Vai al contenuto

peter

Members
  • Numero contenuti

    2803
  • Iscritto

  • Ultima visita

  • Giorni Vinti

    3

Tutti i contenuti di peter

  1. peter

    un boleto atteso

    Finalmente !!!!! Dopo più di 15 anni ho avuto il piacere di rivedere e riprendere un boleto che nulla ha da invidiare (per lo meno per gli appassionati micofili) al nero o al fiorone. Si tratta di un fungo che almeno in Lessinia compare solo in alcune annate eccezionali come l'attuale. L'ha reperito stamani Gaetano, un mio nipote, che si è recato in Lessinia, dove ha potuto osservare una fioritura abbondante di varie boletaceae tra cui il Boletus satanas, Boletus luridus e Boletus queletii. L'habitat in cui è stato scovato è un bosco di latifoglia, misto con querce e carpini. Il fungo è dotato di un cappello di colore giallo che al minimo contatto vira al blu. I tubuli e i pori sono gialli e al taglio virano al blu. Anche il gambo presenta una colorazione gialla con un reticolo rossastro e al tocco vira al blu. Il carpoforo presenta un alto peso specifico nettamente superiore a quello di numerosi altri boleti. La carne del fungo di colore giallo vira rapidissimamente al taglio verso il colore blu scuro. L'odore della carne è molto particolare: somiglia a quello di medicinali. Le foto qui di seguito riportate sono state effettuate nel giardino di casa. Foto 1. cappello
  2. Alberto indosso sempre camicie scaramantiche quando vado a funghi: servono ad evitare cappotti . Ciao
  3. Gian E sì, è stata una piacevole uscita. Personalmente ho molto apprezzato la ricerca dei funghi in pineta e sulle dune, il pranzo comune e la illustrazione /identificazione dei funghi trovati, all'interno del bosco, nel primo pomeriggio. Arrivederci a lunedì. Piero
  4. Daniele le tue foto dello sviluppo della Mycena sono incantevoli, uno spettacolo !!!!. In generale ho molto apprezzato tutte le foto di specie che non è facile reperire nel nostro forum e direi in altri forum nazionali o europei. Il tuo contributo offre la possibilità a numerosi micofili di APB (e del DLF di Verona) di accrescere le proprie conoscenze in ambito micologico ed apprezzare la grandissima varietà e la bellezza delle specie fungine che popolano i nostri territori. Sono convinto che le uscite didattiche, come quella che abbiamo organizzato a Rosolina, siano molto utili e stimolanti grazie allo scambio delle esperienze e conoscenze micologiche tra i partecipanti e alla possibiltà di creare tra i partecipanti un clima disimpatia e amicizia basato anche dalla comune passione. A presto e complimenti ancora. Piero
  5. Maria i funghi che hai trovato a San Giovanni Lupatoto in riva all' "Adese" sono certamente delle Morchelle semilibere (sinonimizzate anche con Mitrophora semilibera o Mitrophora hybrida). Anche dopo essiccazione ne viene consigliata una cottura prolungata di almeno 20 minuti a fuoco alto per l'eliminazione delle tossine contenute. Ciao. Piero
  6. E' per me una gran fortuna avere dei testimoni come te, Sergio. Ciao. Piero
  7. Concordo pienamente con le tue affermazioni. Il maestro dei Boleti è certamente lui, il Baffo, che non ha per nulla disdegnato i "Giorgy" ovvero i prugnoli, vista la lena con cui li ha raccolti. Vero Angelo? Ciao. Piero
  8. Grazie Alberto. ............finalmente hai fatto emergere la verità !!!!!!!!! La cosa più interessante dell'uscita per me è il ritrovamento di cerchi di prugnoli di 10-20 metri di diametro con 40-50 esemplari di dimensioni medie, immuni da larve. Un abbraccio. Piero
  9. Ciao Giammaria complimenti per i ritrovamenti che molti giustamente ti invidiano. Le verpe del Baldo sono sulla dirittura di arrivo ? A presto. Piero
  10. Ciao Mado volevo segnalarti che la quasi totalità delle guide italiane ed estere sui funghi considerano le verpe come funghi commestibili dopo adeguata cottura. Per il mio gusto (e a dire il vero anche per alcune pubblicazioni) sono degli ottimi funghi commestibili. E' solo questione di gusti........... Ciao. Piero
  11. Cari amici APB ci sarò anch'io, insieme a Katia, con arrivo sabato mattina e partenza domenica pomeriggio. Albergo Foresta già prenotato per tempo. A presto. Piero Nota: Segnalo che domenica 19 aprile un gruppo micologico di Arezzo ha programmato una gita a Vallombrosa per la raccolta dei marzuoli. http://www.arezzonotizie.it/index.php?opti...44&Itemid=2 " ci sono in programma anche due escursioni (la prima il 19 aprile, con destinazione Vallombrosa alla ricerca dei dormienti “Hygrophorus marzuolus”.................."
  12. Fabio come afferma giustamente Pino, è difficile poter identificare un fungo di ambienti tropicali, in assenza di informazioni preziose quali l'habitat, l'odore e il sapore e di un esame microscopico che ci potrebbe orientare verso un genere o verso un altro. Sfortunatamente poi non dispongo di libri specifici o di guide sulla flora micologica del Brasile e credo che non ne siano mai stati pubblicati: amici che sono andati in vacanza in Brasile non hanno mai trovato nelle librerie di Baja o di Rio libri sui "cogumelos", termine che in portoghese significa i funghi. Sulla base delle foto dell'amico Girolle sono propenso a pensare che si tratti di una Hygrophoracea (lamelle distanti, larghe, ventricose, spesse, smarginate) tuttavia la mia rimane solo una ipotesi. Ciao. Piero
  13. Ciao Claudio ben cotte le Verpe sono universalmente considerate degli ottimi funghi commestibili. Sono invece le Gyromitre che sono dotate di potenziale tossicità anche da cotte. Piero.
  14. Esemplare unico di Coprinus cresciuto saprofita su legno. Un caro saluto a tutti gli amici micofili di APB. Piero
  15. e per concludere un fungo molto frequente in questo periodo dell'anno : Coprinus micaceus (esemplari concresciuti)
  16. Un fungo lignicolo primaverile: Lentinus tigrinus foto 1
  17. Altri funghi trovati domenica: Psathyrella candolleana
  18. Volvariella speciosa: dettaglio volva. E' proprio un bel fungo, simile e confondibile con alcune amanita, tra cui alcune molto tossiche .
  19. Volvariella speciosa: lamelle, gambo, volva
  20. Volvariella speciosa, reperita seminterrata alla base di un argine del fiume Adige.
  21. La domenica è stata dedicata alla raccolta degli asparagi selvatici, del luppolo e della rucolanella campagna veronese. Nel corso della giornata mi è capitato di reperire alcuni funghi e tra questi una specie insolita, da me determinata come Volvariella speciosa, fungo che presenta una colorazione biancastra del cappello, del gambo, delle lamelle e che si caratterizz per la presenza di una volva alla base del gambo. A maturità il colore delle lamelle diventa rosa.
  22. Ho anche potuto apprezzare e riprendere un esemplare di Agrocybe aegerita cresciuto isolato su un ceppo tagliato di pioppo.
  23. Nello stesso habitat in cui erano cresciute le mitrophore Giammaria ci ha pilotato verso dei pioppi quasi secolari sulle cui radici crescevano pioppini.
  24. Dettaglio della mitria della Mitrophora semilibera
×
×
  • Crea Nuovo...

Informazioni importanti

By using this site, you agree to our Terms of Use (privacy).