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peter

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  1. Carissimo Fabio non potendo contare sulla tua, o di altri amici comuni, presenza, sono stato costretto a fare questa uscita fruttuosa in solitario. In realtà uno degli obiettivi della camminata era quello di tonicizzare muscoli addominali e degli arti inferiori ipotonici per la quasi dalla immobilità natalizia e avvicinarmi alla forma necessaria per poter seguirvi nelle cronoarrampicate della truppa alpina alla ricerca del pregiato. Personalmente credo che il bosco ha riposato anche troppo quest'anno: da settembre in Lessinia, causa la poca quantità di acqua caduta e le temperature basse, di funghi se ne sono visti pochi. Il micelio ipogeo di molte specie nel 2007 ha probabilmente riposato e così ha avuto la possibilità di ricuperare le energie e la vitalità che potrà esplodere nel 2008, se le condizioni metereologiche non saranno sfavorevoli. Questa è solo una mia ipotesi di lavoro ma nello stesso tempo un augurio per tutti noi appassionati che il 2008 sia diverso e migliore del 2007. Quanto mi/ci sono mancati i boleti toscani, dal Boletus dupainii al Boletus leonis al Boletus aereus del 2006 !!!!!! O NO ??? UN abbraccio Piero
  2. E' l'ora del rientro. I risultati sono andati molto al di là delle aspettative. Torno a casa con tanta serenità , con il piacere di aver trascorso alcune ore in contatto con la natura e con un cestino niente male. Per quanto mi riguarda il 2008 micologico è iniziato molto bene. Non mi resta che augurare a voi , amici del Forum, e anche a me stesso, un anno ricco di soddisfazioni. Ciao a tutti. Piero
  3. Lepista sordida: dettaglio delle lamelle.
  4. Chiude il gruppo delle specie (poche) trovate oggi una Lepista (Rhodopaxillus) sordida (us). Cappello
  5. Una terza specie fungina molto strana, reperita nel "bosco della tedesca" , è stato il Ganoderma lucidum, che nella medicina tradizionale cinese è considerato il fungo panacea ovvero il rimedio per tutti i mali.
  6. Si sta facendo scuro ed è l'ora di tornare alla macchina e durante il ritorno un altro gruppo di geotrope chiede solo di essere fotografato e raccolto............
  7. La passeggita continua e altri gruppi di geotrope fanno bella mostra di sè o cercano di mimetizzarsi nel terreno....
  8. Gambi e lamelle dell'Hygrophorus arbustivus var. quercetorum
  9. Oltre alla Clitocybe geotropa ho reperito numerosi esemplari di Hygrophorus arbustivus var. quercetorum
  10. Ecco qui un dettaglio delle lamelle e del bordo del cappello di un esemplare molto fresco di una delle geotrope trovate oggi.
  11. Ancora due esemplari poco distante......
  12. Un ulteriore gruppo di geotrope si fa vedere più avanti.
  13. Non molto distante ecco comparire una tripletta ......
  14. La passeggiata nel silenzio completo continua..... e cosa mi accade di vedere: UN FILOTTO DI GEOTROPE
  15. prosegue la camminata nel bosco ed ecco che sul terreno scorgo un fiore dal colore giallo brillante che contrasta con il verde delle foglie: una primula. Segno che la primavera è dietro l'angolo.
  16. Pochi passi più avanti trovo un altro esemplare di geotropa, anch'esso in ottime condizioni; direi proprio che si tratta di un fungo fresco..........
