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Doni

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  1. Sono daccordo sulla tua affermazione che la micologia non sia solo la descrizione dei carpofori , perchè ciò sarebbe troppo limitativo ed avendo affrontatao studi scientifici non potrei mai dire questo e mi pare che nessuno abbia mai fatto un'affermazione simile. Nessuno ignora gli studi scientifici nè li minimizza ma purtroppo mi rendo conto che spesso sono avulsi da quella che è la realtà. Lo studioso non ha impiegato una settimana per la determinazione di Amanita ovoidea perchè faceva particolari elucubrazioni ma solo perchè non l'aveva mai vista e se in un territorio ci si occupa di macromiceti bisognerebbe almeno conoscere le più comuni e diffuse specie se si presentano nelle loro forme più tipiche. Tu dici forse però alcune volte i dubbi sono legati alla totale mancanza di esperienza e di conoscenza, io non parlo e non determino i cortinari perchè direi delle sciocchezze ma se ti porto un cortinario banale in ottime condizioni e in più esempalri tu sarai di sicuro in grado di detrminarlo e questo perchè da anni li studi sul campo e non ti occui solo di studi teorici.
  2. Questa forma è molto presente anche da noi e appare assieme alla forma tipo negli stessi siti di crescita e contemporaneamente
  3. per chi ha meno tempo di Mauro ecco il link Spatularia flavida
  4. secondo me purtroppo una distinzione tra micologia amatoriale ed universitaria esisterà sempre perchè a livello amatoriale non si potrà mai disporre dei mezzi presenti in una struttura universitaria e questo limita e limiterà sempre più lo studio della micologia tra semplici appassionati. da ciò ritengo che la rivista di micologia dell'AMB quale strumento rivolto ai soci sia per loro un riferimento sui ritrovamenti in campo e sui vari studi che ruotano attorno alla micologia. certamente nessuno potrà mai considerarla una pubblicazione rigorosamente scientifica tanto che la stessa AMB ha Pagine di Micologia come strumento dedicato ad un pubblico più esperto. trovo che ancora da noi in Italia (e non conosco la situazione in altre nazioni) vi siano numerose riviste che raccolgono il lavoro decennale degli appassionati di micologia e, con un gran divario, riviste scientifiche che pubblicano lavori rispondenti sì ai canoni di una pubblicazione in termini di materiali e metodi ma spesso privi di un riscontro con la realtà in campo . Se un domani le due strade si potessero incontrare probabilmente dalla collaborazione nascerebbero studi molto interessanti. P.S. solo un episodio per spiegarmi meglio un mio docente d'università membro dell'UMI , sicuramente molto più esperto di me in biologia fungina e nobn solo, impiegò circa dieci giorni per la determinazione di vari eesmplari di Amanita ovoidea . oggi mi rendo conto che la sua maggiore difficoltà derivava da una amncanza di eseprienza pratica in campo l'eseprienza che hanno invece moltissimi appassioanti micologi.
  5. credo che lo scopo dello scritto fosse quello di veicolare concetti bene noti e ben conosciuti da molti (ma a dir il vero dai lavori che si vedono in giro, anche universitari, non ne sono tanto convinta) verso un vasto pubblico di lettori in modo accessibile, la rivista viene inviata a tutti i soci AMB e non ad un ristretto gruppoo di esperti del settore. Nota: ho lavorato in università all'istituto di miglioramento genetico come manovale all'epoca della tesi e devo dire che pochi lavori erano seri e ben strutturati molti erano solo apparenza e quando si andavano a valutare i metodi con cui erano stati svolti c'era veramente da inorridire e venivano anche presentati ai convegni specializzati Ergo è vero che le strutture univeristarie hanno mezzi (ora non molti) e soprattutto molta bibliografia ma spesso produucono lavori che in fine sono di basso valore.
  6. senza dubbi è lui, anch'io non ho mai avuto il paicere di raccoglierlo perchè da noi non cresce
  7. anch'io ho avuto la tua stessa perplessità sui reagenti ma hanno un anno e in altri casi il guaiaco ha funzionato.
  8. Alberto pensa che un nostro amico li reputava migliori dei porcini per sapore potrestiprovare a mangiarli togliendo la cuitolca e la spugna e scegliendo solo i più giovani
  9. Doni

    Articolo sulla tassonomia

    Nell'ultimo bollettino dell' AMB mi è capitato di leggere con molto interesse un articolo scritto da Ennio Colucci dall'interessante titolo " Una più consapevole attribuzione tassonomica dei caratteri morfologici alla luce della biologia e della genetica " Il 30 luglio ho scritto un email all'autore proponendogli di inserire il suo articolo sotto forma di lezioni per poterne discutere nel forum ieri mi ha risposto che non ha mai parteciapato ad un forum per cui me ne ha mandato una copia in word e una in pdf per gli amici che fossero interessati e si è detto disponibile a rispondere a domande e dubbi in merito Ecco la risposta di Ennio Colucci alla mia e-mail Vi allego l'articolo in pdf e attendo qualche vostro parere EnnioColucci___Attribuzione_tassonomica_.PDF
  10. Dopo circa 30 minuti fenolo ----color vinoso guaiaco ----bruno solfato ferroso -----lievissimo ingrigimento
  11. Fenolo (nessuna reazione immediata) guiaco (banale reazione di imbrunimento) solfato ferroso (nessuma reazione immediata) Carne dolce
  12. lamelle forcate al gambo , lardacee dolci gambo h 4,5 cm diametro 2 cm , forma svasata in alto , pieno , bianco
  13. partciolare dei lamelle e gambo (sporata non bianca)
  14. so che erano 7 m s.l.m. perchè arturo ha il gps buon ferragosto
  15. carne al di sotto della cuticola subconcolore a questa
  16. cuticola lardacea asportabile per 1/2 del raggio . diametro del cappello 8 cm
  17. margine del capppelo intero (così sembra)
  18. Ecco come si presentava dopo alcune ore dalla raccolta per le spore spero di riuscire ....nei prossimi giorni figli permettendo
  19. particolare del gambo nel tratto al di sopra dell'anello
  20. Ritrovata questa mattina in una lecceta a 100 m dal mare e ad un altezza di 7 m s.l.m. L'altezza dell'unico esemplare è di 4 cm e il diametro del cappello di 1,5 cm
  21. scusate le mie perplessità da profana : ma si tratta evidentemente di un esemplare giovane perchè possiede ancora il velo parziale in fase di distacco, ma ha già perso qualunque forma di decorazione sul cappello nel caso di A. junquillea o A. eliae. - potrebbe non presentare ancora il margine striato in quanto esemplare giovane e questo può essere - gambo non bianco (ciò escluuderebbe A. junquillea ) ma privo di squamette brunastre (quindi anche A. eliae non dovrebbe rientrare) - la forma della base del bulbo non si vede in foto - la presenza di una volva fioccosa mi lascia perplessa io continuo a vederci più una volva membranosa
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