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Brisa

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  1. Amanita porphyria Fries, Consp. Fung.: 142 (1805) = Agaricus recutitus Fr., Epicrisis systematis mycologici (Uppsala): 6 (1838) Amanita recutita (Fr.) Gillet, Hyménomycètes (Alençon): 42 (1874) Amanitina porphyria (Alb. & Schwein.) E.-J. Gilbert, Iconographia Mycologica 27(Suppl. 1): 78 (1941)
  2. Amanita porphyria Fries, Consp. Fung.: 142 (1805) = Agaricus recutitus Fr., Epicrisis systematis mycologici (Uppsala): 6 (1838) Amanita recutita (Fr.) Gillet, Hyménomycètes (Alençon): 42 (1874) Amanitina porphyria (Alb. & Schwein.) E.-J. Gilbert, Iconographia Mycologica 27(Suppl. 1): 78 (1941)
  3. Amanita porphyria Fries, Consp. Fung.: 142 (1805) = Agaricus recutitus Fr., Epicrisis systematis mycologici (Uppsala): 6 (1838) Amanita recutita (Fr.) Gillet, Hyménomycètes (Alençon): 42 (1874) Amanitina porphyria (Alb. & Schwein.) E.-J. Gilbert, Iconographia Mycologica 27(Suppl. 1): 78 (1941)
  4. Brisa

    Coprinus di oggi....

    Bella domanda lorenz. La degradazione organica,ovvero il processo che trasforma i residui organici in inorganici sotto forma di sali minerali,acqua e anidride carbonica è affascinante. Sappiamo che il fungo(saprofita)si nutre di sostanze organiche vegetali ed animali morte attraverso il micelio,che così facendo viene "intaccata"la consistenza di tali sostanze e così viene agevolato il lavoro di batteri ed altri microorganismi che completeranno la trasformazione. Chissà con quali condizioni ambientali viene agevolato il lavoro di batteri e microorganismi....? Ameranno anche loro come i miceli l'umidità o svolgeranno lavoro frenetico con siccità..........? E l'inverno dormono.....o continuano a "disintegrare"materiale organico.................................? ciao brisa
  5. In effetti....3 giorni d'acqua e poi...3 giorni di vento....purtroppo si è tutto asciugato.Ma ora cambia musica vedrai... ciao brisa
  6. 6.Amanita sp. non è una A.rubescens,ha il velo giallo ma anche un grosso bulbo...non ci vedo una Amanita citrina.....ipotizzo con molte perplessità Amanita franchetii. ciao brisa
  7. 5.Clitocybe sp....rinsecchita
  8. 4.Fuligo septica(gialla)e relativo plasmodio(bianco)
  9. 3.Amanita rubescens..la prima
  10. 2.Morchella conica solitaria
  11. Habitat:bosco misto castagno,faggio e abete rosso.100 metri sl.m. 1.Sarcosphaera crassa in grandi colonie,in questa brutta immagine sono riuscito a "catturarne"16.
  12. Dunque....non posso negare che la domanda di patrizio mi ha fatto riflettere e la mia conclusione è questa: dato per scontato che umidità e temperatura sono di notevole importanza per la vegetazione dei funghi(salvo rari casi come per A. caesarea che predilige invece periodi siccitosi),proviamo ad immaginare un prolungato periodo di siccità e di conseguenza pochissima vegetazione fungina(a parte probabilmente e solo in luoghi rimasti umidi).Ora pensando alle piante,che pur soffrendo per la stessa siccità,vuoi per la profondità raggiunta dalle radici,vuoi per falde sotterranee....continueranno a vivere lo stesso,ecco che funghi che si nutrono di legno(parassiti/saprofiti)compariranno lo stesso mentre i miceli dei simbionti "dormono".Pensando poi che il legno(lignina)gradito da Armillaria mellea è quello di diverse essenze dislocate in ogni dove ed ad altezze diverse....lo ritengo anch'io,vista la sua ubiquità,sicuramente ai primi posti. Penso che tutti gli iscritti al forum l'abbiano vista almeno una volta....altrimenti si facciano avanti.... :wink: ,mentre scrivo penso al Cantharellus cibarius....altro fungo che ritengo molto comune. ciao brisa
  13. La colorazione dell'anello è un buon indicatore...ma non conoscendo Armillaria cepistipes passo. ciao brisa
  14. Concordo con chi mi ha preceduto e gioisco nel vedere più immagini dello stesso fungo. ciao brisa
  15. Brisa

    Ritrovamenti di oggi.

    Dimenticavo.....il margine a tratti bianco del Boletus ed il gambo non completamente color crema ha forse ingannato arturo(vegetava dentro ad un buco all'oscuro),è Boletus aestivalis bravo illecippo. ciao brisa
  16. Brisa

    Ritrovamenti di oggi.

    n°5: funghetto che mi ha messo in difficoltà. Allora il ritrovamento è avvenuto nel centro del sentiero tra l'erba,così a freddo dall'alto ho pensato subito ad un Agaricus,un'occhiatina al gambo e lamelle mi ha subito tolto il dubbio.Il notevole peso specifico mentre lo raccoglievo,le screpolature sul cappello e la consistenza della carne alla sezione per un attimo mi hanno fatto pensare ad una Russula virescens senza pigmenti verdi (non nego che quel peso specifico mi ha invogliato ad una prova reazione al solfato ferroso....naturalmente andata buca). L'odore leggermente farinoso ed il sapore dolciastro.......mi portano al vecchio Tricholoma cnista ovvero Melanoleuca strictipes......altrimenti non so ove sbatter la testa ciao brisa
  17. Ciao ennio, difficile districarsi tra le varie varietà(se veramente esistono): Lepista sordida (Fr.) Singer Lepista sordida var. aianthina Lepista sordida var. calathus Lepista sordida var. gracilis Lepista sordida var. ianthina Lepista sordida var. lilacea Lepista sordida var. obscurata Lepista sordida var. sordida Lepista sordida var. umbonata Per quanto riguarda la prima immagine,il portamento robusto sin dai primordi, mi fa propendere per Lepista nuda,nella terza immagine si nota un gambo di minor dimensioni e nel complesso i carpofori sembrano più gracili a favore di Lepista sordida.Tieni a mente che non ho mai approfondito i caratteri distintivi tra le due specie(se non per quanto concerne il portamento) e la mia è solo un ipotesi(comunque mi hai fornito uno spunto per approfondire il discorso appena vegeteranno). ciao brisa
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