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peter

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  1. peter

    un agaricus nano

    Oggi, in occasione di una uscita domenicale con moglie ho avuto l'occasione di reperire un Agaricus in miniatura. Ho realizzato che si trattava di un Agaricus per le lamelle di colore grigio lilla, l'odore di anice/mandorla, il sapore dolce, la presenza di un anello bianco supero e l'assenza di volva alla base. Analizzando poi più attentamente le caratteristiche morfologiche ho poi notato che la cuticola del fungo era di colore bianco sporco ma con disco centrale di colore rossiccio provvisto di numerose fibrille; le lamelle a maturità mostrano un colore bruno scuro, bruno tabacco. Il gambo si presenta sericeo e biancastro ed è leggermente dilatato alla base. Il fungo è stato reperito ai margini di un sentiero in un bosco di abete rosso. Foto 1: cappello e gambo
  2. Cioa Arturo penso di poterti dare l'informazione domani o al massimo dopodomani. Piero
  3. Ciao Gaspy il fungo in questione è " sotto esame" da parte di un esperto del nostro gruppo micologico (DLF di Verona) che a breve dovrebbe comunicarmi il nome della specie. Ovviamente l'esperto ha la strumentazione adeguata per fare le reazioni macrochimiche e l'esame morfologico e cromatico, delle spore, della trama e delle lamelle, come da te suggerito. Sottolineo il fatto che per noi, micofili hobbisti , non è per facile, per non dire impossibile, realizzare queste prove, ma credo che la descrizione morfologica e cromatica del fungo da me riportata non fosse particolarmente lacunosa. Devo anche ammettere di avere trascorso non poche ore a consultare le guide micologiche in mio possesso per verificare se vi fosse una foto o una descrizione del fungo che si avvicinava all'esemplare da me reperito. Sicuramente avevo anch'io osservato che il fungo aveva un portamento "tricolomatoide" e il nostro esperto, che sta completando l'identificazione, mi ha già anticipato che si tratterebbe di un Tricholoma. Attendo con molta curiosità il responso dell'esperto per un fungo dal "forte odore di liquirizia". A presto. Piero
  4. peter

    un boleto atteso

    Ciao Marco nella sua monografia sui Boleti il prof. Galli definisce il Boletus torosus come fungo molto raro. Anche nella monografia di Merlo, Rosso e Traverso del 1980 il fungo viene dato come molto raro. Una ulteriore conferma viene anche dalla Bibbia sul genere Boletus di J.A. Munoz (edizioni Candusso, collana Fungi Europaei): il Boletus torosus viene definito come fungo raro, con crescita nei periodi più caldi dell'anno. Habitat più frequente: simbionte con quercia o castagno. Piero
  5. Caro Vice Mi sai dire se la carne del cappello e del gambo del tuo fungo al taglio virava al blu e se alla base del gambo la carne era rossastra? Dopo mezz'ora o più dal taglio la carne prendeva un colore camoscio, come testimonia la tua foto del fungo in sezione? In ogni caso la colorazione della cuticola del cappello con tonalità rossastre e il gambo, con un reticolo ben evidente che vira al blu al tocco, mi fanno pensare ad un Boletus luridus varietà rubriceps. Ciao. Piero
  6. Foto 4: sempre lui, il non identificato. Ieri sera alla riunione settimanale del nostro gruppo micologico di Verona (DLF) il fungo è stato da me presentato ai presenti, ivi compreso il nostro maestro micologo, ma nessuno è stato in grado di dargli un nome. Si è ipotizzato che sulla base di alcune caratteristiche morfologiche possa essere un fungo appartenente al genere Lentinus o Lentinellus ; in ogni caso il nostro docente si è impegnato a fare l' esame microscopico delle spore e delle ife costituenti gambo, lamelle e cuticola. Mi auguro che così si riesca a dargli un cognome e un nome . In ogni caso se qualcuno di voi nel passato lo avesse e ne conosce l'identità non esiti a segnalarlo in questa sede. Un caro saluto a tutti gli amici micofili di APB. Piero
  7. Cari amici micofili APB in occasione di recenti scorribande in terre toscane, data la sterilità micologica (o quasi) dell'arco alpino, ho avuto l'occasione di reperire un fungo strano e che non sono riuscito a identificare con i consueti strumenti a disposizione ovvero il libro rosso, alcuni volumi monografici del Galli , l'atlante fotografico dei funghi d'italia del Papetti , etc... Descriviamo prima di tutto l'habitat del fungo: in prossimità di un fusto di castagno circondato da muschio. Gli esemplari avevano un gambo profondamente interrato e ho dovuto fare molta forza per staccare i singoli funghi dal terreno. L'impressione che ho avuto, confortata poi dall'esame della base del gambo, è che i funghi fossero attaccati alle radici del castagno. Passiamo ora alla descrizione del fungo: Cappello: inizialmente biancastro poi a partire dal centro compare una colorazione olivastra; negli esemplari più maturi era possibile trovare una serie molto fitta di squamette di colore bruno-oliva che nell'insieme davano la colorazione che compare anche nelle immagini a seguire. Il margine del cappello è di colore bianco sporco ed è sempre più chiaro rispetto al disco; negli esemplari più sviluppati il margine è anche ondulato. Lamelle: molto fitte, di colore inizialmente biancastro e con il tempo tendono a prendere una colorazione giallino-verdastra-oliva; libere (rispetto al gambo) e con presenza sul filo come delle erosioni. Gambo: anch'esso inizialmente bianco sporco, negli esemplari maturi presenta delle macchie o fasce di colore giallo verdastro; superficie non liscia ma forforacea. Carne: dura, fibrosa, con fortissimo odore di liquirizia (macchia mediterranea). E' questo carattere organolettico che mi ha più colpito di questo fungo. Vediamo ora qualche foto di questo sconosciuto Foto 1
  8. peter

