Vai al contenuto

peter

Members
  • Numero contenuti

    2803
  • Iscritto

  • Ultima visita

  • Giorni Vinti

    3

Tutti i contenuti di peter

  1. Una morfologicamente stupenda Amanita vaginata.
  2. Un fungo dall'odore non particolarmente piacevole: Cystoderma carcharias
  3. Un fungo saprofita lignicolo dai delicati colori: la Tricolomopsis decora
  4. Un gasteromicete , Lycoperdon perlatum
  5. Una cortinariacea: il Cortinarius caperatus, ex Rozites caperata
  6. Una quarta boletacea: un Xerocomus badius, considerato dagli esperti come ottimo commestibile
  7. Una terza boletacea dalla morfologia molto nota a molti di voi.
  8. Una seconda boletacea: il Suillus variegatus, dalla strana colorazione tabacco dei pori e dall'odore di ipoclorito di sodio.
  9. Tra le boletaceae abbiamo avuto la possibilità di trovare alcuni Boletus erythropus, da noi molto apprezzati.
  10. Una terza russula, reperita in un bosco di faggio, caratterizzata da grandi dimensioni (15 cm il diametro del cappello) e da una particolare colorazione della cuticola: viola ai margini e di colore bianco e macchie giallastre-verdastre al centro. Personalmente non l'ho mai vista nel passato e non sono stato in grado di identificarla. Attendo suggerimenti da amici APB.
  11. Un seconda russula, Russula chloroides
  12. Un seconda russula, Russula chloroides
  13. Aggiungo anch'io alcune foto di funghi reperiti nell' uscita odierna con Loris e Fabio. Cominciamo con le russule. Gruppo di Russula aurea
  14. Ciao Claudio grazie per la nota di commento. Non lo avevo catalogato come Chlorophyllum brunneum perchè al taglio la carne del fungo da noi reperito arrossava rapidamente. Nelle descrizioni del C. brunneum si fa riferimento ad un lieve arrossamento seguito da imbrunimento rapido della carne. Un caro saluto. Piero
  15. Fabio il fungo in questione viene chiamato Chlorophyllum rhacodes Chlorophyllum rhacodes (Vittad.) Vellinga [as 'rachodes'], Mycotaxon 83: 416 (2002) Sinonimi: Agaricus procerus sensu Sowerby [Col. Fig. Engl. Fung. Vol. 2, pl. 190 (1777)]; fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005) Agaricus procerus b rhacodes (Vittad.) Rabenh. [as 'rachodes'], (1844) Agaricus procerus var. rhacodes (Vittad.) Rabenh., Krypt.-Fl. Deutschl., Deutsch-Oesterreich und der Schweiz 1: 574 (1844) Agaricus rhacodes Vittad. [as 'rachodes'], Descr. fung. mang. Italia: 158 (1835) Agaricus rhacodes Vittad., Descr. fung. mang. Italia: 158 (1835) var. rhacodes Lepiota procera var. rhacodes (Vittad.) Massee, Brit. Fung.-Fl. 3: 234 (1893) Lepiota rhacodes (Vittad.) Quél. [as 'rachodes'], Mém. Soc. Émul. Montbéliard, Sér. 2 5: 70 (1872) Lepiota rhacodes (Vittad.) Quél., Mém. Soc. Émul. Montbéliard, Sér. 2 5: 5 (1872) f. rhacodes Lepiota rhacodes (Vittad.) Quél., Mém. Soc. Émul. Montbéliard, Sér. 2 5: 5 (1872) subsp. rhacodes Lepiota rhacodes (Vittad.) Quél., Mém. Soc. Émul. Montbéliard, Sér. 2 5: 70 (1872) var. rhacodes Lepiotophyllum rhacodes (Vittad.) Locq., Bull. mens. Soc. linn. Lyon 11: 40 (1942) Lepiotophyllum rhacodes (Vittad.) Locq., Bull. mens. Soc. linn. Lyon 11: 40 (1942) var. rhacodes Leucocoprinus rhacodes (Vittad.) Pat., Essai Tax. Hyménomyc. (Lons-le-Saunier): 171 (1900) Macrolepiota rhacodes (Vittad.) Singer, Lilloa 22: 417 (1951) [1949] Macrolepiota rhacodes (Vittad.) Singer, Lilloa 22: 417 (1951) [1949] f. rhacodes Macrolepiota rhacodes (Vittad.) Singer, Lilloa 22: 417 (1951) [1949] var. rhacodes Macrolepiota rhacodes var. venenata (Bon) Gminder, Die Großpilze Baden-Württembergs, 4. Ständerpilze: Blätterpilze II (Stuttgart): 443 (2003) Macrolepiota venenata Bon, Docums Mycol. 9(no. 35): 13 (1979)
