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cinzia

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Tutti i contenuti di cinzia

  1. cinzia

    Incontri ravvicinati 2

    Anche nei Colli Euganei ce ne sono moltissimi, ma sono difficili da vede. In compenso si vedono bene i danni che causano in giro per il bosco. Sono stati liberati anni fa da qualche furbo che voleva vendicarsi perchè era stato istituito il parco regionale e ora c'è il problema di come fare a limitarli. Saranno anche carini ma in mancanza di predatori sono un grosso problema, non solo per il bosco ma anche per gli agricoltori. Cinzia
  2. Ci sono i fiori, i ragni, gli insetti, i paesaggi .... basta guardarsi intorno Cinzia
  3. cinzia

    Inizio,

    A presto con le prossime Cinzia
  4. cinzia

    Inizio,

    Questa dovrebbe essere la violaciocca della Majella, ma poteri anche sbagliarmi, Erysimum majellense Polatschek
  5. cinzia

    Inizio,

    La stella "alpina" dell'Appennino Leontopodium nivale (Ten.) Huet
  6. cinzia

    Inizio,

    La falsa ortica meridionale Lamium garganicum L.
  7. cinzia

    Inizio,

    Anche questo frequente in tutti i monti Aster alpinus L.
  8. cinzia

    Inizio,

    Comune ovunque Campanula glomerata L.
  9. cinzia

    Inizio,

    Bellissima Nigritella widderi Teppner et E. Klein
  10. cinzia

    Inizio,

    Con le viole è sempre dura ma credo sia Viola eugeniae Parl.
  11. cinzia

    Inizio,

    Mi sembra più piccola e con il labello meno punteggiato di quella alpina, ma ne ho viste solamente tre Dactylorhiza sambucina (L.) Soò
  12. cinzia

    Inizio,

    Comunissimo nelle Alpi e anche in Abruzzo Acinos alpinus (L.) Moench
  13. cinzia

    Inizio,

    Prime dieci foto Specie delle Alpi che si trova anche in Abruzzo, nei monti dell Laga ne ho viste solo di bianche, invece in Gran asso anche rosa ma sempre chiare, nelle Dolomiti le ho sempre trovate rosa intenso Armeria alpina Wild. cercando informazioni su altre piante ho trovato Armeria majellensis Boiss tipica dll'Appennino centrale che ha fiori rosa o bianchi
  14. cinzia

    Zecca?!

    Ciao Gianky in zone dove sono presenti le zecche bisogna sempre andare vestiti con pantaloni lunghi di colore chiaro e cambiarsi tutti i vestiti appena usciti dal bosco, metterli in un sacchetto di plastica e lavarli prima possibile, Come dicono Alessandro e Carletto poi bisogna controllarsi frequentemente e con molto scrupolo sia in bosco sia quando si fa la doccia, ricordo che la doccia calda non impedisce alle zecche di attaccarsi e non le elimina dal corpo. Ma le ricerche sembrerebbero dimostrare che la possibilità di trasmettere malattie è legata al tempo che la zecca resta attaccata, in ogni caso meglio toglierle prima di 24-36 ore, dopo cominciano comunque a prudere e ci si accorge per forza. Qualche anno fa consigliavano di stordirle prima di toglierle ma mi pare che ora le ultime tendenze siano di evitare di usare qualunque sostanza per limitare la possibilità che la zecca rigurgiti, cosa che facilita le infezioni. Luigi è tornato pieno da una recente escursione nelle Dolomiti Bellunesi e le ho trovate ancora vive sui suoi vestiti che aveva usato per l'escursione e su quelli che si era messo uscito dal bosco, sebbene lavati in lavatrice a 40°, tanto che stendendoli mi sono trovata le zecche che camminavano sulle mie mani, così ho messo tutto a bagno con il Lisoform per una notte. Meglio sarebbe, quando possibile, lavare tutto a 60° che elimina certamente il fastidioso acaro. Ricordo infine che l'espansione delle zecche (varie specie, ma soprattutto Ixodes ricinus) è un problema di dimensione europea, da circa trenta anni l'infestazione si sta espendendo verso ovest in tutta Europa, comprese le regioni fredde della Scandinavia, causando non pochi problemi di natura sanitaria, tanto che la Commissione Europea ha creato un apposito centro che si occupa del problema. Le cause di questa espansione non sono del tutto note, anche se in parte sono da attribuire all'abbandono della montagna e al ritorno dei selvatici e forse a fattori climatici. Cinzia
  15. Le due determinazioni vanno bene, entrambi li abbiamo visti al Ceppo. Aggiungo inoltre che il Giglio di San Giovanni o Lilium bulbiferum è presente in Italia con due sottospecie. Lilium bulbiferum sottospecie bulbiferum che si riconosce per i bulbilli all'ascella delle foglie e comune nelle regioni Nordorientali Lilium bulbiferum sottospecie croceum (alcuni ne fanno una specie Lilium croceum) che non ha i bulbilli e che si trova in tutte le altre regioni italiane. quello di Graziano quindi appartiene a questa seconda sottospecie. Quello che posto qui sotto è invece un giglio veneto e ha evidenti i bulbilli verdi all'atto delle foglie Cinzia
  16. cinzia

