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Amanita pantherina (De Candolle : Fries) Krombholz
Doni ha risposto a Lupo del salento nella discussione Schede dei Funghi Basidiomycota: Agaricales, Pluteaceae, Amanita
Amanita Pantherina (De Candolle : Fries) Krombholz, Naturgetr. Abbild. Schwämme (Prague): 29 (1846) = Agaricus pantherinus DC., Fl. Fr. 6: 52 (1815) Foto di Ladyboletus -
Amanita pantherina (De Candolle : Fries) Krombholz
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Amanita Pantherina (De Candolle : Fries) Krombholz, Naturgetr. Abbild. Schwämme (Prague): 29 (1846) = Agaricus pantherinus DC., Fl. Fr. 6: 52 (1815) Foto di Gibbo -
Amanita pantherina (De Candolle : Fries) Krombholz
Doni ha risposto a Lupo del salento nella discussione Schede dei Funghi Basidiomycota: Agaricales, Pluteaceae, Amanita
Amanita Pantherina (De Candolle : Fries) Krombholz, Naturgetr. Abbild. Schwämme (Prague): 29 (1846) = Agaricus pantherinus DC., Fl. Fr. 6: 52 (1815) Foto di Enzo -
Amanita pantherina (De Candolle : Fries) Krombholz
Doni ha risposto a Lupo del salento nella discussione Schede dei Funghi Basidiomycota: Agaricales, Pluteaceae, Amanita
Amanita Pantherina (De Candolle : Fries) Krombholz, Naturgetr. Abbild. Schwämme (Prague): 29 (1846) = Agaricus pantherinus DC., Fl. Fr. 6: 52 (1815) Foto di Enzo -
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Setchelliogaster tenuipes (Setchell) Pouzar Ciao Doni alcune immagini sono già contenute in questo post :http://www.ibfree.org/index.php?mforum=salentino&showtopic=829&hl=tenuipes&st=30 ne aggiungo alcune disponibili - Una macro ed una micro. Enzo
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Setchelliogaster tenuipes (Setchell) Pouzar Altro particolare della gleba vista sezionando perpendicolarmente alla columella il cappello, notare come in sezione sembra di trovarsi in presenza di lamelle fortemente anastomizzate.
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Setchelliogaster tenuipes (Setchell) Pouzar In questa immagine si nota il peridio di spessore compreso tra 1-1,5 mm che protegge la gleba. La gleba di tipo agaricoide presenta una columella (ocra chiaro centrale) che in alcuni esemplari giunge quasi sino al peridio e che si estende al di sotto della gleba verso il terreno. La trama della gleba è formata da cellette allungate e discendenti
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Ordine Cortinariales Jülich In questo ordine che comprende i generi Cortinarius, Inocybe e altri dalla classica forma agaricoide e con spore di tipo ballistosporico (spora il cui rilascio avviene con un meccanismo di diffusione attivo) sono stati rinvenuti dei funghi gasteroidi epigei di aspetto agaricoide dotati di spore di tipo statimosporico( spore rilasciate passivamente dal basidio, senza alcun meccanismo di scarico attivo; tipico dei funghi con sviluppo angiocarpico, cioè dove le zone produttive delle spore e le spore stesse restano protette all’interno di un peridio, senza contatto con l’esterno sino a completa maturazione) Cortinariaceae Heim Setchelliogaster Pouzer Setchelliogaster tenuipes (Setchell) Pouzar Carpofori epigei seminascosti dalle foglie di forma agaricoide; cappello con diametro di 1,2-1,6 cm schiacciato di altezza compresa tra 0,7-1 cm che si richiude sul gambo, colore rosso bruno di aspetto grinzoso, nella parte che si attacca al gambo feltrato biancastro, negli esemplari giovani si nota una cortina aracnoide fugace.; gambo attenuato con diametro mediamente sui 3 mm e lungo dai 3 ai 5 mm subconcolore al cappello, alla base del gambo sono visibili ife miceliari biancastre.
