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Remi

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  1. Remi

    Pholiota mutabilis

    Nome scientifico: Kuehneromyces mutabilis. Troppo difficile, meglio Pholiota. Si riconosce specialmete dal cappello, che presenta un aspetto tipicamente bicolore
  2. Remi

    Pholiota mutabilis

    Domenica scorsa ho trovato questo fungo- Sulle Alpi dobbiamo per ora accontentarci.
  3. Eccola: Albe e Remi. (l'occasionale fotografo ci ha tagliato i piedi) Peccato che su 500.000 presenti, solo 2 APB. E' stato una bellissima giornata e voglio ringraziare Aldo per il tempo che mi ha dedicato. Remigio
  4. Ciao Aldo A Bergamo domenica ci sarò anchio Ci sentiamo, che piacere poterti incontrare! Remigio
  5. Ultime notizie dell'orso: (ANSA) - VICENZA, 21 APR - E' un'autentica task-force composta da forestali, carabinieri e guardie provinciali quella che si sta creando in provincia di Vicenza attorno all'orso Dino M5, che nelle ultime settimane ha ucciso e mangiato sette asini nei territori di Posina, Lusiana e Lugo Vicentino. Alcuni testimoni lo hanno avvistato nel primo pomeriggio di oggi in localita' Monte Corno di Lusiana (dove 2 anni fà Mario Testa ha organizzato un incontro), tra la piana di Granezza e Monte Mazze, a circa 1.300 metri d'altezza, ma poi l'orso Dino si e' dileguato all'interno del bosco. Una presenza che secondo le forze dell'ordine e' plausibile, dato che il Monte Corno si trova 6-7 chilometri piu' a nord rispetto al luogo in cui la scorsa notte l'orso ha ucciso tre asini, di cui due femmine gravide. Intanto, per il secondo giorno consecutivo, il rilevamento satellitare che viene effettuato ogni giorno alle 17 attraverso il radio-collare non ha consentito di localizzare il plantigrado, che in quel momento si trovava probabilmente in una zona non coperta dal segnale. Anche in questo caso si tratterebbe di una conferma della sua presenza nella parte alta del comune di Lusiana, dove per buona parte non esiste 'campo'. Per evitare l'uccisione di altri animali, gli allevatori della zona dove sono avvenuti gli ultimi assalti hanno deciso di passare la prossima notte all'aperto. (ANSA). YLB-BOG 21/04/2010 21:09
  6. Dopo l'orso che l'anno scorso ha soggiornato per diversi mesi sull'altopiano di Asiago, un altro orso si è fatto vedere. Il comportamento di quest'ultimo incomincia a preoccupare, gli abitanti delle prealpi vicentine. Si è fatto vivo per la prima volta una decina di giorni fa' in Canale del Brenta. loc. S. Nazario, una decina di km. sopra Bassano del Grappa, dove ha praticamente distrutto un piccolo allevamento di conigli. Qualche giorno fa' è apparso in Val Posina. Riporto l'art. del Giornale di Vicenza. L'orso scende nelle contrade e sbrana un'asina gravida POSINA. Si tratta di M5 l’esemplare avvistato di recente in Valsugana, poi sui Lessini e nei boschi di Recoaro. Verso le due della notte ha preso di mira un pollaio in località Ganna. Poi ha trovato la preda che non ha avuto scampo Posina. M5 ha colpito ancora. La sigla indica l'ormai arcinoto orso che si aggira sulle montagne vicentine, e oltre, e che ieri notte è improvvisamente apparso nell'alta Val Posina. Nel buio più assoluto è dapprima arrivato in contrà Ganna, dove abita con la famiglia Renato Giroli, dieci persone in tutto. L'orso con un'unghiata ha spaccato la gabbia del merlo, mangiandoselo. Poi, ha inutilmente tentato di estrarre da una finestra della stalla, una conigliera, la cui struttura, però, ha resistito agli strappi. Quindi ha provato ad entrare nel pollaio, piegando un tubo del cancello, senza riuscire a sfondarlo. Il tutto deve essere avvenuto attorno alle due di notte, momento in cui Giroli ha sentito il suo cane abbaiare. Passo dopo passo, M5 è quindi sceso in contrà Leder di Sotto, dove risiede con moglie e figlio Luigino Costa, di 69 anni. Lì, all'aperto, all'interno di un modesto recinto dormiva l'asina "Striscia", gravida, con accanto la giovane figlia, mentre alcune pecore riposavano nella stalla. Anche in questo caso il cane di casa si è messo ad abbaiare, ma il padrone è uscito per zittirlo, non pensando a quanto stava per accadere. «Mi sono accorto del fatto solo in mattinata, alle otto e mezza - dice lo stesso Luigino Costa -. Stavo per partire per andare a messa, quando attraverso la finestra ho visto una scena orribile, con la mia asina sbranata, in un mare di sangue, e con la piccola che le girava attorno, quasi impazzita. Sono corso fuori, ma ormai non c'era più nulla da fare». A Luigino Costa non sono sfuggite le tracce lasciate dal predatore. «Ho subito capito che a fare quello scempio non poteva essere stata una volpe, ma un animale ben più grosso. Ho pensato all'orso di cui avevo sentito parlare. Infatti, sul collo e dietro la pancia, erano ben visibile le tracce di unghiate enormi». Dopo un comprensibile momento di apprensione, Costa ha telefonato ad una guardia forestale locale. Poi, è stata avvisata la Polizia provinciale, mentre in contrada sono arrivati anche i carabinieri, il sindaco e parecchia gente sbigottita. Subito si sono fatti gli opportuni rilievi, rinvenendo anche nei dintorni le inconfondibili orme dell'animale. Si è deciso di lasciare la carcassa dell'asina sul posto, almeno fino ad oggi, nel caso M5 abbia ancora fame. «Spero tanto che non torni indietro», osserva però Luigino Costa. Una speranza che è condivisa dagli abitanti della valle. La presenza dell'orso, evidentemente affamato, non sembra tranquillizzante per nessuno. (l'orso poi è ritornato la notte successiva) M5 è un orso comune che proviene dalla Slovenia. Quando è stato catturato nello scorso ottobre nella valle di Primiero, nel Trentino Orientale, si è potuto accertare che aveva tre anni e che pesava già 175 chili. Prima del suo rilascio, il Gruppo che si è preso cura ha provveduto a dotarlo di una radiotrasmittente che indica i suoi spostamenti con segnali che momento per momento vengono raccolti dal satellite. Secondo la Polizia provinciale, pare certo che, in base al monitoraggio compiuto, in soli venti giorni, oltre a quella berica, ha attraversato altre tre province. Passaggi non esenti da danni: gli ultimi, 15 giorni fa nel territorio di Valstagna. Gran camminatore, M5 si è poi portato sull'altopiano di Asiago, da lì ha raggiunto quello di Trento, in seguito dilagando per la Lessinia Veronese. Tre sere fa si trovava nei boschi di Recoaro. Di lì, probabilmente passando per lo Xomo, è arrivato nell'alta Val Posina, alle pendici del monte Majo, dove ieri notte ha compito la razzia, spinto dalla fame. Sembra però che questo continuo girovagare, apparentemente senza meta, non sia in relazione al desiderio di prede, ma alla ricerca, disperata, di una compagna. Essendo maschio, infatti, proprio alla sua età si avvicina alla maturità sessuale e psicologica, entra nella stagione degli amori, girando in cerca di una compagna, mangiando strada facendo. Dalle tracce trovate anche in Val Posina si nota che non è solo carnivoro, ma che mangia pure faggiole, cioè semi dei faggi. Il suo comportamento è imprevedibile. Potrebbe anche tornare sui suoi passi, come andarsene lontano, fino al prossimo segno del suo passaggio. G.M.F. E' di questa mattina la notizia che, sempre nella stessa valle, ha sbranato ancora 2 asini. La gente incomincia ad avere paura, nonostante le assicurazioni delle autorità che affermano che l'orso non attacca l'uomo. E che si fida ad andare ? Remigio
  7. Colti e provati con un risottino, naturalmente dopo lunga cottura. Discreti! Remigio
  8. Sotto bosco di abete rosso erano veramente invasivi
  9. Alcuni scatti di domenica scorsa sotto abete rosso
  10. Bellissima escursione che non ho mai avuto il piacere di fare in inverno. Grazie di avermi portato virtualmente con te: Certo che fra estate e inverno i luoghi cambiano quasi completamente, anche se la la neve non riesce a cancellare completamente lo zig-zag delle trincee che ancora solcano il M. Fior. Grazie ancora Mario Remigio
  11. Remi

