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Doni

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  1. Doni

    Sistematica e Tassonomia

    A chi abbia cercato di studiare i funghi risalendo dalla specie ai ranghi superiori sino alla divisione (non mettendo in dubbio il regno) saranno venuti numerosi dubbi e perplessità. Si tratta di sitemi artificiali in quanto costruiti dall'uomo per interpretare fenomeni naturali ma spesso risulta difficilie districarsi tra le infinite e diverse scelte. ho consultato numerosi testi da quelli di patologia agraria (Goidanich) a nuovi testi universitari di micologia, ma ancora ho numerosissimi dubbi e le idee poco chiare dibattendomi tra numerose incertezze ho trovato riferimenti a questo testo Ainsworth & Bisby's dictionary of the fungi (Kirk ed al. ) 9° ed. chiedo agli esperti se possa essere considerata una classificazione attendibile a accettata dalla maggior parte dei micologi. Il costo del testo non è spropositato si aggira sui 90 € fatemi sapere qualcosa donatella
  2. Bacchetto subito il marito che va nei prati solo a cercare ascomiceti ....
  3. Appredno con orrore che non abbiamo foto di Macrolepiota excoriata... credo che dovremo porvi rimedio ... Ciao Donatella
  4. Doni

    Manuale di microscopia.....

    Ho saputo dalla sig.ra Maria Teresa Basso (contattata telefonicamente) che il manuale è in stampa e sarà pronto attorno a Lunedì. Il prezzo come già detto da Enzo dovrebbe essere inferiore ai 30€ , l'ordine può essere fatto via e-mail e oggi stesso credo che lo faremo
  5. Doni

    Manuale di microscopia.....

