peter

Foto 3: imenio con pori che al tocco virano lentamente al bruno. Il fungo ovviamente non è comune in Italia ed è stato reperito, secondo il Galli, oltre che in Emilia, in Calabria e nel Veneto. Ciao a tutti. Piero

Foto 2: Cappello (dettaglio). Si notano le squame appressate, di colore bruno rossastro.

Quello che vedremo è stato reperito in un bosco della Val di Taro in un piccolo fazzoletto di terreno in cui erano presenti delle aghifoglie non ben identificate. Tutto intorno vi erano castagni e faggi. Sotto le aghifoglie vi erano numerosi Suillus luteus e 2 cerchi del fungo che inizialmente ho scambiato per il banale e frequentissimo (nei lariceti delle Alpi) Boletinus cavipes. Preso in mano un esemplare mi sono reso conto che questo presentava alcune significative differenze rispetto al B. cavipes: a) il gambo non è cavo la crescita non è sotto il larice c) la cuticola è ricoperta da squame di colore bruno-rossastro d) i pori al tocco virano al bruno. Con questi elementi e con l'aiuto di alcune guide sono arrivato a concludere che il fungo trovato era il Boletinus lakei. E' un fungo originario dal nordamerica che si è diffuso in Italia con l'importazione di una aghifoglia (douglasia) nordamericana, la Pseudottsuga menziesii. Foto 1: cappello e imenio

Foto 3: Leccinum quercinum (sezione) La carne lentamente vira al rosa. Salutoni a tutti. Peiro

Foto 2: dettaglio del gambo

Colpisce in Maremma la varietà di specie fungine incontrate nel bosco. Devo ringraziare Gibbo e tutti gli amici toscani dell'APB per avermi dato l'opportunità di visitare dei boschi straordinari popolati da funghi molto interessanti per la loro bellezza o per la loro rarità. I boschi della Maremma in questo periodo hanno prodotto non soltanto i tanto ricercati neri ma anche un gran numero di specie di funghi tra cui un gran numero di specie di Boletaceae. Tra queste segnalo un leccino da me reperito in un bosco di querce: è il Leccinum quecinum, molto simile all'aurantiacum , ma che presenta delle squame rosso-bruno-nero e con carne bianca che al taglio leggermente vira verso il rosa E' considerato dagli esperti un fungo raro. Foto 1: Leccinum quercinum (carpoforo)

Vediamo ora il dettaglio dell'anello : foto 2 Margine dentellato con sfumature gialle.

Salute a tutti. Nel corso di 2 recenti uscite in Maremma ho reperito alcuni interessanti funghi mai in precedenza identificati o incontrati. Vediamo il primo: Amanita franchetii, una amanita dotata di una grande variabilità cromatica e di non facile identificazione. Mi ha colpito la colorazione giallastra del cappello, le verruche giallastre, e l'anello con margine dentellato di colore giallo che vedremo nella seconda foto. Foto 1: il carpoforo della A. franchetii f. franchetii

Ciao Lorenz qualche giorno fa ho anch'io reperito un fungo simile in Toscana (Maremma) in un bosco di querce a circa 300 m slm. Sulla base degli elementi che hai fornito e sulle caratteristiche morfologiche visibili dalle tue foto io sarei orientato a identificarlo come Boletus tororus. La taglia notevole,il cappello giallo con chiazze rossiccie, l'istantaneo viraggio verso il blu scuro al semplice tocco di tutto il fungo cappello, gambo, pori e carne, il gambo di colore giallo con reticolo fine rosso e con una base di colore rosso e i pori a maturità giallo ocracei , ocra ruggine, rosso brunastri, rosso aranciati, mi fanno ritenere che il fungo sia il B. torosus. Hai per caso notato se il fungo abbia un peso specifico più alto rispetto alla media dei boleti? Hai per caso osservato se al semplice tocco il fungo ha un rapidissimo viraggio verso il blu. Alla base del gambo si osserva un'area di viraggio al blu-verde. Ciao a tutti. Salutoni da Verona. Piero

Ho reperito in bosco di roverella in Maremma un fungo dalla cuticola vellutata di colore rosso mattone; imenio di colore arancio che vira al tocco verso il blu; gambo di colore all'apice giallo e rosso alla base. La carne anch'essa al taglio vira all'azzurro-blu. Si tratta dello splendido Boletus queletii, consederato abbastanza comune ma che personalmente nel passato ho trovato soltanto una sola volta. Ciao a tutti. Piero

