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peter

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  1. Una genziana ripresa da vicino.
  2. peter

    funghi e fiori

    Con Antonio (Antac), Gian (Albisano) e Gianni, un esperto micofilo amico di Antonio si decide di effettuare una uscita alla ricerca di funghi primaverili sul Monte Baldo, una montagna nota per la grande biodiversità di specie vegetali e fungine. I prati sono di un colore verde intenso con macchie di colore blu o di colore giallo dovute alla fioritura di genziane e di orchidee gialle.
  3. Ciao Gian lo strumento è irrinunciabile per questo tipo di caccia; per i maligni anche per altri tipi di caccia lo strumento è indispensabile. Piero
  4. Ciao Giovanni Sui funghi non si può mollare. I cosiddetti allievi, se ti distrai un momento, ti fregano tutte le poste di prugnoli e di geotrope che hai loro insegnato. Sono terribili!!! Piero
  5. Ciao Giuliano. Ho voluto documentare e mostrare una particolare forma di ricerca e raccolta di un frutto spontaneo della bassa veronese. Ti posso dire che è divertente e stimolante ricercare gli asparagi tra l'erba mimetizzati tra l'erba degli argini. Un carissimo saluto. Piero
  6. Ciao Ignazio è un piacere sentirti. Gli asparagi in questione sono sì spontanei ma come ho ho avuto la possibilità di seganalare in precedenza crescono in prossimità di coltivazioni che si trovano non distante dal fiume Adige. Quindi possiamo definirli come veri e propri asparagi (Asparagus officinalis) spontanei, distinti da quelli che tu trovi in collina o in motagna tra le latifoglie o ai margini di sentieri boschivi che noi chiamiamo asparagina (Asparagus acutifolius), anch'essa molto ricercata. I ogni caso debbo ammettere che è molto divertente dara la caccia ache a questi asparagi spontanei e in più si aguzza la vista in attesa dei momenti favorevoli per gli amati....... funghi. A risentirci presto. Piero
  7. Probabilmente gli asparagi cui fai riferimento sono quelli che noi chiamiamo asparagina (Asparagus acutifolius), reperibile sulle nostre colline a partire da febbraio-marzo fino a giugno. Si tratta di una pianta perenne, formante cespugli pungenti, che si sviluppano da rizomi sotterranei con fusti giovani che si sviluppano in altezza diventando simili a liane che si abbarbicano alle piante vicine. I giovani fusti si chiamano turioni e sono commestibili, spuntano alla fine dell'inverno fino a primavera inoltrata. Sono di sapore amarognolo e sono molto ricercati nella nostra provincia e, a poca distanza da dove abito, ogni anno si tiene una festa dedicata ad essa: La festa della Sparasina di Pigozzo (VR) Ciao. Piero
  8. Ciao Aquila Gli asparagi in questione, del tutto simili a quelli che puoi acquistare dal fruttivendolo, crescono spontanei su argini di fiumi o di fiumiciattoli o di canali in prossimità di campi in cui vi sono o vi sono state delle coltivazioni. I semi di asparago delle coltivazioni, trasportati dal vento o da uccelli, germinano sugli argini di sabbia e terra e danno luogo a piantine che a loro volta generano dei fittoni ipogei che sopravvivono per molti anni, continuano ogni anno a sfornare asparagi "spontanei", per il piacere dei noi raccoglitori, in lotta continua con i pensionati mattinieri. Ciao. Piero
  9. E per finire un esemplare ancora interrato con apice di colore violetto che tenderà poi ad assumere una colorazione verde. Un caro saluto agli amici di APB. Piero
  10. Due esemplari in fase avanzata di sviluppo con il tipico colore verde da presenza di clorofilla.
  11. E per ultimo due esemplari di asparago di cui uno dalla struttura comune ovvero con gambo a sezione circolare (esemplare sulla destra) mentre quello ripreso a sinistra ha una forma irregolare ovvero appiattita (a sezione fortemente ellittica). Probabilmente si tratta di una forma abortiva.
  12. Ed eccolo il notro amico, estratto con la paletta.
  13. Nascosto dietro un un gambo di asparago tagliato.......
  14. Pronto per l'estrazione...........con paletta.
  15. Frequente e accentuato è il mimetismo dell'asparago tra l'erba.
  16. Si possono anche reperire, analogamente a quanto avviene con i funghi, delle coppiette.
  17. Una volta individuato l'esempalre si effettua l'estrazione dell'asparago emergente dal terreno con l'apposito strumento, una paletta con un lungo manico. La paletta viene infilata nel terreno parallelamente all'asse maggiore nel terreno e una volta giunta ad una certa profondità si fa leva con questa sul corpo dell'asparago fino ad arrivare alla sua rottura e distacco, seguito da estrazione.
  18. Oggi si cambia obiettivo di ricerca. Il tempo incerto suggerisce infatti di non dirigerci verso la montagna e di cercare di reperire gli asparagi sfuggiti ai pensionati mattinieri della bassa veronese. A posteriori posso dire che la scelta è stata appropriata. L'esperienza maturata, a seguito anni di uscite con moglie e sorella, mi ha permesso di ottenere un buon risultato in termini di raccolta complessiva. Ho visitato buona parte delle poste conosciute e ho trovato interessante documentare alcuni ritrovamenti di asparagi (Asparagus officinalis). Si tratta di esemplari nati spontaneamente sugli argini del fiume Adige in prossimità di coltivazioni di asparagi. Vediamo ora il primo ritrovamento
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