    un boleto atteso

    Ciao Giammaria speriamo proprio che il 2009 sia migliore del 2007 e 2008 sul piano della produzione fungina (spontanea). Ci sono ora tutte le premesse favorevoli. Speriam bene. A presto. Piero
  9. peter

    un boleto atteso

    Ciao Enrico sono bellissimi !!! Piero
  10. peter

    un boleto atteso

    Ciao Raffaela a dire il vero, data anche la sua rarità, non mi è mai capitato di cuocere o consumare il B. torosus. Posso solo dirti che la carne gialla, che al taglio diventa rapidamente blu scura, successivamente prende una colorazione tabacco simile a quella del B. luridus o il B. erythropus un'ora o 2 dopo il taglio. Un caro saluto. Piero
  11. peter

    un boleto atteso

    Grazie a te Giuliano. Un caro saluto Piero
  12. peter

    un boleto atteso

    Caro Fabio la mia memoria, data l'età, ha grossi limiti ma sono quasi certo che il B. torosus mi mancava all'appello da più di 15 anni . Tra l'altro è un fungo abbastanza impegnativo nell' identificazione e pertanto ne devi osservare attentamente le proprietà morfologiche o organolettiche. Una volta osservato e identificato non lo dimentichi facilmente. Può anche essere possibile che tu, il B torosus, l'abbia trovato in occasione di una delle poche uscite a cui non abbia potuto partecipare. Un carissimo saluto. Piero
  13. peter

    un boleto atteso

    Grazie Antonio. Spero di avere anche quest'anno il piacere di passeggiare in tua compagnia in Val di Fiemme o nel Bolzanino. Un carissimo saluto. Piero
  14. peter

    un boleto atteso

    Ciao Raffaela il viraggio della carne, della cuticola e di altre parti del carpoforo di un boleto è dovuto ad una (banale) reazione chimica tra un pigmento giallo, presente nel fungo, e l'ossigeno dell'aria. A contatto con l'ossigeno il pigmento presente nel tessuto cambia di colore, passando dal giallo al blu. Numerosi boleti che presentano un viraggio della carne al taglio o al tocco dal giallo al blu sono commestibili; solo un numero limitato (B. rhodopurpureus, B. legaliae, B. luteocupreus e pochi altri) può dar luogo ad effetti tossici e non è pertanto commestibile. Personalmente gradisco molto il B. luridus e il B. erythropus, 2 funghi con rapido e intenso viraggio, ma che hanno caratteristiche organolettiche molto apprezzate da numerosi altri micofili. Un caro saluto. Piero
  15. peter

    un boleto atteso

    Ciao Ross sono lieto per il tuo apprezzamento del post sul B. torulosus ma nello stesso temo devo ammettere che Ego non sum dignus dei titoli accademici che mi hai riservato. Credo tuttavia che il mio ruolo e quello di altri amici di APB sia quello di realizzare attraverso il forum interventi didattico-divulgativi finalizzati ad aumentare e migliorare le conoscenze di tutti in campo della micologia. Un abbraccio. Piero
  16. peter

    un boleto atteso

    Ciao Ignazio il prof. Galli nella sua monografia sui boleti definisce il B. torosus come un fungo molto raro, reperibile nelle Prealpi e nell'appennino settentrionale. In teoria il fungo , secondo il Galli, non si dovrebbe trovare nella tua stupenda terra. In realtà ho consultato i 2 volumi della Guida ai funghi della Sardegna di Renato Brotzu (Editrice Archivio Fotografico Sardo, Nuoro) da cui risulta che il fungo è stato reperito anche in Sardegna. Quindi non ti perdere d'animo e quando lo troverai facci un post. Un caro saluto. Piero
  17. peter

    un boleto atteso

    Ciao Piccio stranamente uno dei caratteri più importanti per riconoscere il fungo è lo strano odore di medicinale che presenta la sua carne. Un ulteriore carattere distintivo del B. torosus è il viraggio istantaneo al tocco verso il blu scuro di tutte le diverse componenti del carpoforo, dalla cuticola del cappello al gambo, ai pori. Ed infine il fungo si caratterizza e si distingue per un peso specifico molto elevato nettamente superiore a quello di altri altri funghi appartenenti al genere Boletus. Ovviamente conta anche l'habitat in cui il fungo si sviluppa: boschi di latifoglia e terreno calcareo. Un caro saluto. Piero
  18. peter

    un boleto atteso

    foto 7. il fungo in sezione con il fratello siamese. Qualcuno degli amici di APB ha riconosciuto il fungo sopra illustrato e probabilmente concorderà sul fatto che si tratta di un bel fungo. Dimenticavo di dire che il fungo è considerato un buon commestibile. Il suo nome? Boletus torosus Bentornato Boletus torosus
  19. peter

    un boleto atteso

    foto 6. Viraggio carne al taglio, dopo 1 minuto
  20. peter

    un boleto atteso

    foto 5. Viraggio della carne al taglio, dopo 30 secondi
  21. peter

    un boleto atteso

    foto 4. Dettaglio reticolo del gambo.
  22. peter

    un boleto atteso

    foto 3. Dettaglio dell'imenoforo e del gambo. E' da notare il reticolo sul gambo.
  23. peter

    un boleto atteso

    foto 2. Cappello, pori e gambo Si nota il viraggio al blu scuro quasi nero del cappello, il colore giallo dei pori e del gambo. Anche il gambo presenta un viraggio al blu scuro al tocco.
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