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Doni

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  1. Come in tutti i funghi la forma varia con lo sviluppo e la maturazione del carpoforo (=fungo). Si passa da forme emisferico convesse a forme appianate. Per la distinzione dai numerosi generi vicini è utile ricordare che nei Tricholoma è raro trovare specie che presentino un umbone in tutte le fasi di sviluppo. E' poi impossibile trovare specie che abbiano la tipica forma a imbuto caratteristica invece nel genere Clitocybe ad esempio.
  2. la taglia è puramente indicativa ma dà un'idea sull'ordine delle dimensione dei funghi che potremo incontrare nel genere Tricholoma e andremo dai funghi di taglia grande aquelli medi sino ai piccoli.
  3. parliamo semplicemente di cappello ma potreste trovare anche pileo altro termine utilizzato da molti autori per indicare il cappello dei Tricholoma e di altri basidiomiceti .
  4. vediamo ora i caratteri morfologici più tipici dei Tricholoma
  5. Sulla definizione del genere Tricholoma tutti gli autori sono concordi
  6. Quanti non condividono questa scelta sistematica potranno manifestare le loro opinioni, cortesemente giustificandole, nel post aperto proprio per questo scopo e per i commenti.
  7. Interessante è lo studio che fa nella sua monografia sui Tricholoma Alfredo Riva ripercorrendo tutta la storia di questo genere dalle sue origini, un attento esame è proposto sia per le opere di Fries che per l'evoluzione che ha avuto nel corso dei secoli lo studio del genere
  8. Concorde è l'accettare la validità della famiglia Tricholomataceae Roze, la novità la si ha quando si va a vedere quali generi siano stati inseriti a seguito degli studi genetici all'interno di questa famiglia , si superano i 100 generi rispetto a quelli classicamente riconosciuti che erano forse una ventina.
  9. La decisione di accettare la sistematica proposta da Singer nel 1986 (solo sei anni dopo Kühner) confermata dagli attuali studi di Else Vellinga (2001) propone l'inserimento della famiglia delle Tricholomataceae Roze all'inetrno dell'ordine delle Agaricales Clements
  10. come vedete se per i gruppi più ampi tutti sono concordi già a livello di ordine le cose si vanno complicando e le ipotesi non sono tutte concordi riporto prima la tesi di Kühner (1980) anche se non è la più vecchia perchè è quella che ho rigettato anche alla luce delle attuali tendenze (lavoro Vellinga del 2001)
  11. La sistematica raggruppa gli organismi a partire dai ranghi più ampi (cioè dalle parentele più lontane) per procedere via via con parentele più strette. Per definire un organismo vivente si individua il Regno di cui fa parte poi la classe , l'ordine, la famiglia il genere e infine la specie . Altri raggruppamenti quali ad esempio sottoclasse, sezione, stirpe ec. sono facoltativi e possono essere indicati o no.
  12. Approccio al genere Tricholoma (Fries) Staude In questo approccio al genere Tricoloma (Fries) Staude sono contenute delle informazioni sintetiche per consentire a chi è alle prime armi di riuscire almeno a riconoscere una specie come appartenente a questo genere. Per chi ama raccogliere i funghi sarà utile sapere che stiamo per parlare delle famose "morette" o "padgiotta" come si chiamano da noi e sarò lieta di aggiungere i nomi più utilizzati per questa specie nei diversi areali, man mano che me li comunicherete. Inquadramento sistematico , sembrano delle parole complesse nella realtà indicano la volontà che da sempre ha animato chiunque studiasse gli organismi viventi, la volontà di capire l'ordine seguito dalla natura. Nei secoli ci si è sforzati di capire le parentele che legavano i diversi organismi viventi tra loro e di stabilire quali fossero i più evoluti o i meno evoluti, ognuno ha cercato di dare le proprie risposte. Ciò rende conto della presenza di diverse ipotesi sistematiche. Stabilire quale sia quella esatta è impossibile perchè noi non consoceremo mai le verità della natura. Possiamo solo dire che, con le attuali conoscenze, delle chiavi interpretative ci sembrano oramai superate e non più applicabili.
  13. Doni

    Problemi di ecologia

    il problema credo che nasca tutto dal fatto che spesso molte specie vengono ricercate ritrovate e descritte sempre e solo in determinati habitat. Ma credo che bisognerebbe solo parlare di simbiosi obbligata (ammesso che esista) per tutte le altre specie probabilmente uno studio più attento le potrà collocare in molti più habitat di quanto non si pensi. Inoltre a quanto mi ricordo gli organismi funghi sono dotati di grandi capacità di adattamento genetico. Io ormai interpreto habitat e periodo di crescita come una pura indicazione da verificare poi in campo .
  14. sono degli intrusi :smile: per ora mi interessano solo i tricholoam almeno fino a questa sera
  15. Sto riguardando i Trcholoma e nel riordinare le foto ho avuto dei dubbi su questo che avevamo classificato come Tricholoma squarrulosum Le mie preplessità derivano dalle seguenti considerazioni: . habitat bosco termofilo di leccio ( in cui può ritrovarsi sia T. squarrulosum che atrosquamosum) - il gambo mi sembra nella parte apicale punteggiato di nero come per T. atrosquamosum - non noto lamelle con filo seghettato come dovrebebro essere in T. squarrulosum - noto però un cappello abbstanza arruffato e squamettato sino al bordo - noto anche squamette rilevate e triangolari come descritte per T. atrosquamosum Ringrazio sin da ora chi mi potrà dare un suo parere
  16. Doni

    Guinnes dei primati......

    Con questi è facile ....
  17. Doni

    Guinnes dei primati......

    la più bella raccolta di Boletus luridus e Boletus comptus almeno 80 esemplari
  18. Puoi darci qualche notizia su come si allevano e su quali sono le loro necessità. il cane non ci può stare in casa ma dei coniglietti ma avete mai sentito parlare di coniglietti da tartufi :smile:
  19. Concordo con Salvo in effetti non si vede bene se il cappello è glutinoso , nell'esemplare giovane sembrerebbe un cappello fibrilloso. Arturo ricorda dei Phlegmacium con quella colorazione azzurrina e per deduzione ha detto Phlegmacium . il Moser al sottogenere Phlegmacium dice : cappello a tempo umido viscoso o, se cappello asciutto e con colori bruni o violacei, carne con reazione alcalina da gialla a giallobruna. Sovente con colori vivaci (blu, rosso, giallo ecc.)..... gambo asciutto, egualmente grosso, claviforme o con base da bulbosa a marginato bulbosa. Gambo sempre con cortina....polvere sporale da giallo ruggine a bruno ruggine Colori violacei li ha, la reazione non la conosciamo, gambo leggermente clavato, cortina evidentissima , polvere sporale bruno ruggine.
  20. Doni

    Conosciamo i Cortinarius

    altra foto del Croogomphus purtroppo non molto bella
  21. Doni

    Conosciamo i Cortinarius

    vedendo quest'ultima tua immagine riesco a capire come possano intossicarsi confondendolo con un Croogomphus rutilus
  22. Doni

    Phaeomarasmius erinaceus.

    prima di tutto ma quanti anni ci vogliono epr avre tutte queste foto ? Riesci sempre ad avere più esemplari e con dei bei caratteri evidenti
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