Doni

direi che siamo sempre lì all'annosa questione di un parere dato su foto, se fosse posssibile per chi raccogliere fornnire almeno alcune informazioni tuttto sarebbe più facile per il genere Amanita almeno raccogliere i seguenti dati: - margine del cappello striato o no - resti di velo generale sul cappello di che tipo ( verruche, ampi lembi ecc.) e di che colore - presenza di velo parziale (anello) - decorazione del gambo (presenza di zebrature ad esempio) - tipo di volva - base del gambo magari non si sarà precisi al 100% ma almeno si fornirà qualche dato in più a chi osserva da un monitor

forse è necessraio fare un ripasso su che significa gambo bulboso e soprattutto bisogna allenarsi a riconoscerlo , anche se in esemplari di taglia ridotta spesso questo carattere è poco visibile come nella foto che segue di Amanita verna mentre questo è un'esempio molto più tipico di gambo bulboso sempre di Amanita verna

esemplari molto pallidi cdi taglia molto ridotta compaiono spesso da noi nei periodi critici con poca acqua . La costanza è nella presenza delle fibrille nel cappello evidenti sempre con qualunque colorazione. Qui si vede anche in modo abbastanza evidente la zebratura sul gambo.

credo che tutti noi siamo comunque concordi mnel considerare la specie " Not edible" cioè non commestibile pur non avendo certezze in merito ad una sua presunta tossicità Bisogna tenere ben distinte specie Commestibili da specie Non Commestibili e da Specie tossiche sono 3 categorie ben distinte di funghi ed è importante non fare questa equazione Fungo non tossico = Fungo commestibile è sbagliato perchè anche se i semi del cako non sono tossici se ne mangio una gran quantità rischierò seri problemi ..... esperienza riferita da un chirurgo che ancora ricorda una mitico intervento per blocco intetsinale

genere Boletus e l'ho detto prima di leggere la risposta di Enzo mi ricorda una sezione in cui il cappello pruinato biancastro poi manipolato diviene bruno rossastro.....insomma io quel capppello me lo ricodro ... ora dovrei scartabellare per vedere se riesco a ricordare anche la specie.. P.S. da noi questa notte gran temporale , sarei stata sveglia anch'io ma non potevo accendere il computer perchè già in passato sbalzi di tensione ci hanno provocato dioversi danni ai computer

a settembre verremo dalle tue parti a :biggrin: :biggrin: speriamo di vedere posti così belli

ma il campo di tabacco è dalle tue parti?

da :biggrin: ignorante del genere penserei più a cyanoxantha .... ma ormai non vedo funghi da troppo tempo

tra un :biggrin: e l'altro e mentre aspettiamo gli esperti del genere ti dico che si tratta di una Russula

:biggrin: magari già seccati ? meglio se no ingombrano troppo :biggrin:

trovare tante specie dieverse è davvero solo un ricordo ....chissà che non ci decidiamo a venire a trovarvi

Non so se queste notizie possono aiutarvi ma io con le russule non vado oltre la loro osservazione

4.0 la foto 1- solfato ferroso - dopo 2' 2- fenolo - dopo 1' 3- guaiaco - dopo pochi secondi

4.0 macroreazioni: Solfato ferroso - rosata Fenolo - nulla (dopo 1') dopo 10' bruno rossiccia Guaiaco - rapida blu intensa

4.0 alcune notizie in più : cappello dal diametro tra i 9 e i 10 cm , cuticola separabile per 2/5 del raggio. Odore gradevole, sapore dolce. Sporata bianca.

Ho provato a cercare le foto di Giorgio di cui parlate ma purtroppo non ci sono potrebbe però sempre reinserirle in questo post così è più chiaro di cosa state parlando.

anche se in questo periodo a causa del caldo e dei alvori in casa il microscopio è a riposo se hai dei problemi non esitare a chiedere e ti daremo tutti i consigli possibili Donatella

Foto davvero belle , quando da noi ci sono le balle tutto attorno è secco da voi invece contrastano con prati verdissimi prima o poi ci tochherà venirvi a trovare in estate :biggrin:

Laccaria ohiensis (Montagne) Singer, Mycologia 38(6): 688 (1946) = Agaricus ohiensis Montagne 1856 Particolare delle lamelle, concolori, decorrenti spaziate, frammiste a brevissime lamellule. Foto di Doni Le cesine -seconda parte-

Laccaria ohiensis (Montagne) Singer, Mycologia 38(6): 688 (1946) = Agaricus ohiensis Montagne 1856 Particolare del cappello Foto di Doni Le cesine -seconda parte-

Laccaria ohiensis (Montagne) Singer, Mycologia 38(6): 688 (1946) = Agaricus ohiensis Montagne 1856 Note descrittive di Doni Ritrovata distante da Eucaliptus, sotto leccio. Cappello diametro 0,7-2 cm, piano, convesso poi completamente appianato. Cuticola opaca, rosata al disco con piccolissime squamette ocracee. Margine del cappello ampiamente festonato, orlo striato e disteso. Lamelle concolori decorrenti spaziate, frammiste a brevissime lamellule. Gambo 2–3 mm di diametro per 1,5 –3,2 cm di altezza, concolore al cappello, cilindrico fibroso scanalato nella porzione alta mentre con peluria fioccosa bianca nalla base soprattutto negli esemplari. Carne esigua concolore al cappello, di odore gradevole fungino, dolciastro con sapore fungino gradevole. Foto di Doni Le cesine -seconda parte-

Marco almeno da voi i prati sono verdi se facciamo alcune nostre foto si vede cosa ha combinato il caldo estivo ... credo che solo in africa si trovano situazioni simili

habitat davvero splendido da noi il caldo ha spento tutte le nostre speranze ora ...le quattro gocce che sta facendo speriamo facciano spuntare qualcosa

Ho dato uno guardo profano, moltissime foto tra cui molte belle

Crepidotus calolepis (Fries) P.Karsten, Bidr. Känn. Finl. Nat. Folk 32: 414 (1879) = Agaricus calolepis Fr., Ofvers. K. VetenskAkad. Forh. 30(5): 5 (1873) Crepidotus mollis subsp. calolepis (Fr.) Nordstein, Syn. Fung. (Oslo) 2: 67 (1990) Crepidotus mollis var. calolepis (Fr.) Pilát, Ann. Hist.-Nat. Mus. Natl. Hung., n.s. 2B: 74 (1940) Spore Foto di Doni Le cesine -seconda parte-