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  1. Entoloma corvinum (Kühner) Noordel. (1982) Sinonimi : Leptonia corvina (Kühner) P.D. Orton (1960) Rhodophyllus corvinus Kühner Cappello: da 1,5 cm a 2,5 cm di diametro: nero sericeo umbelicato sia nell’esemplare giovane che nell’adulto. Margine irregolare rivolto verso il basso. Lamelle non decorrenti , spaziate frammiste a lamellule dal filo ondulato bianche nel giovane poi rosa per la sporata Gambo sottile corneo lungo circa 4-5 cm molto sottile diametro di 2 mm nell’adulto , nel giovane con colore al cappello con la base bianca nell’adulto più chiaro sempre con la base biancastra. Odore gradevole sapore nullo.
  2. Entoloma corvinum (Kühner) Noordel. (1982) Sinonimi : Leptonia corvina (Kühner) P.D. Orton (1960) Rhodophyllus corvinus Kühner Cappello: da 1,5 cm a 2,5 cm di diametro: nero sericeo umbelicato sia nell’esemplare giovane che nell’adulto. Margine irregolare rivolto verso il basso. Lamelle non decorrenti , spaziate frammiste a lamellule dal filo ondulato bianche nel giovane poi rosa per la sporata Gambo sottile corneo lungo circa 4-5 cm molto sottile diametro di 2 mm nell’adulto , nel giovane con colore al cappello con la base bianca nell’adulto più chiaro sempre con la base biancastra. Odore gradevole sapore nullo.
  3. Geoglossum cookeanum Nannf. [come 'cookeianum'] Aschi e Parafisi
  4. San Cataldo (Lecce) 29.12.2005 Geoglossum cookeanum Nannf. [come 'cookeianum'] Genere Geoglossum : il nome deriva da glossum (= lingua ) per la tipica forma che assumono questi ascomiceti. Genere a questo vicino è Trichoglossum caratterizzato dall’avere tra gli aschi setole nere. Nel genere Geoglossum si riconosce per la presenza di ascospore con 7 setti , che distanzia notevolmente questa specie da G. peckianum che ha 15 setti o più, dalle dimensioni comprese tra 60-75 micron x 4,5 – 7,4 micron , con parafisi settate con strozzature evidenti ai setti e con cellule terminali sferiche che fanno propendere per G. cookeanum
  5. certo co sto freddo ...poveretta Collybia butiracea E le finferle?
  6. San Cataldo (Lecce) 29.12.2005 Geoglossum cookeanum Nannf. [come 'cookeianum'] Genere Geoglossum : il nome deriva da glossum (= lingua ) per la tipica forma che assumono questi ascomiceti. Genere a questo vicino è Trichoglossum caratterizzato dall’avere tra gli aschi setole nere. Nel genere Geoglossum si riconosce per la presenza di ascospore con 7 setti , che distanzia notevolmente questa specie da G. peckianum che ha 15 setti o più, dalle dimensioni comprese tra 60-75 micron x 4,5 – 7,4 micron , con parafisi settate con strozzature evidenti ai setti e con cellule terminali sferiche che fanno propendere per G. cookeanum
  7. San Cataldo (Lecce) 29.12.2005 3) fotografate e raccolte: Geoglossum cookeanum Nannf. [come 'cookeianum'] Genere Geoglossum : il nome deriva da glossum (= lingua ) per la tipica forma che assumono questi ascomiceti. Genere a questo vicino è Trichoglossum caratterizzato dall’avere tra gli aschi setole nere. Nel genere Geoglossum si riconosce per la presenza di ascospore con 7 setti , che distanzia notevolmente questa specie da G. peckianum che ha 15 setti o più, dalle dimensioni comprese tra 60-75 micron x 4,5 – 7,4 micron , con parafisi settate con strozzature evidenti ai setti e con cellule terminali sferiche che fanno propendere per G. cookeanum
  8. San Cataldo (Lecce) 29.12.2005 Hygrocybe spp.
  9. San Cataldo (Lecce) 29.12.2005 Micromphale brassicolens (Romagn.) P.D. Orton (1960) var. brassicolens = Collybia brassicolens (Romagn.) Bon(1998) = Gymnopus brassicolens (Romagn.) Antonín & Noordel. (1997) = Marasmius brassicolens Romagn. (1952)
  10. Elenco delle specie rinvenute 1) non fotografate: Mycena pura, Inocybe geophylla, Lactarius chrysorrheus, Tricholoma atrosquamosum, Collybia butyracea, Arrhenia spathulata, Hydnellum concrescens, Stereum hirsutum , Clathrus ruber, Peziza spp. 2)solo fotografate: Gymnopilus spp. Tipico a crescita su legno di pino, cresce anche sugli strobili caduti sul terreno, è una specie a comportamento saprofita in grado quindi di crescere su substrato morto. Colorazione tipicamente ocracea del cappello con squamette di colore più scuro. Sapore amaro della carne. Si riconosce dal Gymnop. spectabilis per l’assenza dell’anello membranoso armilla Per avere la conferma che si tratti di Gymnopilus penetrans avremmo dovuto poter fare delle osservazioni più dettagliate sia a livello macroscopico che a livello microscopico osservando la forma dei chelocistidi.
  11. San Cataldo (Lecce) 29.12.2005 Temperatura: 14° Umidità : 80% HABITAT: Pineta litoranea, su terreno con elevata componente sabbiosa. Altitudine circa 7 m s.l.m. , distanza dal mare circa 40 m. La vegetazione è costituita da alberi di Pino d’aleppo (Pinus halepensis, da Lentisco (Pistacia lentiscus), Mirto (Mirtus communis), Corbezzolo (Arbutus unedo), Fillirea (Phyllyrea latifoglia), Smilax aspera e Cistus salvifolius.
  12. Doni

