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Remi

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Tutti i contenuti di Remi

  1. Remi

    Fiori over 2000

    Myosotis alpestris colonizzano in folte macchie le zone più umide
  2. Remi

    Fiori over 2000

    campanula alpestris
  3. Remi

    Fiori over 2000

    Paederota bonarota. (non vorrei sbagliare.) fiore tipico dei terreni calcarei.
  4. Remi

    Fiori over 2000

    La piccola Nigritella nigra. Una delle poche orchidee profumate: vaniglia e cioccolato.
  5. Remi

    Fiori over 2000

    Questo è l'ambiente
  6. Remi

    Fiori over 2000

    Queste Globularia cordifolia, penso, sono fra i primi fiori primaverili dei nostro colli
  7. Remi

    Fiori over 2000

    Genzianella. forse nivalis
  8. Remi

    Fiori over 2000

    Ho guardato un pò indietro e mi sono accorto che da più di due anni non posto niente in questa sezione. Domenica scorsa in un'escursione a Cima XII, 2341 m., la più alta vetta dell'Altopiano, oltre ai paesaggi mi sono dedicato ai fiori. Alcuni di essi sono propri della quota, altri crescono anche più in basso, ma in questo periodo si trovano a quote più elevate, come queste genziane: Gentiana Kochiana
  9. Dal "Giornale di Vicenza " «Acceca i caprioli per ucciderli» Taglia sul "bracconiere infame" 20/06/2011 Arcugnano. Per ora è soltanto una voce raccolta fra i cacciatori. Ma visto il numero dei dettagli e delle testimonianze il Cpv, Coordinamento protezionista veneto, ha deciso di mettere una taglia da 2 mila euro sul "bracconiere infame". Infame perché, così raccontano, uccide i giovani caprioli con particolare crudeltà: spara loro sugli occhi per accecarli e approfittando della paura che li porta a correre impazziti e a farsi del male contro gli alberi li finisce a coltellate. E' lo stesso Cpv, attraverso il suo portavoce Renzo Rizzi, a spieegare cosa succede: «Da settimane negli ambienti dei cacciatori di Arcugnano si vocifera sulle gesta di questo bracconiere - spiega Rizzi in una nota -- Qualcuno di loro, indignato, ha cominciato a parlarne all'esterno e ora dal Tormeno a Longare sono in molti che potrebbero conoscerne l'identità. Da quanto è trapelato si tratta di un giovane che caccia nei dintorni di Fimon, dalle testimonianze sembra che lo stesso abbia messo a punto una tecnica efficace, quanto atroce, per abbattere illegalmente i caprioli». Ecco come farebbe: «Il bracconiere utilizza un normale fucile calibro dodici, caricato a pallettoni per la caccia alle nutrie, questo gli permette di girare indisturbato ed affrontare tranquillamente un eventuale controllo, conosce i tragitti che compiono i giovani caprioli per uscire dal bosco in quanto da settimane ne controlla tracce e segnali. Si apposta sottovento, quando l'ignaro animale si trova a qualche decina di metri da lui lo intercetta, qualche secondo di esitazione quando gli occhi si incrociano, ed è in questo momento che il bracconiere fa partire il colpo. La fucilata a pallini non sarebbe mortale e l'animale potrebbe scappare o andare a morire lontano, allora "l'infame" gli spara sul muso per colpirne gli occhi, il povero animale terrorizzato, cieco e claudicante scappa all'impazzata colpendo tutto quello che trova nella sua strada, questo permette all'aguzzino di avvicinarsi e finirlo con il coltello da caccia, un'arma impropria ma legale, che oramai molti cacciatori portano appresso». «Le testimonianze - continua Rizzi - parlano ancora di urla strazianti emesse dall'animale colpito, in preda ad atroci sofferenze ma soprattutto all'improvvisa cecità, un buio completo che non gli permette la fuga, l'unica arma di cui la natura l'ha dotato. Il bracconaggio anche su questa specie, purtroppo oramai è diventato consuetudine e come sempre dalle associazioni venatorie e soprattutto dai cacciatori non arrivano segnali di serietà, ovvero, nonostante conoscano benissimo l'identità dei bracconieri e, nonostante siano loro stessi danneggiati da queste persone, non li denunciano mai». Le associazioni del Cpv per fare luce al più presto sul caso chiedono informazioni che permettano di identificare l'autore di questi gravi atti, da oggi mettono a disposizione "una taglia" di duemila euro per chi darà informazioni precise e circostanziate sul caso, al numero 348 9952822. L'idiozia e la barbarie non hanno confini Remigio
  10. Remi

    dal veneto al trentino

    Da questi due laghi, nasce il fiume Brenta che percorre la Valsugana e sfocia nell'Adriatico a sud di Chioggia
  11. Remi

    dal veneto al trentino

    foto del 2009
  12. Fotografate sulle Piccole Dolomiti Vicentine Ciao Remigio
  13. Forse si tratta di primula spectabilis
  14. Mentro salivo al Manderiolo, ho pensato ad un post tuo di qualche anno fa, con circa lo stesso percorso e a dire il vero, mi è venuto spontaneo cercare, fra le molte decine di persone che incontravo, un viso noto... Passo Broccon. Sono anni che non ci vado. Mi piacerebbe proprio fare quattro passi assieme, anche se temo di non avere più il fiato di qualche anno fa. Aspetto con impazienza il 20 marzo. Remigio
  15. Sull'Altopiano ogni montagna, ogni valle è ancora intrisa di ricordi di giovani vite spezzate e di grandi sofferenze. Ho fiducia che il ricordo rimarrà a lungo. Il lavoro che numerosi volontari stanno portando avanti per conservare quello che rimane delle trincee e dei forti, mi fa ben sperare. Quanto alla neve, non ci sono i metri degli anni scorsi, ma un 70-80 cm. ci sono ancora. Remigio
  16. Grazie Roberto sono sicuro che a breve di rifarai con gli interessi. Remigio
  17. Caro Giuliano, mi fa piacere che le immagini ti siano piaciute. Contaccambio l' :hug2: Remigio
  18. Diciamo che frequento quasi esclusivamente queste montagne, forse perchè sono le più vicine. Dopo una vita che le percorro, le sento anche un pò mie. Ci vediamo in marzo? Spero di si. Remigio
  19. Quando cammini sull'Altopiano,fra i monti e le malghe, i ricordi dei racconti di Rigoni Stern, sono presenti ovunque. Remigio
  20. Grazie a Dio da qualche anno la schiena è Ok. :hug2: Remigio
  21. Ormai siamo arrivati alla macchina. Un ultimo sguardo alla meta di oggi e ai miei boschi.
  22. Passiamo per Malga Manazzo. D'estate vendono un ottimo formaggio "Asiago", che ogni anno vince il 1° premio al concorso fra i formaggi di malga.
  23. Scendiamo per lo stesso persorso della salita, che ad un certo punto abbandoniamo.
  24. E' ora di tornare. Sotto di noi a sud le vaste praterie dalle quali siamo arrivati
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