peter

Giovanni ma non ci sono fungacci strani sull'appennino? Non dovrebbero esserci ancora alcuni igrofori e anche le fantastiche finferle nelle pinete a 2 aghi?

Ciao Carlo Fin che si può e si trova qualche fungo da raccogliere e da studiare, noi non ci fermiamo, anche perchè, come sai, ho dovuto fare una sosta obbligata proprio nel periodo della strordinaria esplosione fungina (agosto e parte di settembre) Stanno per arrivare i giorni in cui i miceli si riposeranno e allora anche noi dovremo sostare. Per il momento, caro Carletto, "stiamo sul pezzo", come dici tu e dicono gli artiglieri (sono stato artigliere del 132° regg. di artiglieria corazzata della divisione Ariete, qualche anno fa ???!!!!). In ogni caso nell'uscita ho reperito una ventina di specie, tra cui alcune interessanti da analizzare e determinare. A risentirci e arrivederci presto. Piero

Ciao Loril credo che siamo ormai quasi alla frutta con i funghi anche se non dispero di trovare ancora qualche geox in aree non raggiunte dai venti freddi del nord o del nord est. Poi se vorremo andare a funghi in gennaio o febbraio andremo a Flammulina o a Pleurotus sugli alberi in riva all'Adige. In assenza di funghi ci dedicheremo allo studio. A proposito di studio, come è andata la conferenza che dovevi fare al tuo gruppo? Un caro saluto. Piero

Ciao Ignazio probabilmente si tratta di una Clavulina, o rugosa o cristata. Piero

Ciao Ignazio Odore di legno o di tarlo di legno molto intenso, penetrante ? Se sì: Hygrophorus eburneus var cossus come da te indicato. Ciao Piero

Mi piace cercare e determinare i funghi della mia Lessinia. In questo periodo ho trovato dei funghi autunnali tra cui alcuni molto rari e mai in precedenza reperiti. Il maltempo non ci ferma. Ciao. Piero

Daniele come sai a gennaio e febbraio da noi funghi nisba. Pertanto cerco di tenere esercitati le articolazioni e gli occhi prima dello stop invernale. A marzo poi si ricomincia......... A domani. Piero

Giorgio ci saranno possibilità di relax micologico anche per te prossimamente, dopo lo stress che tutti noi padri abbiamo dovuto sopportare con le lezioni di guida alle figlie A presto. Piero

Caro Beppe seguirò in futuro i tuoi consigli. Mi manca un'apparecchiatura adeguata per foto di qualità, come quelle che ci fai vedere dopo le tue uscite. In primavera mi farò un regalo tecnologico (Canon) che mi permetterà , spero, di superare il mio attuale gap. Nel frattempo con la mia piccola Lumix cerco di farvi partecipi delle mie uscite micologiche. In attesa di risentirti e rivedere i tuoi post. Piero

Chiudo con questa ultima freschissima geotropa, trovata sulla via del ritorno. Penso che la stagione micologica non sia definitivamente finita. O no? Saluti a tutti gli amici di APB. Piero

Ecco qui due esemplari ripresi dall'alto.

Utilizzabili invece per la cucina un gruppo di geotrope che nonostante la neve sul cappello presentavano una carne profumatissima e fresca al taglio

non distante dalla prima geotropa ne trovo un gruppo concresciute con pungitopo. Sfortunatamente pioggia e neve le hanno rese inutilizzabili per la cucina.

Ma non bisogna mai demordere. La fortuna arride ai..... E le geotrope non hanno voluto deludermi neanche oggi. Vediamo la prima, "bastonata e raffreddata"

Ho visitato le fungaie delle geotrope, pur sapendo che il clima degli ultimi giorni non è stato dei migliori. Ecco infatti come si presentavano le colline produttive oggi alle ore 15.30 con temperatura di 2 ° C.

su di un ceppo di quercia ho trovato un fungo, inizialmente scambiato con Trametes versicolor e che ad un esame attento presentava un imenio senza pori , tessuto liscio, di colore violetto, e sopratutto con una consistenza gelatinosa. Si tratta dell'Auricularia mesenterica, fungo lignicolo saprofita; non commestibile

e poi una strana creatura: il Geastrum triplex. Nella sacca sferica centrale (endoperidio)9 si sviluppano e maturano le spore che escono attraverso un opercolo (stoma). In prossimità della secca centrale troviamo una particolare struttura a forma di collare e nella parte più esterna troviamo un rivestimento (esoperidio) suddiviso in 5-7 elementi chiamati lacinie. Sicuramente un bel fungo e facilmente riconoscibile . Non commestibile; non molto diffuso

in prossimità di alcuni pini mi è stato possibile reperire un gruppo di Lepista inversa. Da notare le lamelle fortemente decorrenti, molto fitte, di colore bianco avorio; il cappello è imbutiforme e il margine involuto; il gambo poi tende ad iglobare aghi o altro materiale terroso. E' un commestibile mediocre.

in un bosco di roverella ho poi trovato un gruppo di idni, funghi dotati di imeniocostituito da aculei o idni. Si tratta di un parente del più noto Hydnum repandum che rispetto a questo è di dimensioni più ridotte , con colori del cappello tendenti al rossiccio e con gli aculei che non decorrono sul gambo.

Un altro igroforo frequentemente reperibile anche con basse temperature è l'Hygrophorus arbustivus var. arbustivus

Anche alla fine di novembre, dopo giornate di freddo e una nevicata, si possono reperire funghi interessanti sul piano micologico e qualche volta culinario. Oggi ho fatto una breve sortita pomeridiana con l'intento di reperire funghi per il corso di micologia che si tiene tutti i lunedì sera presso il DLF di Verona . Non pensavo di trovare grandi cose ma al termine della passeggiata posso dire che ci sono ancora tracce di vita fungina nei boschi di quercia e carpino della Lessinia a basse quote. Tra i funghiancora presenti nel bosco vi erano alcuni igrofori come l'Hygrophorus carpini

Daniele, i tuoi post sono racconti o narrazioni poetiche accompagnate da foto che incantano. Ben tornato e tantissimi auguri. Quest'anno non abbiamo potuto incontrarci a Predazzo per giustificati motivi ma lo faremo sicuramente nel 2011. Piero

Si tratta di un bellissimo e molto comune fungo lignicolo, lo Schizophyllum commune. Ciao Piero

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