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Un' infinità di emozioni Sergio! Viverle mi fa sentire fortunato. Ringrazio sempre tantissimo i miei cari per avermi insegnato a muovermi nei boschi e ad apprezzarne la bellezza. A loro devo molto di ciò che provo quando sono tra quei monti ...probabilmente tutto. Grazie. Ravenna si avvicina! Paolo
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Hai ragione Pè, molta gente si priva di giornate splendide ricche di colori. Di questi tempi infatti è difficilissimo incontrare gente; finita la stagione del porcino, tanti abbandonano i boschi (meglio così, spesso sono gli stessi che li sporcano). Fortunatamente noi abbiamo questo bellissimo vizio: camminare ed ammirare ciò che di bello è intorno a noi, non chiediamo altro, ci basta questo. Grazie a te Paolo Ti ringrazio Alberto. La grande passione per i boschi ci rende profondamente innamorati di essi Ogni stagione ci riserba un motivo di attrattiva, e noi, ci facciamo attrarre sempre molto volentieri Auguriamoci che in futuro, i frutti di tanta passione, possano darci altrettanta soddisfazione....evvai che ho chiuso pure con la rima!! :0123: Paolo
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Eh già Massimo. Come dici tu, ho ripercorso un poco le mie emozioni, mescolando ricordi lontani, sentimenti recenti, e aspettative future. Mi fa molto piacere che tutto questo sia risultato piacevole da leggere. Grazie Ciao Paolo Grazie a te Roberto. Spesso mi ritrovo a guardarmi indietro con nostalgia. Amo il Passato: le persone incontrate, le parole dette, i luoghi visitati, le difficoltà superate, i funghi visti (ancor meglio quelli raccolti ). Penso che l'insieme di tutto ciò vada a plasmare continuamente la nostra personalità, rendendoci ogni giorno migliori rispetto al precedente. Forse è anche per questo motivo che ho grande ottimismo per ciò che verrà in futuro. Ti saluto e rinnovo anche a te l'arrivederci a Ravenna Paolo
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Grazie Raffaela In fondo, la serenità è spesso molto più vicina di quanto noi si possa credere. E' sufficiente un'immagine, un profumo, un suono, e d'incanto ecco tornare a galla emozioni e sensazioni splendide, costrette in apnea fino a poco prima, immerse nelle stupidaggini di tutti i giorni. Un saluto ed un , in attesa di dartelo di persona a Ravenna Paolo Forse è proprio per questo che trovo lo stimolo per aprirmi, e scrivere cose che nemmeno chi mi conosce bene ha mai sentito uscire dalla mia bocca. Sarà forse perchè "sento" persone simili a me al di là di questo monitor, sarà forse perchè in un mondo tanto sofisticato, mi piace scovare la semplicità delle cose ed apprezzare quella delle persone...chissà?! Tutto sto gran giro di parole per dirtene una sola: Grazie! A presto per l'abbraccio (stavolta andiamo sul sicuro ) Paolo Sono certo che le condividi Luciano. Dopo avere visto tutte le tue bellissime foto scattate nei boschi autunnali, avevo capito subito che sei amante di questi colori. Grazie e arrivederci a presto Paolo
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In queste atmosfere è facile lasciare scorrere i pensieri in testa. Scorrono liberi e senza fretta, si riesce meglio a valutare e dare il giusto valore alle cose. Ti ringrazio Giorgio, e contraccambio l'abbraccio. Paolo Verissimo Sanzio, è la stagione rilassata per eccellenza, eccellenza che si rispecchia perfettamente anche nei suoi colori. A prestissimo dunque Paolo Sono molto felice di poterteli mostrare almeno in foto, anche se, credimi, vederli dal vivo è una cosa davvero fantastica. Grazie Ignazio! Paolo
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Se tutti gli attacchi fossero di questo tipo, ci sarebbe di che rallegrarsi. Questi cieli infuocati piacciono tantissimo anche a me: vedere come si specchiano nelle placide acque del tuo fiume rende tutto ancor più magico! Bellissime le foto A prestissimo Paolo
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Gli ultimi bagliori sprofondano sotto le nubi addensate dal libeccio. Si chiude così il mese che mi ha traghettato fino ad oggi: un mese fatto di belle passeggiate e tanti pensieri consumati sui sentieri. Aspetterò che si apra di nuovo il ciclo, e con esso, una nuova stagione di belle sensazioni e giornate indimenticabili. Ci si vede a Ravenna! Un saluto a tutti quanti Paolo
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La luce arrossisce, ed i colori del cielo si accendono. Ormai è buio, lo scuro del bosco contrasta con le pennellate multicolore disegnate nel cielo - me ne riempio gli occhi come al solito
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La giornata è molto corta e la sera sopraggiunge rapidamente. Mentre scendo, al caldo sotto lo spesso strato di foglie di faggio, due piccini (non illudetevi) meritano uno scatto: sembrano abbracciarsi per non patire freddo Mi piace vedere come la vita cerca di "aiutarsi", sempre.
