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peter

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  1. Ciao Giovanni quelli che tu chiami fungacci in realtà si trovano se si entra nel bosco o si cammina nei prati non solo con l'intento di raccogliere i commestibili pregiati (porcini, geotrope, etc.) ma anche con la voglia di trovare, fotografare e voler riconoscere le diverse forme di funghi ivi compresi i tossici. Un caro saluto. Piero
  2. Ciao Aquila mi piacerebbe poter fare foto migliori; nel forum abbiamo dei maestri in fotografia naturalistica che fanno degli scatti fantastici. Noi siamo dei fotografi artigianali che tendono a privilegiare la quantità e la diversità delle specie che popolano il bosco. Ma abbiamo dei sogni nel cassetto...... che speriamo di realizzare.
  3. Sergio condivido la tua opinione in merito alle caratteristiche organolettiche della Calocybe gambosa e della Clitocybe geotropa: un sapore e un odore molto forti, per il mio palato eccessivi. Però, quando trovi cerchi di 40 o 50 esemplari ti vengono certi coccoloni...... Ovviamente sono attratto anche dagli altri funghi che si trovano in questo periodo nei nostri boschi: ad esempio le Clavulinopsis sono funghi straordinariamente belli ed eleganti così come le Hygrocybe e gli igrofori.
  4. Anche a mia moglie il forte odore (o profumo?) delle geotrope fa venire il mal di testa ma ciò non mi condiziona nel "dare la caccia" a questi bellissimi funghi. La mia promessa è sempre valida e la estendo anche a tutti gli amici di APB interessati a reperire questo fungo tardo autunnale. Un carosaluto. Piero
  5. Ignazio quest'anno le geotrope hanno fatto 2 fioriture sullòe nostre colline: la prima nel mese di settembre e la seconda a metà novembre, entrambe con produzioni abbondanti.
  6. Chiudo questo resoconto della nostra uscita didattico-micologica in Lessinia segnalando il reperimento di un fungo che tende a svilupparsi in zone molto umide in tardo autunno. Anche qui possiamo parlare di una forma fungina molto particolare (a lampione): un gambo sottile e relativamente lungo, che sostienee una sfera (peridio) all'interno della quale si sviluppano le spore che a maturità escono da un forellino (orifizio) sulla superficie superiore della sfera. Il fungo è il Tulostoma brumale. E dulcis in fundo sulla via del ritorno all'auto, per la prima volta da quando frequento i boschi veronesi, ho visto un cinghiale allontanarsi in grande velocità spaventato dalla nostra presenza. E poco dopo un capriolo ha improvvisamente attraversato la strada asfaltata mentre stavamo scendendo verso la città. Posso proprio dire oggi che quella di ieri è stata una magnifica uscita. A presto. Piero
  7. Rodolfo trova poi un fungo piccolo dalla forma molto particolare, dalla superficie molto viscida, dall' orlo molto involuto e di colore giallo verdastro o giallo olivaceo. Si tratta della Leotia lubrica.
  8. Merita una ulteriore foto la Hygrocybe reae.
  9. e poi ho il piacere di farvi vedere il più bel fungo della mia uscita. Si tratta ancora una volta di una Hygrophoracea appartenente al genere Hygrocybe. Penso che molti di vioi apprezzeranno il colore e la forma di questa Hygrocybe: Hygrocybe reae. E' un fungo raro, reperibile in tardo autunno. Stranamente questo fungo all'assaggio è molto amato, diversamente dalla quasi totalità delle Hygrophoraceae che hanno in genere un carne insipida o dolciastra.
  10. Un altro igroforo molto frequente nei boschi di quercia e di carpino della Lessinia in questo periodo: Hygrophorus arbustivus
  11. Altri esemplari di Camarophyllus niveus .....
  12. Nel bosco abbiamo trovato anche un gran numero di funghi appartenenti alla famiglia delle Hygrophoraceae; tra questi un Camarophyllus bianco tardivo ovvero il Camarophyllus niveus o virgineus, che presenta una base del gambo curiosamente sfumata di rosa e che ne permette una facile determinazione.
  13. Ed ecco qui la Calvulina rugosa infettata dalla muffa.
  14. Nel bosco abbiamo anche trovato la Clavulina rugosa. Alcuni esemplari di Clavulina rugosa avevano la base nera dovuta all'attacco del micelio del fungo (di colore grigiastro) da parte di una muffa del genere Hyphomyces.
  15. Non distante dalla Clavulinopsis fusiformis abbiamo trovato la "sorella" , la Clavulinopsis corniculata, che si caratterizza per la presenza di apici dicotomici.
  16. Ma nel bosco la nostra attenzione era attratta anche da altri funghi. Alcuni di questi di non frequente reperimento in Lessinia. Il primo di questi è un fungo dalla forma molto particolare (a forma di fuso) , di un colore giallo tuorlo. Il suo nome : Clavulinopsis fusiformis (mio primo reperimento in assoluto)
  17. Sesto ed ultimo gruppo di geotrope. Sono veramente funghi molto belli !!!!!!
  18. E poi una quinta serie. Rodolfo stravede.
  19. Continua la seie di ritrovamenti. Quarta serie. Notiamo che i funghi sono molto freschi, molto imbevuti di acqua e non intaccati da larve
  20. Un terzo gruppo. Rodolfo si è entusiasmato.
  21. Si prosegue con il reperimento di un secondo gruppo di Clitocybe geotropa
  22. Tra noi vi sono molti che giudicano le geotrope funghi straordinari sul piano gastronomico. Anch'io le apprezzo molto ma soltanto per la loro forma, il loro colore, la loro "maestosità" e i cerchi o file che formano nel bosco o nei prati. Io non le consumo in quanto non gradite al mio palato ma amo molto andarle a scovare e raccogliere nelle nostre prealpi per poi farne omaggio agli amici e a chi mi ha portato la prima volta a funghi, una ventina di anni fa, e che non ha più la possibilità di andare a funghi per gli acciacchi legati all'età. Ieri è ricomparso il sole nella nostra provincia e pertanto, insieme a Rodolfo, un amico di lunga data, che non aveva mai visto le geox, siamo andati a verificare se nei boschi di roverella e di carpino della Lessinia ci fosse una crescita di tali funghi. L'uscita è stata per noi molto fruttuosa non solo per il ritrovamento delle geox ma anche di altri funghi tra cui specie molto interessanti che vi mostreremo. Iniziamo subito con il primo ritrovamento di geotrope ovvero le prima volta per Rodolfo
  23. peter

    Old Style

    Ben tornato, Beppe. Ti aspettavamo da tempo. Piero
  24. Escludo la possibiltà che si tratti di una H. quieta. Nella prima foto si intravvede la presenza di squamette rilevate sul cappello. H. miniata var. miniata?
  25. [Peter, Boletus comptus è ben caratterizzato qui puoi trovare uno studio completo fatto da Donatella http://www.actafungorum.org/actaforum/view...mp;p=4035#p4035 Ti ringrazio per l'indicazione dello studio fatto da Donatella. In effetti il fungo di Ignazio non sembra essere quello descritto e illustrato magnificamente da Donatella. Non si tratta quindi di un Boletus comptus, come pensavo, ma di un fungo che ha delle caratteristiche morfologiche che si avvicinano molto al Boletus erythropus ma con un cappello dal colore non proprio da B. erythropus . Ciao e grazie. Piero
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