillo che non sono un gran problema nessuno dei due, in particolare se ci sono i lupi che li controllano.....vicino casa mia ci sono svariati branchi di cinghiali, ma a parte un salutare rimescolamento del sottobosco i danni alle colture sono irrisori, mentre per presunti attacchi ti posso dire che mia figlia a cinque ani è rimasta in mezzo fra una mamma ed i suoi piccoli e non è successo nulla....sono molto più pericolosi i cani.
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Alfò occhio che con il ribes non ha nemmeno lontane parentele; è una Solanum dulcamara, una solanacea piuttosto tossica, ricca di solanina e dulcamarina, alcaloidi piuttosto tossici.... lo so che atira perchè sembra un piccolo pomodoro.....
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..dimenticavo, i geloni invece sono i Pleurotus ostreatus
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Alfò, dovrebbe essere il Tricholoma terreum e relativo gruppo.....
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In molte zone si assiste di colpo ad una scomparsa di insetti che si nutrono di nettare, come le api e le farfalle. probabilmente la causa è da rciercarsi nelle coltivazioni dei dintorni, dove possono essere stati fatti trattamenti insetticidi. I più pericolosi, lo dico per esperienza diretta, sono i cocomeri ed il mais, dove per conciare il seme vengono usate nuove molecole chiamate neonicotinoidi, micidiali anche a basse concentrazioni. Ora dovrebbero essere stati messi al bando, ma i danni in molte zone sono stati gravissimi con perdite di centinaia di alveari.
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Il mio Diario--Gibbo 2009--
Buteo ha risposto a Gibbo nella discussione Le Nostre Uscite - ANNO 2009
Che dire Giacomo.....dal tuo post traspare un amore profondo per una terra aspra e difficile ma bellissima, per molti versi molto simile alla mia amata campagna romana...... -
Ripetuti scenari di questo tipo trovati sotto aghifoglie
Buteo ha risposto a docmax nella discussione Il regno degli animali
Anche a me è capitato di trovare in alcune zone concentrazioni di carcasse in zona alpina (i alcuni casi le ho pure musealizzate). Per lo più caprioli, ma anche tassi e volpi. la mia opinione è che si tratti di vittime della neve particolarmente alta di quest'inverno. Lo stato di conservazione delle zampe è poco probante perchè spesso si conservano a lungo in virtù della scarsità di carne in quel punto, quindi rimane in sostanza poco più che pelle e ossa. -
Posto veramente magico...inoltre a pochissima distanza c'è anche Santo Stefano di Sessanio con il suo laghetto (e lenticchie..), visitato d'inverno con la neve è incredibile!
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Ti fai troppo importante, romanus, di cogliere in castagna te poprio non me ne frega assolutamente nulla.....per il resto interverrei anche su tante altre cose, ma non ne vale la pena, mi limito a leggere gli interventi...gustandomi belle foto e scritti piacevoli di quelli che ancora considero amici, il resto lo ignoro semplicemente visto che ogni pretesto è buono per scatenare risse verbali, polemiche e quant'altro. ciao ciao
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Orsi nell'appennino modenese????????????????
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Sul ..."mangime" non mi pronuncio, ma sinceramente non credo. No il problema serio è la commissione insediata dal comune dopo mia richiesta all'assessore (all'epoca ancora contavo qualcosa.. ), vede si la partecipazione di moltissimi esperti di grande fama, ma il lavoro che ha prodotto (progetto) non è stato assolutamente soddisfacente. In primis il progetto non prevede il ripristino della pineta, ma solo la piantumazione di pini lungo le strade ed in pochi altri luoghi, favorendo il leccio, già presente, ed alcune zone con altre specie quercine che oggi non possono sopravvivere in quella zona. Tutto ciò con la motivazione che la tipologia forestale climax dell'area è la lecceta. In linea di principio non è del tutto errato, ma la pineta era lì in modo documentato da oltre 300 anni, quindi non ripristinarla è un falso storico. In seconda battuta non si è tenuto conto delle modificazioni del terreno e della falda idrica superficiale, profondamente alterate dal'incendio e dalla selvaggia antropizzazione del circondario (per esempio i pozzi delle zone abusive ed ex-abusive dell'infernetto si ciucciano praticamente quasi tutta l'acqua dolce che scende dalla zona collinare, provocando l'ingressione di acqua salata dal mare). Stranamente però i rilievi che vengono mossi dall'opnione pubblica riguardano una delle poche cose buone contenute in questo progetto, ovvero lo sfoltimento delle pinete da seme sopravvissute all'incendio, troppo fitte e deperienti!