  16. Caro Ennio ti ringrazio molto per il suggerimento. In effetti sono andato a cercare informazione sui Leucopaxilli, funghi che a quanto sembra, sono piuttosto rari almeno a certe latitudini. Ho avuto di recente la possibilità di incontrare al gruppo Daniele (Samurai) e anche lui mi ha confermato che si tratta di un Leucopaxillus, visto e studiato l'ultima volta una ventina di anni fa. Le foto che ho visto in Internet del L. macrocephalum mostrano un fungo di dimensioni considerevoli mentre il cappello del mio esemplare non superava i 10 cm di diametro. Le lamelle poi del fungo "vetusto" tendevano al giallo. Non potrebbe trattarsi di un fratello minore del L. macrocepahalum ovvero del L. tricolor? Daniele mi ha riferito di aver trovato un esemplare di tricolo 20 anni fa proprio sotto un carpino. Un carissimo saluto. Piero
  17. foto 5: gambo bianco ingrossato alla base. La carne è dura, consistente, al taglio biancastra. Il fungo presenta anche un peso specifico superiore alla media con sapore ed odore non particolari. Vi è qualcuno tra gli amici di ABP che ha nel passato o di recente trovato e identificato questo strano e a me sconosciuto fungo? Grazie in anticipo a coloro che vorranno dare un loro contributo. Piero
  18. foto 4: dettaglio lamelle, non ben conservate. Leggermente decorrenti (con dentino??) sul gambo.
  19. Foto 3: ripresa dal basso. Si notano il margine involuto del cappello, le lamelle di un colore giallo pallido oltre che il gambo di colore bianco
  20. foto 2: stesso fungo con moneta di riferimento (per le dimensioni).
  21. Breve sortita pomeridiana, ieri , alla ricerca di funghi per una lezione di micologia in Lessinia. Funghi trovati: poche specie, per lo più vecchie e disidrate Russule, qualche amanita tra cui 4 magnifiche Amanita phalloides. E poi una sorpresa: il fungo ripreso qui sotto. Da distante sembrava una boletacea ma una volta staccato dal terreno si sono viste delle lamelle e pertanto si è escluso che fosse un Boletus. L'habitat di crescia era un bosco di latifoglia, in una zona molto umida, e in particolare sotto un carpino nero. Il cappello del fungo è a forma emisferica, con un diametro di circa 7-8cm, è di colore bruno ocra, opaco, con presenza delle fissurazioni dovute probabilmente alla siccità e al vento. Nella foto si intravvede un gambo bianco massiccio, obeso e un secondo esemplare fuso con il primo, ma di dimensioni nettamente inferiori e quasi atrofizzato. Foto 1
  22. Ciao Oliviero la foto dei queletii è da sballo !!!! E' troppo, troppo, troppo ................ bella. Anche gli esemplari che hai ripreso sono perfetti. Congratulations con un pò di sana invidia fotografica. Piero
  23. peter

    un agaricus nano

    Grazie Ennio per il tuo, come sempre, "illuminato" parere. Come sai personalmente non dispongo di reagenti e quindi devo basarmi o sulla sola morfologia, con i limiti connessi, o sull'aiuto di qualche amico come Samurai o altri esperti del gruppo micologico DLF di Verona. Un caro saluto e un augurio per l'uscita di domani. Piero
  24. peter

    un agaricus nano

    Dimensioni del cappello: diametro 4 cm Altezza del gambo: 3 cm Foto 2: lamelle, gambo e anello Penso che possa trattarsi dell'Agaricus semotus. Attendo comunque il parere di Ennio ovvero del "magister Agaricorum" Piero
×
×
  • Crea Nuovo...

Informazioni importanti

By using this site, you agree to our Terms of Use (privacy).