Gheppio

Poco lontano dò un'occhiata ad una trincea risalente alla grande guerra del '15-18

Dopo l'ennesimo tornante trovo lo spazio per parcheggiare e mangiare un gustoso panino una madonnina sopra di me mi fa compagnia

Giungo a valle e risalgo l'altro versante percorrendo una stradina tutta curve

Mi incuriosiscono queste sculture al bordo della strada e mi fermo a fotografarle Fa freddo qui eh!

Decido di cambiare posto anche se dovrò fare un po' di macchina per raggiungerlo e prendo la strada che mi porta a valle, di questi tempi poco frequentata.

Giro ancora un bel po', ma basta, non trovo più niente; tra l'altro Tina si è distratta, deve sentire qualche animale non lontano, forse un capriolo o un camoscio, già incontrati qui in altre occasioni

Non lontano altra raspata. Ocio che siamo sulla macchia buona, dai Tina :0123: Più in là due uncinatum vicini tra loro. Ora mi fermo e copro bene i buchi

...E infatti si ferma proprio davanti a me e incomincia a raspare senza esitazioni :0123: ha inizio la festa!

Comincia a girovagare qua e là, poi di scatto si dirige verso di me! Ormai la conosco da tanto tempo e riesco a capire se è attratta da odori di animali oppure da qualcosa d'altro...

Mezz'ora di macchina e arrivo sul posto, appena scendo vedo una poiana che volteggia sopra di me; forse mi porterà fortuna penso, e con la mia amica Tina mi avvio verso il bosco di faggi. Lei è davanti a me incuriosita, chissà quanti odori sente nell'aria, io la seguo silenzioso godendomi il bosco tappezzato di foglie

A fine dicembre decido di fare l'ultima uscita di stagione alla ricerca di Tuber uncinatum, visto che qui in Veneto il periodo di raccolta termina l'ultimo giorno dell'anno A metà mattinata mi libero da alcuni impegni, sistemo il cane in macchina nell'apposita gabbia e imbocco la vallata; direzione alta Lessinia, :0123: sotto i faggi, piante con cui l'uncinatum vive in simbiosi. Sono sulla dorsale della collina, sulla destra si affaccia la val d'Illasi un po' annebbiata, mi fermo e scatto una foto

Anch'io, consultando il testo di Lorenzo Mannozzi Torini, "Il tartufo e la sua coltivazione" ero arrivato a Balsamia vulgaris. Ricordo però che questo esemplare aveva un peridio molto scuro, quasi nero, più di quello che dice la foto. Oggi son tornato sul posto del ritrovamento, ho chiamato la Tina e l'ho sollecitata alla ricerca Niente da fare :biggrin: se li è proprio mangiati tutti! :wink: Ciao a tutti

Vedendo la prima immagine sembra proprio che qualcuno volesse precederti in mongolfiera, eh? Scherzi a parte, bellissima la tua camminata sulla neve con panorami incantevoli Il lago che hai magistralmente fotografato a valle è forse l'Iseo? Se così fosse mi ricorderebbe una straordinaria pescata di persici/trota effettuata a cucchiaino vent'anni fa, con un vecchio amico che ora non c'è più. Ciao, Sergio :hug2:

Purtroppo è passata qualche settimana dal ritrovamento e non ho più il tartufo. Proverò cercarne, ma penso che ormai sia tardi; tra l'altro lì è territorio suo della Tina intendo, quindi se c'era ancora qualcosa senz'altro se l'è mangiato P. S. Che tartufi trovate in Salento? Forse T. albidum o altro, tipo melanosporum? Ciao salutami la grande quercia di Tricase

Qualche settimana fa ho notato Tina, la mia cagnolina da tartufi, raspare tenacemente nel prato dietro casa, sotto l'abete rosso :biggrin: Mi sono avvicinato ed ho subito notato che l'amica si stava mangiando dei piccoli tartufi neri Dalle numerose buche ho capito che la cosa andava avanti da un po' di tempo Ecco la foto di uno dei tartufi; posso dire che ha un diametro di circa 1,5 cm ed è praticamente inodore. Aggiungo che per quanto ne so io non ho mai sentito che l'abete rosso producesse tartufi, anche se preciso che non lontano ci sono altre specie di piante Chissà che tartufo sarà?! Ciao, Sergio :00015014:

Nei giorni scorsi ho notato dei funghi nel mio giardino, sotto un olmo, e li ho fotografati :biggrin: Non è il primo anno che li vedo e sempre in questo periodo. Penso a Entoloma saudersii (var. hiemale) voi che ne dite? Ciao, Sergio.