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Chaetocalathus craterellus (Dur. & Lev.) Singer
Doni ha risposto a Doni nella discussione Schede dei Funghi Basidiomycota: Agaricales s.l.
Chaetocalathus craterellus (Dur. & Lev.) Singer = Agaricus craterellus Durieu & Lév., Monogr. Brit. Lich., Edn 2: 132 (1863) Crinipellis craterellus (Durieu & Lév.) Pat., Bull. trimest. Soc. mycol. Fr. 13: 198 (1897) Lachnella craterellus (Durieu & Lév.) Locq., Bull. trimest. Soc. mycol. Fr. 68: 166 (1952) Pleurotellus craterellus (Durieu & Lév.) Fayod, Annls Sci. Nat., Bot., sér. 9: 339 (1889) Pleurotellus patelloides P.D. Orton, Trans. Br. mycol. Soc. 43: 341 (1960) Pleurotus craterellus (Durieu & Lév.) Sacc., Comptes rendu de l'Association Française pour l'Avancement des Sciences 12: 499 (1884) -
Chaetocalathus craterellus (Dur. & Lev.) Singer
Doni ha risposto a Doni nella discussione Schede dei Funghi Basidiomycota: Agaricales s.l.
Chaetocalathus craterellus (Dur. & Lev.) Singer = Agaricus craterellus Durieu & Lév., Monogr. Brit. Lich., Edn 2: 132 (1863) Crinipellis craterellus (Durieu & Lév.) Pat., Bull. trimest. Soc. mycol. Fr. 13: 198 (1897) Lachnella craterellus (Durieu & Lév.) Locq., Bull. trimest. Soc. mycol. Fr. 68: 166 (1952) Pleurotellus craterellus (Durieu & Lév.) Fayod, Annls Sci. Nat., Bot., sér. 9: 339 (1889) Pleurotellus patelloides P.D. Orton, Trans. Br. mycol. Soc. 43: 341 (1960) Pleurotus craterellus (Durieu & Lév.) Sacc., Comptes rendu de l'Association Française pour l'Avancement des Sciences 12: 499 (1884) -
Chaetocalathus craterellus (Dur. & Lev.) Singer
Doni ha risposto a Doni nella discussione Schede dei Funghi Basidiomycota: Agaricales s.l.
Chaetocalathus craterellus (Dur. & Lev.) Singer = Agaricus craterellus Durieu & Lév., Monogr. Brit. Lich., Edn 2: 132 (1863) Crinipellis craterellus (Durieu & Lév.) Pat., Bull. trimest. Soc. mycol. Fr. 13: 198 (1897) Lachnella craterellus (Durieu & Lév.) Locq., Bull. trimest. Soc. mycol. Fr. 68: 166 (1952) Pleurotellus craterellus (Durieu & Lév.) Fayod, Annls Sci. Nat., Bot., sér. 9: 339 (1889) Pleurotellus patelloides P.D. Orton, Trans. Br. mycol. Soc. 43: 341 (1960) Pleurotus craterellus (Durieu & Lév.) Sacc., Comptes rendu de l'Association Française pour l'Avancement des Sciences 12: 499 (1884) Bibliografia: Cetto B., 1993 i funghi dal vero vol. 7° p. 762 Cherubini A. & Marcantoni A., 2000 Un fungo raro e poco conosciuto Chaetochalathus craterellus (Dur. & lev.) Sing., Boll. AMER n. 49-50 p.36 Lonati, G., 1995, Chaetocalathus craterellus, Micol. E Veget. Medit. n° 10 p. 19 Migliozzi V. & Camboni M. 2002, The mycoflora of Roman coastal woodlands 7à contribution: some species of the WWF oasis of Macchiagrande: Chaetocalathus craterellus and Crepidotu calolepis, Czech. Mycol. n. 54 p.93 Moser, M., 1978, Guida alla determinazione dei funghi, Saturnia p. 175 Zuccherelli A., 1993 i funghi delle pinete delle zone mediterranee. p. 162 -
Chaetocalathus craterellus (Dur. & Lev.) Singer
Doni ha pubblicato una discussione in Schede dei Funghi Basidiomycota: Agaricales s.l.
Chaetocalathus craterellus (Dur. & Lev.) Singer = Agaricus craterellus Durieu & Lév., Monogr. Brit. Lich., Edn 2: 132 (1863) Crinipellis craterellus (Durieu & Lév.) Pat., Bull. trimest. Soc. mycol. Fr. 13: 198 (1897) Lachnella craterellus (Durieu & Lév.) Locq., Bull. trimest. Soc. mycol. Fr. 68: 166 (1952) Pleurotellus craterellus (Durieu & Lév.) Fayod, Annls Sci. Nat., Bot., sér. 9: 339 (1889) Pleurotellus patelloides P.D. Orton, Trans. Br. mycol. Soc. 43: 341 (1960) Pleurotus craterellus (Durieu & Lév.) Sacc., Comptes rendu de l'Association Française pour l'Avancement des Sciences 12: 499 (1884) La descrizione, vista la rarità di questa specie, è basata sul nostro primo ritrovamento avvenuto in una lecceta della costa Salentina su un rametto rotto. Carpoforo fragile bianco candido, lievemente ingiallente con l’età. In bibliografia è riportato che gli esemplari giovani sono dapprima sferici, poi campanulati ed in fine con l'apertura rivolta verso il basso , da ciò si può dedurre che gli esemplari da noi ritrovati erano ormai a pineo sviluppo. Cappello: 0,5-0,8 cm di diametro, fissato dorsalmenente al rametto di legno, a forma di conchiglia, tormentoso lanoso bianco con il margine lievemente scanalato. Imenio: lamelle rade intercalate da lamellule, bianco candide, confluenti verso un disco centrale. Gambo: atrofizzato ridotto ad un disco centrale a cui si attaccano le lamelle, di diversa morfologia. Note: a prima vista credevamo si trattasse di un Crepidotus ma la colorazione candida delle lamelle contrastava con il colore rosa o ocra che avrebbero assunto nel genere Crepidotus a seguito della sporata. Trattasi infatti di un raro leucosporeo ascritto alla famiglia delle Tricholomataceae e vicino al genere Crinipellis Pat. da cui differisce per l'assenza del gambo. -
Certo che poi dicono che i reporter naturalistici sono discreti ....