Ringrazio fin d'ora chi vorrà intervenire. Ciao Piero

Seconda foto: cappello e gambo

Nel corso di una recente uscita in Maremma ho osservato e fotografato una amanita dalla taglia robusta e dal colore particolare. L'analisi morfologica ha evidenziato: Cappello: convesso, cuticola di colore grigio-bruno-marron con residui del velo generale in forma di placche di colore grigiastro; margine zigrinato Lamelle: biancastre, con lamellule intercalate Gambo: h 15 cm, biancastro, screziato con fiocchi di colore grigio Volva: di colore grigio, alla base del gambo Habitat: bosco di latifoglia Sulla base degli elementi soprariportati e dopo aver consultato alcuni testi a disposizione sarei propenso ad attribuire al fungo il nome di Amanita ceciliae(sin. Amanita inaurata). Vi è qualcuno in grado di confermare la mia determinazione? Salutoni. Piero Foto1: vista dal basso

Seconda foto. Tra il ritrovamento di un B. aereus e di un B. dupainii io personalmente preferisco il secondo. E' troppo bello.............il B. dupainii !!!!!!!!!!!!!!!!1 All'aereus tuttavia non ci sputo sopra anzi.. lo raccolto e lo bacio; il dupainii lo ammiro estasiato. Il mio maestro Angelo dice che sono pazzo ad ammirare questi fungacci ma è pronto dietro alle spalle a riprenderli con la sua super digitale. Ancora un salutone. Piero

Ciao a tutti. Il colore dei pori del B.dupaini è ben visibile nelle due foto che allego. E' indubbio che questo boleto sia da considerarsi uno dei più belli fungi macro esistenti al mondo. Un caro saluto. Piero

Seconda foto Ramaria formosa: un fungo corallo :biggrin:

La Lunigiana mi ha ancora una volta ricompensato dell'alzataccia e oltre ad alcuni limitati rossi mi ha regalato una splendida ramaria che somiglia per forma e colore ai coralli: ecco qui la Ramaria formosa dalla bellezza incomparabile e con i suoi tipici 3 colori : bianco, rosa e giallo. E' stato reperito in un bosco di castagno della Lunigiana per il secondo anno consecutivo. Saluti a tutti. Piero

Grazie Alfy. Saluti da Vr. Piero

Ciao Paola, Ennio ed Arturo anche per me il terzo fungo è il Cortinarius hercynicus, reperito di frequente nei boschi di aghifoglia. Primo fungo: Calocera viscosa Secondo: Laccaria amethystina Un salutone. Piero

Ciao Ennio a me sembra che il fungo di Paola sia il Ganoderma applanatum (sin. lipsiense) più che il lucidum. E' la colorazione biancastra al margine che mi porta a dare questo suggerimento. Salutoni. Piero

Foto 2. Saluti a tutti. Piero

foto 1

Primo mio incontro con un fungo dai colori brillantidel cappello e del gambo. Inizialmente (sbagliando) lo avevo catalogato come un Hypholoma, poi il colore giallastro delle lamelle il colore giallo ocra del gambo, il colore stesso del cappello rosso aranciato uniforme, mi ha convinto a cambiare genere. Consultando le guide a mia disposizione ho visto che l'esemplare, raccolto ieri in un bosco della Lunigiana, dovrebbe far parte delle Pholiote e in particolare dovrebbe trattarsi della Pholiota astragalina. Vi è qualche esperto che potrebbe confermarmelo? Foto 1

Ciao Roby. Complimentissimi. Porta con te il fungo, lunedì sera, se conservato in frigo. Considerando che l'hai trovato sotto aghifoglia, penso che possa essere il Tricholoma album (carne amara, odore non buono, terroso). Gli altri tricholomi di colore bianco crescono per lo più sotto latifoglia. A lunedì. Ciao e complimenti ancora. Piero

Ciao Enzo anche ieri in un bosco della Lunigiana ho visto numerosissimi esemplari di Amanita pantherina con cuticola di colore grigio-argentato. Spesso si vedevano ia breve distanza da questi altroi esemplari tipici con colorazione marrone tipica. Salutoni. Piero