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Rusticolo, probabilmente non mi sono spiegato bene. I clandestini non sono la causa primaria degli incendi dolosi, ma possono causare con i loro fuochi incendi clposi che pure se di meno incidenza contribuiscono ad aggravare lo stato di cose. Di certo come ho già deto dietro a tutto ci sono varie mani criminali, anche se da addetto ai lavori ritengo che gli autori dle primo incendio siano diversi da quelli successivi. Rispetto ai soldi, sono decenni che vado ripetendo nelle sedi opportune ed alla stampa che meno ne girano e meglio è. Gli errori a mio avviso gravi nella ricostruzione stanno facendo il resto, non a caso il nostro rappresentante nella commissione tecnica per la ricostruzione si è dimesso!! Carletto, invece sulla pulizia del sottobosco è tutto relativo. Di certo è che un bosco assestato non avrebbe bisogno di pulizia, ma il grosso delle foreste italiane sono tenute a ceduo e per giunta pure male, quindi una certa manutenzione andrebbe fatta, ma ti assicuro che non è quello che limita i danni se c'è una volontà criminale di bruciare
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Quanti ricordi legati a quell'incendio ed a quello che ne è seguito ed ancora segue. Oltre al dolore fisico di quel fatidico 4 luglio, tra l'altro trascorso da me cercando di spegnere altri incendi che stranamente erano divampati a Decima, con la frustrazione di vedermi passare sopra la testa i canadair che venivano dal lago albano, senza poter usufruire di una goccia, ovviamente destinata a castel fusano.... ...ed il giorno dopo, fra focolai ancora accesi, la devastazione più totale negli occhi ed il fumo nei polmoni, accompagnando giornalisti e tv a filmare il disastro più grave per Roma, vedendo gente che piangeva e pini secolari che ancora morivano lentamente...Non si può descrivere...ed ora vedere che nulla è cambiato, se non che la pineta non la avremo mai più, anche per l'arroganza scientifica di chi per conquistare un posto di visibilità ha deciso che la pineta non debba più essere ripiantata. Ricordo le dichiarazioni roboanti di molti politici, ricordo l'orrore collettivo, ma oggi vedo che nonostante i moltissimi soldi spesi, gli infiniti errori tecnici e le differenti visioni scientifiche, gli strilli inutili di molti cittadini accortesi troppo tardi del patrimonio che avevano sotto gli occhi e che i loro figli non vedranno più...ed oggi cosa è cambiato? Qualche settimana fa abiamo consegnato un reportage con fuochi accesi dai clandestini nel cuore della pineta non bruciata, tutti possono vedere la prostituzione, le immondizie ed il malaffare ancora padrone di parte della pineta....ed in tutto questo si agita lo spettro incendiario, la mano folle di chi ha distrutto e distrugge, scarsamente contrastata.....rimane un fatto, la pineta non c'è più e non ci sarà più...
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Se può essere utile, non sono cinciallegre (Parus major) ma cinciarelle (Parus caeruleus)...
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Si, il vaccino ora è somministrato anche ai forestali ma solo del triveneto dove l'incidenza pare massima. Testimonio che 20 giorni di antibiotici ti stremano letteralmente. carletto, l'incidenza nel lazio è di poco superiore alla toscana: il problema è che i medici non sono preparati sull'argomento. Il protocollo del ministero dela sanità prevede di NON somministrare antibiotici in via preventiva ma solo dopo l'accertamento dell'infezione...purtroppo dove le malattie sono poco conosciute i medici non sono preparati e non ricordano....
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Anch'io dopo tanti anni di onorata frequentazione boschiva me ne sono beccata una sul braccio e sono in osservazione, però io sono andato i ospedale e lì dopo vari tentativi senza successo l'hanno asportata (5 punti di sutura senza anestesia), e prescritto tonnellate di antibiotici (1 gr al dì di doxocicline per venti gg). La possibilità di essere contagiati è molto diversa a seconda delle zone d'Italia e dipende strattamente dal tempo di permanenza. Di solito dopo 36-48 ore di permanenza è molto più probabile essere infettati. Le zecche portano una decina di malattie virali (ulmpra docet), la rickettsiosi, il morbo di lyme... Il ciclo delle zecche è connesso a seconda della specie con piccioni, cani, pecore e roditori selvatici (la mia era da pecore, vicino ad uno stazzo)...solitamente i mammiferi selvatici (cervi, caprioli, cinghiali) riescono a liberarsene facendo i bagni di fango e conseguente grattata sui tronchi, mentre ricci e roditori vari sono sempre pieni....