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Lo spazio per le adesioni
Doni ha risposto a fuoriclasse nella discussione I° Raduno APB - Vallombrosa 1-2-3 Aprile 2005
Ma come Massimo inviti tutti e poi si legge Fuoriclasse 1 e Sara? dov'è? -
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C'era una fioritura di Gymnopilus spp su legno in decomposizione sotto gli aghi di pino. La sporata era così carica che aveva colorato anche gli aghi che ricoprivano i funghi appena spuntati. ecco una breve descrizione Cappello: 3 -4,5cm piano convesso in alcuni esemplari lievemente depresso; margine eccedente, lievemente festonato. Cuticola secca con numerosissime fibrille innate, più scure della cuticola, disposte radialmente; colore generale ruggine (simile a G. spectabilis) Imenio: lamelle spaziate diseguali (0,4 cm di altezza) frammiste a numerose lamellule di diversa lunghezza, adnate sub concolori al cappello poi vistosamente ruggine ? senape per la sporata, margine ondulato Gambo: (0,3-0,6 x 5-6,5 cm) cilindrico da centrale ad eccentrico (cresce su residui legnosi) subconcolore al cappello, coperto in gioventù da un velo biancastro del quale alla fine resta traccia solo verso l'apice a mò di zona anulare; estremamente fibrso farcito, tomentoso biancastro verso la base, talvolta penetrante nel substrato. Carne: ocracea di sapore amarissimo e di odore erbaceo Le foto della microscopia in arrivo. cistidi sembrano capitulati radi sul filo lamellare molto più numerosi sulla cute del caule. difficoltà nel rilevare bene tutte le strutture per la copiosa sporata. basidi tretrasporici granulosi.
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dopo un piccola ricognizione nella zona bruciata, aimè non c'era nulla, siamo entrati nel bosco. primi funghi trovati delle laccarie forse affinis ma non mi addentro di più perchè erano esemplari o troppo mal messi o troppo piccoli
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cari amici, stamattina io e Arturo siamo usciti alla ricerca di ascomiceti in una pineta vicino al mare. ecco dove eravamo
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Non ho parole ... ma domani una scappatina la facciamo pure noi.... ma come fai a trovare sempre funghi interessanti?... è vero sai dove cercare. :halla: :halla: Donatella
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X Alberto, gli Ortotteri sono appunto le cavallette quindi non sbagli. quanto prima ci sarà una discussione dedicata agli insetti...un pò di pazienza. Donatella
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x Enzo e Giorgio, i vostri contributi sono sempre speciali. Donatella
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E quando i funghi non si vedono perchè sono sotto terra 0 ipogei allora simao nel genere Tuber da noi cresce il Tuber borchi e le sue varietà
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Si distinguono dalle Pezize per i caratteri microscopici ecco l'unica specie di questo genere Tarzetta catinus
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E quando la coppetta si rompe, cioè qundo ha un lato aperto allora siamo nel genre Otidea ecco Otidea alutacea
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Un'altra Peziza si tratta di Peziza praetervisa. va detto che per queste specie i caratteri distintivi sono quasi tutti microscopici
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Della famiglia delle Pezizaceae ecco la Sarcosphaera crassa = Sarcosphaeera coronaria = Sarcosphaera eximia Specie ritenuta tossica da alcuni anche se in molte zone d'Italia tradizionalmente consumata. Per quanto attiene al nome della specie il problema qui è di natura diversa da paxina ed Helvella qui abbiamo nomi diversi di specie pur rimanendo sempre nello stesso genere, quindi il problema è di nome prioritario e di nome valido cerchiamo di chiarire. Quando uno scopre una nuova specie fa una descrizione con tutti i particolari e le attribuisce un nome ma se nel fare questo contravviene alle regole stabilite nel Codice di Nomenclatura Botanica il suo nome non è valido. ancora se quando assegna un nome ad una specie questa esisteva già è valido il nome assegnato per primo, si dice che si segue il criterio della priorità.
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Helvella leucomelaena prima Paxina leucomelas ed un tempo anche Acetabula leucomelas . La possibilità di cambiare genere di appartenenza di una specie è legata alla difficoltà di stabilire dei criteri oggettivi di delimitazione di una specie. se per gli animali e i vegetali si applica la regola che appartengono alla stessa specie individui in grado di riprodursi dando progenie fertile ciò non è applicabile ai funghi che in molti casi non sono coltivabili su substrato artificile. Per delimitare una specie sino ad ora ci si è affidati all'osservazione dei caratteri macroscopici e microscopici quindi il tutto presntava caratteri soggettivi potendo ognuno sceliere di esaminare e considerare prioritario un qualunque carattere. Ora con gli studi sul DNA fungino molte cose saranno riviste anche se visto il numero di specie esistenti e il costo dello studio ci vorrà moltissimo tempo.
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Helvella acetabulum prima Paxina acetabulum, molti autori hanno soppresso il genere Paxina riconducendo tuttoe le specie nell'unico genere Helvella. Rientravano nel genere Paxina quelle specie con gambo costolato che sorreggeva una coppa.
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