    San Cataldo (Lecce) 29.12.2005

    San Cataldo (Lecce) 29.12.2005 Temperatura: 14° Umidità : 80% HABITAT: Pineta litoranea, su terreno con elevata componente sabbiosa. Altitudine circa 7 m s.l.m. , distanza dal mare circa 40 m. La vegetazione è costituita da alberi di Pino d’aleppo (Pinus halepensis, da Lentisco (Pistacia lentiscus), Mirto (Mirtus communis), Corbezzolo (Arbutus unedo), Fillirea (Phyllyrea latifoglia), Smilax aspera e Cistus salvifolius.
  13. Guarda che qui siamo bravi, magari un pò distratti e qualche volta ci scappa qualche errore nello scirvere velocemnete
  14. Cortinarius variiformis Malençon, Champignon Supérieurs du Maroc 1: 526 (1970) = Cortinarius caligatus f. variiformis (Malençon) A. Ortega & Mahiques, Cryptogamie, Mycologie 16(4): 249 (1995) Cortinarius varius sensu auct. brit.; fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005)
  15. Cortinarius variiformis Malençon, Champignon Supérieurs du Maroc 1: 526 (1970) = Cortinarius caligatus f. variiformis (Malençon) A. Ortega & Mahiques, Cryptogamie, Mycologie 16(4): 249 (1995) Cortinarius varius sensu auct. brit.; fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005) Foto di Salentino
  16. Cortinarius variiformis Malençon, Champignon Supérieurs du Maroc 1: 526 (1970) = Cortinarius caligatus f. variiformis (Malençon) A. Ortega & Mahiques, Cryptogamie, Mycologie 16(4): 249 (1995) Cortinarius varius sensu auct. brit.; fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005) Foto di Salentino
  17. Cortinarius variiformis Malençon, Champignon Supérieurs du Maroc 1: 526 (1970) = Cortinarius caligatus f. variiformis (Malençon) A. Ortega & Mahiques, Cryptogamie, Mycologie 16(4): 249 (1995) Cortinarius varius sensu auct. brit.; fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005) Questa specie comunemente chiamata nel salento "murteggiaru" per l'habitat in cui nosce, sotto mortella = mirto e altre essenze tipiche della macchia mediterranea, presente nel periodo invernale, viene considerato un buon commestibile.
  18. Cortinarius variiformis Malençon, Champignon Supérieurs du Maroc 1: 526 (1970) = Cortinarius caligatus f. variiformis (Malençon) A. Ortega & Mahiques, Cryptogamie, Mycologie 16(4): 249 (1995) Cortinarius varius sensu auct. brit.; fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005) In questa foto è possibile notare come le lamelle prima della sporata, che le rende uniformemente color ruggine, sono di un bel color lilacino. Si nota anche sul gambo come la sporata abbia colorato i resti della cortina presenti sul gambo
  19. Cortinarius variiformis Malençon, Champignon Supérieurs du Maroc 1: 526 (1970) = Cortinarius caligatus f. variiformis (Malençon) A. Ortega & Mahiques, Cryptogamie, Mycologie 16(4): 249 (1995) Cortinarius varius sensu auct. brit.; fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005) Il cappello come in tutta questa sezione dei cortinari è tipicamente viscoso come si può notare dalle foglie di cisto che sono rimaste attaccate su di esso
  20. Cortinarius variiformis Malençon, Champignon Supérieurs du Maroc 1: 526 (1970) = Cortinarius caligatus f. variiformis (Malençon) A. Ortega & Mahiques, Cryptogamie, Mycologie 16(4): 249 (1995) Cortinarius varius sensu auct. brit.; fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005) Si può notare in questa foto la cortina bianca ancora tesa tra il margine del cappelo e il gambo e la carne bianca immutabile.
  21. Cortinarius variiformis Malençon, Champignon Supérieurs du Maroc 1: 526 (1970) = Cortinarius caligatus f. variiformis (Malençon) A. Ortega & Mahiques, Cryptogamie, Mycologie 16(4): 249 (1995) Cortinarius varius sensu auct. brit.; fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005) Riconoscibile facilmente per il particolare habitat di crescita è un grosso phlegmacium con la cuticola color crosta di pane e dalla carne bianca. Cresce al di fuori dai boschi nella macchia sotto cisto e mortella (mirto).
  22. sotto faggio e abete difficile per noi trovarla ma chissà in qualche raduno
  23. Doni

    Hebeloma Radicosum

    La carne biancastra ha un odore di mandorle e un sapore amarognolo
  24. Doni

    Hebeloma Radicosum

    Si noti che gran parte del gambo è interrato
  25. Doni

    Hebeloma Radicosum

    In questa foto si nota il filo della lamella più chiaro e i resti dell'anello
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