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Laggiù, la pianura. Le nubi non la raggiungono, e all'orizzonte lo sguardo corre sulle cime alpine innevate (in foto non si vedono purtroppo )
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Se volgo lo sguardo a sud-ovest vedo il libeccio che trascina le nubi oltre la cresta dei monti. Il lungo prato pettinato e seccato dal vento guarda verso il fondovalle. In questo momento ho la sensazione di stare in un mondo a parte, lontano da tutto e da tutti - sono felice.
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I prati che fino a poche settimane fa, erano un mondo di colori popolato da tante specie di insetto, sono ora spenti e silenziosi. E' qui che mi tornano alla mente immagini ed emozioni del mio post "Qualche rullo di tamburo", ricordate?
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Arriviamo così alla storia di questi giorni. Ormai è finita la corsa: le piante sono spoglie ed il cielo è ingombro di nubi basse, il vento freddo mi taglia la faccia.
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....ma le ore di sole non sono tante, il tempo a disposizione è limitato. Getto perciò lo sguardo ed il pensiero lassù, dove sbatte il mite respiro marino. E' là dove trascorrerò parte della prossima estate, ed è là, dove rivivrò nuove emozioni che metterò in cascina come sempre
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Ed ancora: i giochi di colore dei tratti erbosi di bosco (paradiso di estatini/oni) con il blu del cielo terso.
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Uno sguardo anche a lassù, un prato molto panoramico, un prato di cui ho i ricordi più belli. Momenti passati assieme alla mia famiglia: intere giornate tardo estive in comitiva di raccolta. I nonni, già molto anziani, erano dei supermen dotati di vista "porcinesca", resistenza ed appetito davvero incredibili....mi mancate molto.
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Nel tagliato, pochi prescelti saranno il domani del nuovo bosco. A terra, i resti di coloro che hanno accompagnato molte delle mie passeggiate, e fatto trascorrere momenti splendidi di raccolta
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Saliamo in faggeta. Il sentiero è lo stesso di ogni anno: profumato in primavera, assolato in estate, colorato in autunno, innevato d'inverno. Ventoso, sempre! Qui era già arrivata la prima neve (una spolverata, da vento appunto ).
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Al confine di questi stessi campi, i cerri. Sono le piante che "arruginiscono" con più calma. In questo periodo, grandinano ghiande per la gioia dei roditori (tempo fa, anche per quella dei maiali).
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I campi sono verdissimi, le giornate umide fanno bene all'erba. Anche quest'anno gli alberi da frutto regalano spuntini molto saporiti. Sapori che stimolano i ricordi di tante stagioni passate: quante volte, a naso in sù, per battezzare la mela o la pera più bella e matura?!
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L'autunno: stagione tranquilla, luci smorzate, un lampo di colori accende i boschi per poi spegnersi lentamente come una fiamma senza ossigeno. Da Ottobre a Dicembre, anno dopo anno, un lento declino porta la natura al capolinea del suo percorso. In Ottobre i castagneti "parlano" il dialetto delle donnine di montagna (il mio stesso): portano fazzoletti legati sulla testa e vecchi cesti sottobraccio. Risalgono i campi per venire a raccogliere castagne sotto le piante che le hanno sfamate e cresciute; gli ultimi porcini di stagione ne profumano i cesti : porcini "di cassaforte", provenienti da fungaie sconosciute.