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Boletus edulis Bulliard : fries In questa terza foto si nota ancora che il cappello è vischioso perchè vi sono rimasti attaccati dei residui, ancora ben visibile il margine bianco e si nota anche che il reticolo non si estende sino alla base del gambo Foto di Patrizio
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Boletus edulis Bulliard: Fries In questa seconda foto si nota il colore più chiaro della cuticola al margine e soprattutto la vischiosità del cappello su cui sono rimasti attaccati residui di rametti, il gambo inizia già a colorirsi ma i pori sono ancora bianchissimi e serrati. foto di Jonny
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Boletus edulis Bull. Fr. Cappello: carnoso da emisferico a convesso ed in fine appianato, cuticola finemente vellutata nel giovane poi untuosa rugosa, da nocciola a bruno castano, solo il margine si presenta con un filo bianco. Imenio tubuli adnati, pori piccoli bianchi che con la maturazione delle spore assumono un colore olivastro, sia i tubuli che i pori non virano al tocco e al taglio. Gambo: obeso poi ventricoso cilindraceo, negli esemplari giovani bianco poi nocciola decorato da un evidente reticolo bianco esteso su gran parte della superficie. Carne: soda compatta poi con l’età più molle, bianca ad eccezione di pochi millimetri al di sotto della cuticola dove si presenta brunastra, di odore gradevole tipico e dal sapore di nocciole. Habitat: ubiquitario associato sia a latifoglie che a aghifoglie, da fine estate a tardo autunno Nella foto si nota bene il colore bianco del gambo su cui si evidenzia anche il reticolo Foto di Leo
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In tavola Moltissimi considerano i porcini i migliori funghi e il loro consumo privo di qualunque pericolo allora ci penso io a mettervi in guardia contro possibili problemi: -evitare il consumo al di sotto dei 12 anni per evitare che con il passare del tempo si possa andare incontro a fenomeni di intolleranza abbastanza diffusi. -evitare di consumarli allo stato crudo perchè hanno dato diversi problemi di intolleranza -spesso si registrano casi di intossicazione dal consumo di porcini non legate strettamente ad una tossicità intrinseca della specie quanto ad errori di conservazione, i funghi cone tutti gli alimenti si deteriorano e possono provocare intossicazioni se consumati in tali condizioni.
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Cari amici, vista la vostra passione per questi funghi cercherò di dare a tutti qualche informazione in più, lo so che sapete tutto anche in quanti secondi crescono ad una determinata temperatura ma magari qualcosa sfugge anche a voi così ne approfitto.... La legge La legge definisce "Porcini" i funghi del genere Boletus appartenenti alla sezione edules , ne ammette la vendita sia allo stato fresco, che confezionato o secco, a tal proposito i funghi porcini sono gli unici che possono essere venduti secchi allo stato sfuso. In alcune regioni è stabilito il limite massimo di raccolta giornaliera per funghi di questa specie Per chi acquista i funghi secchi (lo so che voi non ne acquistate ma può capitare) alcune notizie utili: - sappiate che per i funghi secchi sfusi la legge non prevede l'obbligo di controllo da parte del micologo nè pubblico, come avviene per la vendita dei funghi freschi, nè pirvato, come è nel caso dei funghi secchi confezionati. - la legge prevede delle menzioni qualificative per i porcini secchi stabilite in base alla perfezione del prodotto, meno sono i fori causati dalle larve, più integra è la sfoglia, più uniforme è il colore migliore è la qualità del prodotto; si passa dalla categoria "extra" a quella "speciali" poi "commerciali" "briciole" ed in fine "polvere", chiaramente il maggior prezzo sarà giustificato per la categoria extra. - sulle bustine di porcini secchi deve esserci riportato il nome di chi ha confezionato e soprattuto del micologo che ha certificato, cioè controllato la partita. -se poi vi dovesse capitare di comprare dei porcini secchi e di trovarne alcuni amari sappiate che siete stati frodati e che in mezzo vi era il Tylopilus felleus, specie similissima e confondibile con i Boletus sez edules m caratterizzata da un sapore amarissimo della carne. Riferimenti sulla normativa citata: - L. 23.agosto.1993 n°352 così come modificata dal D.P.R. 14 luglio 1995 n° 376 -Decreto Min. Sanità 29 novembre 1996 n° 686 -Decreto ministeriale 9 ottobre 1998 FOTO: B. edulis Jonny - B. aereus Salentino - B. pinophilus Fuoriclasse - B. aestivalis Andre
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Tramonto sopra Daiano...