    Credo che sia indispensabile per noi, adesso mi informo meglio e ordino Grazie Enzo per l'informazione, credo che ad oggi a parte il Brunori sia uno dei primi testi di micologia dedicato alla microscopia in lingua italiana
  6. Hydnum rufescens Persoon, Observ. mycol. (Lipsiae) 2: 95 (1800) [1799] = Dentinum rufescens (Pers.) Pouzar, Česká Mykol. 10: 76 (1956) Hydnum repandum f. rufescens (Pers.) Nikol., Fl. pl. crypt. URSS 6(Fungi (2)): 305 (1961) Hydnum repandum var. rufescens (Pers.) Barla, Champ. Prov. Nice: 81 (1859) Hydnum sulcatipes Peck, Bull. Torrey bot. Club 34: 101 (1907) Hydnum tubaeforme sensu Rea (TBMS 17: 47, 1932); fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005) Tyrodon rufescens (Pers.) P. Karst., Bidr. Känn. Finl. Nat. Folk 48: 349 (1889) Foto di Salentino
  7. Tra i Basidiomiceti vi sono dei funghi dalle forme strane che non presentano gambo e cappello e non hanno pori o lamelle ma altre forme di imenoforo: fam. Hydnaceae imenoforo ad aculei ...gen. Hydnum funghi carnosi con aculei crema rossastri (sporata bianca) ...gen. Sarcodon funghi carnosi con aculei brunastri (sporata bruna) ...gen. Phellodon funghi coriacei suberosi aculei vari(sporata bianca) ...gen. Hydnellum funghi coriacei suberosi aculei vari (sporata bruna) ...gen. Auriscalpium funghi coriacei aculei bruno violacei (sporta bruna) ...gen. Hericium funghi ± carnosi aculei lunghissimi (sporta bianca) Hydnum rufescens Persoon, Observ. mycol. (Lipsiae) 2: 95 (1800) [1799] = Dentinum rufescens (Pers.) Pouzar, Česká Mykol. 10: 76 (1956) Hydnum repandum f. rufescens (Pers.) Nikol., Fl. pl. crypt. URSS 6(Fungi (2)): 305 (1961) Hydnum repandum var. rufescens (Pers.) Barla, Champ. Prov. Nice: 81 (1859) Hydnum sulcatipes Peck, Bull. Torrey bot. Club 34: 101 (1907) Hydnum tubaeforme sensu Rea (TBMS 17: 47, 1932); fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005) Tyrodon rufescens (Pers.) P. Karst., Bidr. Känn. Finl. Nat. Folk 48: 349 (1889) Cappello: 1 – 3 cm, rotondo – ovoidale, abbastanza piano, qualche volta depresso al centro; piuttosto sottile. Vellutato, di color ocra-aranciato sino a rossiccio; Margine ondulato abbastanza regolare, sovente lobato; involuto per lungo tempo. Imenio: Aculei fitti, piuttosto fragili, non decorrenti sul gambo, lunghi sino a 3 mm, di colore biancastro sino a crema, in vecchiaia e con tempo secco spesso arancio - brunastri. Gambo: 1-3 x 0,5 –1 cm, centrale, ma non di rado decentrato ad un polo, slanciato, grossomodo cilindrico, piuttosto fragile, biancastro, liscio, ingiallente alla manipolazione e con l’età. Carne: Biancastra, fragile, odore lievissimo di limone, sapore amarognolo. Microscopia: Spore in massa bianco-crema, ellissoidali, liscie di 6 μ ca. Note: E’ un fungo del tardo autunno e dell’inverno, Nel Salento cresce solo sotto latifoglia ed in bosco misto sempre associato a latifoglia, nei boschi montani si trova indifferentemente associato a latifoglia o conifera; alcuni autori (Breitenbach) lo considerano una semplice varietà dell’ H. repandum pur in presenza di vistose differenze macroscopiche: esemplari di piccole dimensioni, gambo piccolo slanciato, centrale, aculei mai decorrenti sul gambo. Nei nostri boschi cresce in esemplari singoli raramente cespitoso disposti in file o cerchi, sempre di piccole dimensioni, nei boschi montani può essere ritrovato con le stesse carattristiche ma con dimensioni notevolmente aumentate.
  8. Gyroporus cyanescens (Bulliard) Quélet Enchir. fung. (Paris): 161 (1886) Sinonimi Boletus constrictus Persoon, Syn. meth. fung. (Göttingen) 2: 508 (1801) Gyroporus lacteus (Léveille) Quélet, Enchir. fung. (Paris): 161 (1886) Etimologia Dal greco ''kyanos'', azzurro-violetto; per il viraggio della carne. Habitat/Periodo Di Comparsa Solitario o a gruppi di pochi esemplari, sotto latifoglie; raro sotto conifera; estate-autunno. Descrizione Cappello 4-7 cm, emisferico, bianca-beige-giallastro, feltroso-subsquamoso, virante al blu scuro. Imenoforo tubuli corti pori molto stretti nei funghi giovani poi a sezione circolare ma su piani diversi,bianchi, lievemente viranti. Gambo 3-5 x 4,5-6 cm tozzo, ingrossato alla base, biancastro, cavernoso, feltroso in basso. Carne soda, stopposa, bianca, all'aria diventa intensamente blu-azzurro; odore e sapore deboli, grati. Commestibilità Buon Commestibile. Foto ©2005 Bruno De Ruvo Descrizioni ©2005-2008 Donatella De Giorgi & Nicolò Oppicelli
  9. Lo schema precedente non comprende tutti i generi della famiglia Mancando lea chiave di determinazione dei generi : Boletus, Xerocomus, Chalciporus; Tylopilus
  10. Doni

