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peter

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  1. o quest'altro che un daino ha in parte consumato
  2. L'avreste fatto anche voi ? Abbimo reperito anche altri estatini niente male come quello qui ripreso...
  3. e poi, preso dalla tenerezza, l'ho cullato come un bambino
  4. Mi ha colpito anche il fatto che, nonostante le dimensioni, la carne del gambo e del cappello erano di una notevole consistenza. L'ho baciato, come è previsto dai sacri canoni.
  5. Si tratta appunto di un estatino dalle forma un pò particolare con un gambo a clava e con il tipico reticolo. Nel bosco la sua mole era notevole ed impressionante.
  6. Ieri dopo le favorevoli notizie fornite da Angelo e Fabio ho deciso di effettuare una nuova spedizione nella Valle dell'Estatino, premiata da un incontro del tutto eccezionale ovvero con un estatino mostruoso dal peso di 575 g. Ve lo presento subito.
  7. In conclusione si è trattato di una giornata stupenda con un bosco generoso sia in termini qualitativi che quantitativi. La compagnia poi era eccellente (Angelo, Alberto, Silvio e Gaddo; mancava solo Fabio ma sono sicuro che si rifarà alla grande a breve. Tra le tecniche suggerite per il successo di una uscita fruttuosa oltre al portafortuna (Gaddo) vi è il mimetismo d'ambiente che Alberto e Baffo hanno cercato di realizzare prima della ripartenza postprandiale. Alla prossima. Ciao a tutti. Piero
  8. e un porcinone di tutto rispetto
  9. E poi alcuni particoalri ritrovamenti: un coppietta avvinghiata appassionatamente.
  10. Un cortinario non identificato.
  11. Un fungo parassita o saprofita delle conifere appartenente alla Polyporaceae: il Phaeolus schweinitzii, dalla carne molle spugnosa, imbevuto di acqua
  12. E poi con i loro stupendi colori Russula aurea
  13. Porphyrellus porphyrosporus (foto 3). Vista laterale del fungo
  14. Porphyrellus porphyrosporus (foto 2): dettaglio pori
  15. E poi il bolero "calimero", Porphyrellus porphyrosporus, dal caratteristico cappello di colore grigio bruno olivaceo, pori grigi, carne biancastra al taglio vira verso il nerastro.
  16. Boletus appendiculatus: il mio primo del 2008
  17. Volevo segnalare che nel corso della nostra uscita non abbiamo reperito solo estatini , luridi o finferli. Una specie di interessante reperimento e infrequente nell'area è stata il Boletus appendiculatus, dal cappello color bruno, gambo di colore giallo, pori gialli carne che al taglio vira leggermente all'azzurro.
  18. Ciao Gaddo Sei diventato il nostro irrinunciabile portafortuna. Ho osservato che ti sei divertito non solo a trovare gli estatini ma ho visto il tuo interessamento anche ai luridi, Russule auree e persino al Boletus calopus. Alla prossima. Piero
  19. Ciao Angela e Guido Se avete conservato i funghi fotografati portateli domani sera alla riunione del gruppo micolologico del DLF. E' possibile in quella sede avere l'identificazione delle specie portate dai partecipanti. In ogni caso belle le foto e i soggetti.
  20. Grazie Daniele, Magister Amanitarum. Ciao. Piero
  21. Ciao Raffaela è veramente emozionante reperire boleti "belli ed impossibili" che non hanno distribuzione così ampia come l'edulis e l'aereus. Nelle guide di micologia sono riportate delle specie di boleti che non ho sinora mai trovato nelle mie uscite micologiche. Spero sempre, quando entro in boschi mai in precedenza visitati, di poterle reperire e fotografare. Un caro saluto. Piero
  22. Ciao Non so se il Boletus luridus abbia come nome dialettale di verro. Ma se il verro ha pori di colore arancio, la carne che al taglio diventa immediatamente blu, il gambo ha un evidente reticolo rosso a maglie larghe e la cuticola di colore camoscio è molto probabile che sia il Boletus luridus. Ciao. Piero
  23. Boschi molto belli e facili da "visitare". Peccato che negli ultimi 2 anni non abbiano fruttificato adeguatamente: tante mele Melinda (golden delicious) ma pochi boleti. Speriamo che il 2008 sia più produttivo. Ciao. Piero
  24. Ciao Gian Credo che la maggior parte di noi APB apprezzi anche le magnifiche Amanitae potenzialmente mortali o i funghi non commestibili. Ad esclusione di uno di mia conoscenza che li definisce come "robaccia" o "fungacci". A sua scusante è il fatto che ha una malattia particolare ovvero la porcino-dipendenza, una malattia piuttosto grave di difficile guarigione. Piero
  25. Hai ragione Fabio. Il rhodoxanthus presenta un cappello di colore bianco con i margini pileici leggermente rosati e una carne che vira al blu al taglio nel cappello e solo nella parte alta nel gambo. Ciao. Piero
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