    una vescia......

    E' molto frequente anche sull'Altopiano di Asiago. Ciao Remigio
  12. Caro Giancarlo, come sempre a delle bellissime foto unisci i pensieri che hai dentro. Ti leggo sempre con molto interesse e, permettemi, con un pò di invidia. Remigio
  13. Sono felice che la presentazione vi sia piaciuta. Vi ringrazio per gli apprezzamenti, anche chi ha confermato... Onlio e Stallio..- P.S. Quand'ero in zona, mi è venuto spontaneo rivolgere un affettuoso pensiero a Giorgio, ricordando la visita che abbiamo fatto qualche anno fa a luoghi simili, guidati da Mario, e quanto gli era piaciuto. Ci eravamo ripromessi di visitare ancora altri luoghi della memoria, anche con altri amici presenti. Per questo sono sempre diponibile. Remigio
  14. Zoomata sul vicino M. Ortigara. Si può vedere la colonna mozza degli Alpini. La cima del monte, a seguito dei bombardamensi si è abbassata di 8 mt.. Vorremo salire anche su questo monte, dove peraltro siamo già stati, ma le forze sono quelle che sono e per tornare alla macchina ci vogliono ancora più di due ore di cammino. Spero di non avervi annoiati con troppe foto (ne ho tagliate moltissime) Remigio
  15. sotto, in una dolina, cimitero militare austroungarico
  16. Il M. Campigoletti. Anche su questo monte numerose opere sono state restaurate
  17. Scendendo il fianco nord del M. Chiesa. Questo montè non è mai stato attaccato direttamente dagli Italiani, perchè troppo ben fortificato.
  18. Ma dove c'è un minimo di umidità....
  19. Una delle caratteristiche aride pietraie dell'Altopiano di Asiago, corrose dall'acqua e dal gelo
  20. La busa degli Sloveni è una grande dolina, abitata ora anche questa dalle marmotte
  21. lapide dell'epoca sempre restaurata
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