    Monografie

    Fungi europaei - Xerocomus s.l. – Vol. 8 H. Ladurner - G. Simonini - ed. Candusso 2003 Il libro oltre a spiegare la nuova sistematica del genere (sino a poco tempo fa tutte le specie di questo genere erano considerate apparteneneti al genere Boletus) descrive le specie con dovizia di particolari (tutti messi in evidenza da foto).
  11. Enzo attendiamo da te questa è una vecchia classificazione utilizzata solo per un approccio da principianti ma se tu vuoi conducici in questo complicato studio delle Lepiota s.l., io non saprei proprio da dove iniziare e poi ho una gran confusione Donatella
  12. genere Macrolepiota Funghi terricoli su terreno ricco di humus sia in boschi sia in zone prative, tipicamente con gambo centrale facilmente separabile dalla carne del cappello (= eterogeneo) - Funghi dal portamento massiccio (diametro del cappello > di 10 cm.) da giovani simili ad una mazza di tamburo Possiedono cappello più piccolo di 10 cm Macrolepiota excoriata, phaeodisca e gracilenta/rickeni.- Cappello decorato con squame grossolane o escoriato con disco liscio, gambo e cappello mai viscosi, margine del cappello privo di striature - Gambo sempre provvisto di un bulbo, mai arrossante alla base se non per grattaggio del cortice .. Anello sempre presente doppio o semplice, scorrevole - Lamelle bianche - Funghi leucosporei (= spore bianche) ...............................Macromorfologia: Cappello da sferico campanulato a convesso e infine spianato talvolta con umbone centrale - Cuticola inizialmente integra poi rotta in grosse squame disposte attorno al disco che rimane integro e liscio - Colori che vanno da uno sfondo biancastro crema con squamule brune più o meno scure a uno sfondo bruno escoriato a forma di stella - Lamelle fitte larghe libere al gambo, bianche, biancastre o leggermente brunastre, in alcune specie le lamelle si attaccano al COLLARIUM (le lamelle si attaccano tutte a questo anello che circonda il gambo) - Margine del cappello mai striato e cappello mai vischioso (come in Limacella). Gambo facilmente separabile dal cappello - cilindrico (altezza gambo/ diametro del capppello generalmente = o > 1) a volte leggermente più largo alla base (base bulbosa), all’apice spesso circondato da un collarium, di consistenza fibrosa, variamente decorato nella parte sottostante l’anello - spesso cavo. Anello sempre mobile, semplice o doppio. L’anello doppio tipico di questo genere è formato da una combinazione tra velo parziale (tra gambo e orlo del cappello) e velo generale, la doppia lacerazione dei due veli, sopra e sotto, fa sì che l’anello risulti mobile lungo il gambo. La tipologia dell'anello puo' risultare utile alla separazione di alcune sezioni del genere. Carne bianca e in poche specie tendente a virare al rossastro, soda nel cappello e fibrosa nel gambo, più o meno inodore (in Blu sono riportate le correzioni fatte da Enzo) Tavola
  13. genere Lepiota Funghi terricoli crescono su terreno ricco di humus sia in boschi sia in zone prative, funghi di piccola taglia ad eccezione di L. aspera. Cappello con cuticola integra che con lo sviluppo si rompe in squame lasciando integro solo il disco. L’imenoforo (= la parte che porta l’imenio) è situato nella parte inferiore del cappello, costituita da lamelle bianche libere, talvolta attaccate ad un collarium. Funghi leucosporei (= spore bianche).Tipicamente con gambo centrale facilmente separabile dalla carne del cappello (= eterogeneo) variamente decorato nella parte sottostante l’anello. Anello fisso membranaceo o armilloide, talvolta cortiniforme o fugace o anche assente con sola zona anulare, mai striato mobile o doppio. ..............Macromorfologia: Cappello taglia più o meno piccola diametro max 7-8 cm tranne un’eccezione L. aspera che arriva anche ai 15 cm - cappello all’inizio conico poi campanulato e alla fine spianato con o senza umbone centrale, margine intero non striato - Cuticola integra al centro che poi si rompe in numerose squame (tonalità dal biancastro al verde-olivastro, al nero, al vioalceo rossicicio, al bruno ocra e al rosa carnicino) talvolta possiamo avere squame a forma di verruche conico piramidali (sez. Echinatae). Lamelle bianche poi crema giallognole libere, ventricose, sottili, fitte e a filo integro. Gambo cilindrico (altezza gambo/ diametro del capppello > 1) spesso all’apice circondato da un collarium, a volte leggermente più largo alla base, fibroso, separabile facilmente dal cappello, spesso cavo; variamente decorato nella parte sottostante l’anello. Anello membranaceo o armilloide, talvolta cortiniforme o fugace o anche assente con solo zona anulare. Tavola
