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peter

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  1. Toh..... C'erano anche dei porcini come questo adulto dal cappello non stabilizzato.
  2. Phaeolepiota aurea Foto più ravvicinata del gruppo di funghi. Notate l'anello ampio e bicolore
  3. Uno di funghi più interessanti che abbiamo reperito nella nostra uscita è stata la Phaeolepiota aurea. Da dieci anni mi mancava all'appello. Si tratta di un fungo maestoso con: cappello giallo-ocra-dorato, lamelle ocra biancastre all'inizio, poi color ruggine, gambo cilindrico, avvolto da una specie di guaina (calza) dello stesso colore del cappello, con ampio anello. Si tratta di un fungo abbastanza raro. Nota per micofagi: il fungo non è commestibile
  4. e per rimanere in tema di Boletaceae vi propongo un fungo che fa parte del genere Xerocomus, con carne bianca che al taglio e al tocco non vira, di odore acidulo, con cuticola che ha una colorazione rossastra in prossimità della carne sottostante. Dovrebbe trattarsi dello Xerocomus ferrugineus (sinonimo Xerocomus spadiceus), fungo reperibile oltre che nei boschi di latifoglia , nei boschi di abete rosso
  5. ....ma c'era anche un fratello maggiore del Boletus edulis da alcuni considerato minore o per nulla considerato ma che io considero essere uno dei migliori funghi commestibili ovviamente da cotto. Come si fa a non restare colpiti dalla bellezza e dal sapore a tutto tondo del Boletus erythropus ?
  6. e porcini ????? Si c'erano anche quelli come ad esempio questo piccolo "gnoccoletto".
  7. Dettaglio della volva dell'Amanita submembranacea con colorazione bianco-grigiastra della volva.
  8. Erano presenti anche numerose Amanite vaginate classiche. E' stato comunque piacevole poter vedere e riprendere una amanita che cresce prevalentemente nei boschi di abete rosso o nei boschi abete rosso misto con larici o pini. Si tratta della Amanita submembranacea che si può riconoscere e distinguere da altre Amanite per la presenza di una volva sottile, dal colore biancastro-grigiastro o talvolta grigio cenere e per la contemporanea presenza sul gambo di fiocchi biancastri a disposizione zebrata
  9. Amanita magnivolvata In questa foto si nota lo spessore della volva, che ho distanziato dal gambo.
  10. Troviamo poi un fungo che immediatamente viene identificato come una Amanita ma che presentava una particolarità alla base del gambo ovvero una volva "imponente" costituita da una membrana di colore bianco, spessa, tenace, persistente, inguainante. Si tratta dell' Amanita magnivolvata
  11. A poca distanza dal porcino trovo una coppia di uno splendido fungo, dal colore e dalla forma che nulla ha da invidiare al fungo in precedenza postato. Si tratta della Amanita crocea, una specie da 2 anni mancava nei nostri ritrovamenti estivo-autunnali.
  12. Giovedì 13 agosto. Si parte alle 3,30 del mattino da Verona per un' uscita sulle Alpi austriache. La compagnia è costituita da Giammaria, Chicco e Sabrina e da me. L' obiettivo è quello di verificare lo stato di salute dei boschi nei dintorni di Innsbruck in termini di produzione fungina. I boschi da noi visitati nell'arco della giornata, hanno mostrato una buona vitalità con crescita di varie specie fungine, dovuta alle temperature notturne e diurne ottimali e alla umidità rilevata nel terreno grazie alle abbondanti piogge dei giorni scorsi. La giornata, caratterizzata da un tempo splendido (sole splendente, cielo azzurro, temperature nel bosco di 23-25 °C), è letteralmente volata con risultati in termini di raccolta estremamente soddisfacenti, grazie anche alla guida del gruppo (Giammaria) che ci ha portato a "visitare" dei posti realmente speciali. Qui di seguito vi mostrerò alcuni dei funghi reperiti. Ovviamente per non tediarvi limiterò al massimo le foto dei porcini mostrando invece alcune interessanti specie che abbiamo trovato nel bosco. Uno dei miei primi porcini: si tratta di un esemplare adulto, dalla presunta età di 4-5 giorni, che si è fatto spazio tra i rametti caduti da abeti che lo circondavano
  13. Ciao Giacomo non potrò mai dimenticare la nostra uscita di gruppo nel bosco maremmano in cui si trovavano tantissime specie di boleti, ovoli e cortinari, preceduto dal carosello di vetture di tutti gli amici APB all'uscita di Colle Val d'Elsa della superstrada FI-SI. Ricordo anche con grande piacere anche quando accompagnasti noi alpini veronesi, tuoi ospiti speciali, con il tuo gippone sino all'entrata del bosco. La tua ospitalità, cortesia e disponibilità in quella occasione ed in altre, come al Vespaio, sono molto apprezzate dal nostro gruppo. Arrivederci a presto nelle vallate alpine ove ci si augura possa esservi una produzione fungina adeguata in attesa che poi che il Senese e/o la Maremma possano in autunno darci le grandi soddisfazioni di 3 anni fa. See you soon. Piero
