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peter

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  1. Nel corso di 2 uscite effettuate nel week end ho avuto la possibilità di reperire alcuni funghi in precedenza mai raccolti e tra questi un ascomicete che in precedenza avevo visto solo in fotografia. Il fungo in questione è la Mitrophora semilibera, reperita in una località non lontana dal Lago di Garda, grazie al socio APB Supermac ( Giammaria) che nella mattinata di sabato ha accompagnato me e altri 2 suoi amici, Francesco e Matteo, a visitare alcune località della provincia veronese in cui negli anni scorsi sono state effettuate interessanti raccolte di morchellaceae. Ecco qui la mitrophora:
  2. Ciao Paolo mancano meno di 45 giorni ai primi aestivalis toscani. Il bosco....... è sempre lo stesso, sperando in un anno meno strano e più rispetto al 2008. Arrivederci presto a Pontremoli. Piero
  3. Hai proprio ragione Fabio. Qualcuno deve pur fare questo duro, faticoso , sporco lavoro ma lo possiamo fare sapendo che gli amici veri ci sapranno comprenderci ed apprezzarci.
  4. Ciao Lorenzo felice di risentirti. Augurissimi a te e moglie, in attesa del lieto evento. A presto. Piero
  5. Ciao Peppe in attesa dei prugnoli, che da noi hanno in genere un picco di crescita tra il 25 aprile e il 10 maggio, e di una possibile puntata a marzuoli, il nostro dottore (Didò) suggerisce di smaltire il grasso accumulato nel lungo inverno con lunghe camminate. E non c'è niente di meglio che salire e scendere sugli argini dell'Adige, affinando la vista e rinforzando tutti muscoli delle gambe, e raccogliere asparagi, rucola, selene, valerianella , etc..... Un caro saluto. Piero
  6. Ciao Gian speriamo che Giove pluvio possa farci la grazia nel fine settimana. Non vedo l'ora di poter di nuovo dare la caccia al marzuolo lombardo o, mal che vada, toscano. Un caro saluto. Piero
  7. Ebbene sì, caro Giammaria, bisogna sapersi accontentare in attesa delle morchelle e dei prugnoli. E tenersi in forma .......... A presto. Fatti vedere al gruppo. Piero
  8. Anche la ricerca e il reperimento dell'asparago è in grado di offrire soddisfazioni equiparabili a quelle che si hanno con i funghi. In attesa che i marzuoli facciano la loro comparsa possiamo sicuramente essere soddisfatti con un piatto di.......asparagi. Un caro saluto a tutti con un arrivederci a breve a Vallombrosa. Piero
  9. e da qualche esemplare filiforme allungato di colore decisamente più verde tipico
  10. ......................seguito da una doppietta
  11. ma la sorpresa della giornata è stato il reperimento dei primi asparagi del 2009. Non potevo non riprendere il primo asparago della stagione con la tipica colorazione rosata in zona apicale
  12. Domenica mattina, nonostante il vento teso e freddo , ho compiuto in compagnia della moglie, una della prime sgambate sugli argini dell'Adige in prossimità della città di Verona. Obiettivo: la raccolta dei " molesini" ovvero della Valerianella, erba che in questo periodo cresce abbondante sull'argine, in areee esposte a sud, e la ricerca dei primi asparagi . La raccolta per quanto riguarda i "molesini" è stata ottima e abbondante come potrete vedere dalla foto qui sotto riportata
  13. Ciao Roby :hug2: il primo fungo avresti dovuto riconoscerlo senza alcuna difficoltà: nelle ultime 3 lezioni del corso 2008 al gruppo micologico DLF l'hygrophorus arbustivus var quercetorum è stato presentato e illustrato da uno dei soci appassionato di igrofori da te ben conosciuto. Ciao. Piero
  14. E questo è un gruppo di T. virgatum reperiti in Val di Non, non lontano da Cles (Tn).
  15. A proposito del T. virgatum segnalato da Giacomo, riporto qui 2 foto riprese in 2 diverse occasioni questa estate in Trentino. La prima foto si riferisce aun unico esemplare non ancora completamente sviluppato in cui si nota il caratteristico cappello con umbone acuto. Reperito in Val Maggiore nel mese di settembre.
  16. Altri esemplari di Tricholoma pardinum reperiti in Val di Non (TN). Si tratta di una varietà del fungo dotata di una colorazione generalmente più chiara delle squame e del cappello. Si tratta del Tricholoma pardinum var. filamentosum. In questi esemplari si nota anche un particolare presente saltuariamente nel T. pardinum ovvero delle sfumature rosa nel gambo. Rimane sempre, anche nella varietà qui fotografata, un tricholoma grigio molto massiccio e raggiunge dimensioni nettamente superiori a quelle del T. virgatum e del T. portentosum. Da ricordare è anche il fatto che la sua carne ha un sapore dolce, diversamente da quella T. virgatum che è piccante e il suo odore di farina (il mignottone !!!!! ndr) Ciao a tutti. Piero
  17. E allora vale la pena anche far vedere il massiccio Tricholoma pardinum, citato da Fabio; è uno dei tricholomi con cappello di colore grigio dotati di tossicità gastrointestinale. Si differenzia dai 2 tricholomi esaminati in precedenza (T. portentosum e T. virgatum) per la taglia massiccia, per la presenza nella cuticola del cappello di squame bruno grigiastre su fondo grigio, per il margine del cappello a lungo involuto, per il gambo bianco molto tozzo con fibrille brune. Personalmente lo trovo di frequente in Trentino in boschi misti di latifoglia e aghifoglia, in estate o all'inizio dell'autunno in numerosi esemplari.
  18. Qui (nel dettaglio del gambo) si vede bene la colorazione giallastra. Un caro saluto. Piero
  19. In questa foto sono visibili le lamelle bianche smarginate. le lamellule e il gambo che presenta le tipiche zonature gialle.
  20. Ciao Giacomo aggiungo alle tue outstanding foto, alcuni scatti fatti nel mese di novembre in un castagneto dell'Alta Toscana sull'unico esemplare di Tricholoma portentosum che ho trovato quest'anno. Il cappello con la fitta peluria e alcune limitate zonature giallastre del T. portentosum.
  21. Grazie a te, Ennio per il notevole e disinteressato contributo che hai dato a questo forum per migliorare le conoscenze di tutti noi. Piero
  22. Bellissime foto, Peppe. Il fungo qui ripreso è la Clavulina rugosa e non la cristata. Ciao. Piero
  23. Ciao Giuliano è stato realmente un incontro inconsueto ed emozionante: il pettirosso per alcuni minuti ha saltellato da un ramo all'altro tenendosi a una distanza di 2-3 metri e osservando i miei movimenti per nulla spaventato. Un caro saluto. Piero
  24. Ciao Peppe anch'io raccolgo il Ganoderma, non per farne un business (polvere ad azione medicinale), ma per regalarlo ad una parente che ne fa collezione dopo averlo trattatto con una sostanza lucidante. A risentirci. Piero
  25. Ciao Alberto come hai notato vi sono soltanto pochissimi esemplari validi e organoletticamente accettabili, sopravvissuti grazie ad un DNA particolare con geni produttori di antigelo e di idrorepellenti. In ogni caso se ci dovesse essere una ulteriore buttata (personalmente ne dubito) non ti farò certo mancare il fungo da te tanto apprezzato. Un caro saluto. Piero
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