  17. Sempre la stesso fungo ripreso dall'alto.....
  18. Decido di fare una breve uscita pomeridiana e con questo proposito al mattino contatto l'amico Baffo (Angelo) per concordare l'orario di partenza ma Angelo ha già un impegno e così parto dopopranzo in solitaria per la vicina Lessinia che raggiungo in meno di 20 minuti. Non fa freddo, il terreno è molto bagnato e mi dirigo subito in una area in cui di norma in tardo autunno troviamo molte specie di funghi tra cui anche l'Amanita phalloides e la Clitocybe geotropa (in consistenti gruppi). Convenzionalmente l'area viene definita " il bosco dalla tedesca" perchè in una casa con splendida vista sulla pianura padana e per parte della città di Verona abita da molti anni una signora tedesca sposata con un veronese. Speravo di trovare e fotografare almeno un esemplare di fungo e entro nel bosco oggi popolato solo da alcuni passeri e merli. Con mia somma sorpresa dopo pochi minuti intravvedo nel terreno una sagoma familiare: una Cltocybe geotropa di piccole dimensioni ovvero in fase di crescita. Ritenevo fino ad oggi impossibile trovare sui monti Lessini una Clitocybe geotropa a gennaio inoltrato. Ma certamente l'esemplare trovato era un Cltocybe geotropa fresca
  19. Ciao Ignazio ho apprezzato particolarmente la foto del leccino sardo o corsico che personalmente non ho sinora mai reperito. Non ho la fortuna di vivere in una splendida isola che, oltre a disporre delle più belle spiagge e coste del Mediterraneo, ha anche la capacità di produrre un così alto numero di specie fungine in GENNAIO !!!!! Un saluto da VR. Piero
  20. Giorgio le tue stupende fotografie della valle da noi tutti amata e frequentata ci fanno apprezzare aspetti paesaggistici e atmosfere magiche che spesso, in estate, presi da insana passione, non siamo in grado di cogliere. Un caro saluto. Piero
  21. Caro Max buon 2008. Prima delle uscite autunnali in maremma il gruppo Alpino ti invita ad una uscita estiva nelle valli trentine che come Enrico e Sergio sanno, non ci hanno mai tradito. Un abbraccio Piero
  22. Nico ribadisco che oggi è molto difficile trovare sponsor interessati a ricerche farmacologiche, tossicologiche o cliniche che non abbiano un adeguato ritorno economico. Questo spiega il motivo per cui non sono seguite, dopo i due studi precedentemente citati, altre ricerche sulla presenza di emolisine nei macrofunghi. Questa sera ho partecipato ad una riunione del direttivo del mio gruppo micologico ed ho avuto la possibilità di parlare con il nostro maestro micologo che da 50 (cinquanta) anni si occupa di sistematica e di tossicità di funghi. Ho chiesto all'esperto se avesse informazioni o casistica di intossicazioni da Macrolepiota procera correttamente identificata. L'esperto mi ha confermato che nella provincia di Verona sono stati a lui segnalati negli ultimi 5 anni almeno 3 episodi di intossicazioni da Macrolepiota procera che ha visto coinvolte una decina di persone. Un gruppo di intossicati era costituito da 3 religiosi che avevano consumato la Macrolepiota procera cucinata su piastra per un periodo di tempo eccessivamente breve (una scottatina!). Questa informazione, unitamente a segnalazioni provenienti da altri gruppi, ci portano a ritenere che la Macrolepiota procera può essere consumata, solo dopo adeguata cottura. Piero
  23. Caro Nico in micologia c'è ancora molta strada da fare in termine di isolamento e identificazione chimica delle diverse sostanze contenute in funghi crudi o cotti. La letteratura scientifica sulla composizione chimica dei funghi è molto carente e credo che anche in futuro le pubblicazioni saranno molto limitate in questo settore in quanto non vi è un grande interesse commerciale su questo tema. Solo alcune aziende farmaceutiche hanno tentato nel passato di isolare sostanze del metabolismo secondario dei microfunghi dotate di un qualche effetto farmacologico con ottimi risultati. Per quanto riguarda i macromiceti sappiamo che negli anni '50 e '60 si sono studiati gli effetti biologici di tossine importanti molto note come le amatossine, le fallotossine,la orellanina ed altre. Per quanto riguarda la presenza delle emolisine nella Macrolepiota procera l'unico studio da me citato è sì quello di Seeger del lontano 1972 ma ricordo che nelle conclusioni dello studio si afferma che M. procera non dovrebbe essere consumata cruda. E al corso di micologia del mio gruppo micologico, quando parlerò di Macrolepiota procera, sicuramente dirò che "è un ottimo fungo, ma che non va consumato da crudo per la presenza accertata di emolisine ". Un caro saluto. Piero
  24. Ciao Arturo ho effettuato una ricerca bibliografica sulle tossine contenute nei funghi e da uno studio pubblicato su Arch Toxikol 1972, 29,3, 189-217 da SEEGER e WIEDMANN (1972) emerge che numerosi funghi contengono emolisine e tra questi anche la Macrolepiota procera. Ritengo quindi che questo fungo insieme alla maggioranza dei funghi, definiti nelle guide micologiche commestibili, vada consumato cotto e in quantità limitata. L'elenco dei funghi contenenti emolisine lo potrai trovare nel sito http://tintling.at/fach/z_attacke.htm. Un caro saluto a tutti gli amici di APB. Piero
  25. Sorry Rhodopaxillus. Complimenti Roberto per le belle immagini e per avermi fatto conoscere dei panorami toscani mai visitati. Un caro saluto. Piero
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