  14. Grazie Salvo per la pronta risposta. La russula che hai postato somiglia a quella da me reperita ma noto alcune differenze: a) gli esemplari trentini non hanno un gambo con sfumature o punteggiature rosa o violette la lamelle poi nella russula da me trovata sono molto più fitte con riflessi giallastri mentre l'amoenicolor hanno talvolta un riflesso rosa. 3) l'amoenicolor è comune nei boschi costieri mrediterranei e nelle isole; al nord è raro trovarla. Un caro saluto. Piero
  15. Foto 2 : due esemplari della russula in questione. C'è qualcuno degli esperti di APB che l'ha nel passato reperita e determinata ? Consultando Internet e l'unica monografia che possiedo sulle russule (quella del Galli) mi sembra di poter dire che la russula che si avvicina di più a quella da me reperita sia la Russula ionochlora. Un grazie anticipato a coloro che vorranno intervenire. Piero
  16. Ieri ho potuto vedere in una faggeta circondata da boschi di abete una russula particolare, in precedenza mai da me osservata. Alcune caratteristiche della russula: a) dimensioni piuttosto grandi con cappello che misurava in alcuni esemplari più di 10 cm di diametro peso specifico paragonabile a quello di una mustelina ovvero elevato c) carne del cappello molto consistente; di sapore dolce, inodore d) colore della cuticola: alla parte più distale un colore lilla-violetto; al centro discolore con venature giallastre-olivastre e) gambo pieno, sodo, bianco, cilindrico f) lamelle fitte, larghe, di colore bianco nei giovani esemplari, poi giallognole; libere rispetto al gambo; si staccano facilmente al tocco. Foto della russula in situ Si nota una certa lucentezza della cuticola dovuta alla pioggia della notte precedente
  17. Ciao Ignazio sei proprio sfortunato!! Abbiamo verificato che non c'è un solo posto disponibile sui ferry per la Sardegna. Sarà per la prossima. Piero
  18. Ciao Alfredo faccio parte di un gruppo di appassionati fungofili interessati allo studio delle caratteristiche organolettiche dei funghi, ivi comprese le boletacee. Amiamo valutare di persona non solo il sapore e gli odori emanati da boletacee delle nostre valli ma anche da funghi di altre regioni. Ovviamente ci interessano molto anche " i porcini dei castagneti di Rocca di Papa-Lariano, altissimo peso specifico e profumo inebriante". Attendiamo pertanto con molto interesse un tuo invito. Le lunghe distanze non ci preoccupano. Un caro saluto. Piero
  19. Speriamo che l'autunno quest'anno faccia il suo corso normale in termini pluviometrici e vedrai che ci saranno molte occasioni per trovarci nei boschi di casa tua. Un abbraccio. Piero
  20. Ciao Ernesto l'odore era nettamente di liquirizia (erba secca ?) e non di sapone o di lavanderia. Concordo con te sul fatto che ha un portamento tricholomoide. Grazie per il contributo. Piero
  21. Ciao Roberto i veri porcini , con la P maiuscola, crescono in Toscana in primavera e autunno (salvo annate del tubo). Come hai visto, da noi si trovano oggi soltanto 2 tipologie di funghi: a) non commestibili o tossici, spesso belli da osservare o da fotografare , ma che interessano solo i micofili, categoria cui noi apparteniamo. :biggrin: in annate favorevoli si possono reperire anche dei funghi, chiamate dai trentini "brise", consumate voracemente da micofagi assatanati, che percorrono decine di chilometri al giorno, superando pendii impossibili pur di trovarle. Il loro sapore non è per nulla paragonabile a quello degli straordinari estatini della Lunigiana o in Maremma o a quello dei neri. Un ammiratore della Toscana micologica
  22. Ciao Alberto vedo che ti sei dato da fare e con successo. Sei già in vacanza? Non sarai mica in quella casetta dei 7 nani immersa nel bosco del Bellunese ? Un abbraccio. Piero
  23. Dovrebbe trattarsi di un lignicolo. Genere Pholiota, specie: probabilmente si tratta della flammans . Ciao. Piero
  24. Ovviamente va il mio ringraziamento anche all'amico di Loris che ci ha fatto conoscere questo bellissimo bosco.
  25. e dulcis in fundo, uno degli splendidi esemplari di Boletus edulis reperiti grazie alla cortesia e alla disponibilità dell'amico Loris. Un sentito ringraziamento a Loris e Fabio per la splendida giornata che ricorderò per i funghi trovati e sopratutto per le scalate che mi hanno fatto fare e che rifarei già a partire da domani.
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