  14. genere Leucocoprinus Funghi di piccola taglia - cappello con orlo striato plissettato squamoso (molto simili ai funghi del gen. Coprinus ma con lamelle bianche) L. cretatus: interamente bianco ricoperto da fioccosità bianca detersibile - gambo bianco clavato sotto l’anello ricoperto da fioccosità bianca - sapore amaro – cresce nelle serre- non commestibile L. flos-sulphuris: interamente giallo – non commestibile
  15. genere Leucoagaricus Funghi di taglia medio grande - cappello liscio fibrilloso, pubescente o leggermente squamettato mai con squame brune (come negli Agaricus) - lamelle bianche libere (talvolta c’è un collarium) - gambo centrale, fibroso, sovente bulboso, quasi sempre cavo, anello membranoso, generalmente semplice, a volte mobile - sporata da bianca pura crema o rosa pallida L. leucothites (= Lepiota naucina) fungo bianco cappello non decorato da squame – lamelle da adulto colorate di rosa - gambo nudo bianco ingrossato alla base anello mobile - sporata bianca – odore tipico – specie ora considerata sospetta.
  16. genere Cystolepiota carpofori di piccola e media taglia (cappello con diametro max di 8 –9 cm) - gambo centrale - cappello granuloso polverulento con colori vivaci. Lamelle (bianche, crema o giallastre) libere al gambo. Gambo esile, (diametro max. 4 mm) stesso colore e consistenza del cappello, tranne la base che può essere carnicina. Anello fugace o scarsamente sviluppato, spesso di consistenza granulosa, che solitamente si perde nella crescita, o rimane al bordo del cappello sotto forma di minuti lembi. Se rivestimento pileico: ..... ▪ polverulento farinoso siamo nel gen. Cystolepiota s.s. ......▪ con squamule piramidali siamo nel gen. Echinoderma C. icterina: fungo tutto forforoso giallo zolfo con gambo privo di anello C. bucknalii: lilla-viola, privo di anello odore di zolfo C. seminuda: bianco rosato con gambo nudo porpora alla base (si confonde con una micena ) C. adulterina: bianco con fioccosità farinosa (confuso con Lycoperdon)
  17. Oggi è il compleanno di Enzo perciò apro questo post. Le mie conoscenze sono da principiante ma lui senz'altro renderà questa discussione molto interessante .......................famiglia Lepiotaceae Funghi superiori, terricoli, tipicamente a gambo (stipite) e cappello (pileo), il gambo è centrale facilmente separabile dalla carne del cappello (eterogeneo), l’imenoforo è situato nella parte inferiore del pileo, costituito da lamelle, più o meno fitte libere bianche salvo eccezioni; il cappello è generalmente ben ornato (squamoso, fibrilloso, sericeo, granulo, polverulento) mai depresso. Funghi leucosporei (= spore bianche). Alla famiglia appartengono diversi generi secondo la tassonomia di R. Singer del 1948 è possibile rinvenire nove generi che dividiamo in tre gruppi: .......I° gruppo comprende tre generi la cui delimitazione è prettamente legata a caratteri di tipo microscopico per questo ne tralasciamo la descrizion; inoltre questi generi comprendono poche specie e di scarsa importanza; solo a titolo di conoscenza citiamo questi generi: Melanophyllum, Chamaemyces ( = Lepiotella) e Sericeomyces. ........II° gruppo comprende 4 generi che non annoverano al loro interno specie commestibili: genere Cystoderma contrariamente a tutti gli altri generi della famiglia raccoglie funghi omogenei (con lamelle adnate) - con gambo calzato (anello infero= derivante da velo generale) - cappello rivestito da granulosità (= resti del velo generale) - spesso con odore di polvere bagnata. Colorazione generale del carpoforo dal bianco al rosa, al giallo ocraceo al mattone. (simile è il genere Phaeolepiota con sporata ocra e con una sola specie P. aurea) C. amianthinum cappello bruno giallo con margine plissettato - gambo inguainato concolore (zona pseudoanulare) - carne bruna e forte odore di muffa C. carcharias cappello e guaina cipria - la guaina si allarga in un anello membranaceo - carne biancastra di odore sgradevole
  18. Genere Stropharia non mi sembra molto facile per questo ho affiancato la foto mia a aquella di Salvo ottenendo così un confronto diretto, mi sembra di ravvisare le seguenti differenze: - altezza e tipo di anello diverse - diverso tipo di squame - diversa forma del cappello ma da studio pare prorpio la stessa specie
  19. Per me sono due generi difficili anche dal vivo per cui non mi pronuncio. Allego una foto di quella che abbiamo classificato come Stropharia squamosa
  20. Come mentre io studio un percorso didattico qualcuno che dovrebbe essere in tutt'altre faccende affaccendato dà risposte
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