    Regali della Montagna...

    Caro Carlo l'informazione che si da attraverso queste pagine deve, a mio parere, essere corretta, poi ognuno di noi si comporta come meglio crede e se ne assume le responsabilità. Se le leggi sono severe è perchè molti raccolgono tutto e in modo indiscriminato, un tempo i raperonzoli erano comunissimi nel mio territorio e ora lo sono molto meno proprio per le raccolte indiscriminate che sono state fatte negli anni. Poi è vero che ci vuole buon senso, peccato che se ne trovi poco in giro. X Marco non conosco la legge nel Lazio, magari non esiste nessun dievieto, o soltanto delle limitazioni non saprei dirti, forse nel sito della tua regione trovi le informazioni che cerchi. PS sono leggi con sanzioni amministrative non penali. Cinzia
  17. cinzia

    Regali della Montagna...

    I papaveri a padova li chiamano "rosole" e sono buoni, ma io non li ho mai raccolti, raccolgo invece i bruscandoli e i pisacani Cinzia
  18. cinzia

    Regali della Montagna...

    Ciao io mi baso sulla legge regionale n 53/1974 la quale recita Nel parco dei Colli Euganei è consentita la raccolta delle rbe soltanto ai residenti all'interno del parco e comunque con precisi limiti di peso. Inoltre nel territorio regionale è consentita la raccolta di alcune specie ma sempre con limiti di peso, pertanto è meglio informarsi prima presso la forestale per evitare guai. Io raccolgo carletti e ortiche, in pianura si può e sono buonissimi. Nei Colli ho preso qualche mazzetto di asparagi, giusto per un risottino, ma questo non sarebbe permesso anche se lo fanno moltissime persone. Cinzia
  19. cinzia

    Regali della Montagna...

    Ciao Termine non credo che in Veneto sia Permesso raccogliere la Carlina acaulis, in molti luoghi è pianta protetta e in ogni caso la legge regionale è molto poco permissiva sulla raccolta della flora spontanea. Cinzia
  20. Deve essere bellissimo, ma i giochi di colore che le innumerevoli collinette creano con la luce e ilverde più o meno intenso dell'erba sono davvero fantastici. Cinzia
  21. Volentieri si può organizzare anche perchè non è l'unica rarità presente in quel luogo. Però per questi fiori si deve camminare, almeno due ore in salita, ma poi ci si può scatenare Cinzia
  22. cinzia

    Tomiside

    Il raduno del Ceppo rimarrà nella mia mente collegato ai fiori del Verbasco, tutti i monti ne erano pieni e tra i fiori si trovano anche alcune sorprese Cinzia
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