Doni ha risposto a daiano nella discussione Vivere la Montagna ed i suoi Paesaggi
Giorgio bellissime foto ... ma se continuate così come faccio a tenere il marito a freno..... scalpita per andare in montagna.... Ciao Donatella -
Ricapitolo: Stirpe Macrolepiota rachodes .....- Chlorophyllum rachodes (= M. rachodes) .....-C. brunneum = M. rachodes var. hortensis = M. bohemica ....- C. olivieri ....- C. venenatum gruppo Macrolepiota excoriata .....- M. excoriata var barlae .....- M. excoriata var squarrosa .....- M. excoriata var rubescens credo che ora tocchi a M. mastoidea vero?
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Mi trovo in vera difficoltà
Doni ha risposto a Lupo del salento nella discussione Funghi da determinare e da riconoscere
Grazie Enzo, sono riuscita ad avere l'articolo da te menzionato. Tra le tante cose devo segnalare che Zuccherelli è un grande maestro e ne approfitto di quest'occasione per ringraziarlo per la pazienza avuta con me nei corsi tenuti a Valbonella organizzati dalla Regione Emilia Romagna. Assieme a lui è doveroso ringraziare anche Oscar Tani e soprattutto il pazientissimo Mirko Illice che ha seguito direttamente il gruppo di cui io facevo parte. Spero un giorno di potere avere l'onore di una loro partecipazione al nostro forum. Donatella -
Con una variabilità così ampia (vedasi le ultime due foto di m. excoriata forma barlae e m. excoriata var. rubescens) quali sono i caratteri che ci portano alla determinazione? Lo so che la domanda è banale per molti ma io combino dei pasticci incredibili con le Lepiota s.l. Donatella
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Aspettiamo con impazienza le altre foto ......
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ecco qualche sito sugli ascomiceti http://www.mycolog.com/CHAP4a.htm http://www.mycolog.com/CHAP4b.htm continua....
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Un bel lavoro è quello di Kuo del 2003 questo è il link http://www.bluewillowpages.com/mushroomexpert/taxonomy.html Nel sito è possibile trovare numerose pagine come questa sul genere Armillaria http://www.bluewillowpages.com/mushroomexp...armillaria.html partendo dal sito si può risalire a molte altre interessanti pubblicazioni (tutte rigorosamente in lingua inglese)
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Aggiungo qualche Link sulla 9^ edizione del dizionario edito dalla Oxford univesity http://www.us.oup.com/us/catalog/general/s...a&ci=085199377X http://www.cabi-publishing.org/bookshop/Bo...bject=&PID=1529
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Mi trovo in vera difficoltà
Doni ha risposto a Lupo del salento nella discussione Funghi da determinare e da riconoscere
Premetto che di questi funghi ipogei ne capisco ancor meno che degli altri , vista la passione di arturo iniziamo a cimentarci potrebbe trattarsi di Radiigera atrogleba Zeller 19944 ??? Fam. Geastraceae Ord. Lycoperdales Classe Basidiomycetes Allego la descrizione di Montecchi e Sarasini (2000) Carpofori: ipogei ad alcuni cm di profondità, subglobosi un pò schiacciati, diametro tra 1-3 cm, superficie nocciola chiara. Peridio: carnoso con spessore di 2-3 mm, costituito da 3 strati: due più esterni e sottili quello miceliare e quello intermedio fibroso e molto resistente, e uno interno più spesso con struttura pseudoparenchimatica. Endoperidio non ben sviluppato. Gleba: inizialmente carnosa e bianca, a maturità nerastra, disposta radialmente attorno ad una pseudocolumella basale subglobosa;e costituita da polvere contenete spore e capillizio; questo consiste in elementi ifali di varia lunghezza, sinuosi senza setti, in genere non ramificati. Spore : di colore bruno scuro, subglobose, verrucose di 3-5 micron Habitat: in boschi di altifoglie o di conifere, specie rara.