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win_67

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Tutti i contenuti di win_67

  1. Bellissima coppia, non gli ovoli ma voi sia fuori che nel bosco. Vincenzo
  2. Ciao Luigi nel forum. Vincenzo da Bologna
  3. Ciao Luciano, sempre appassionanti questi uscite di gruppo che ne aumentano la coesione tra le persone. Continuate così. Vincenzo
  4. Un pensiero per tuo padre e come vedi anche se è passato un po' di tempo il bosco ti aspettava per farti qualche regalo. Vincenzo
  5. A Marì allora non stai attento....t'avevo detto che per distinguere quelle due Collybie serve la foto delle rizomorfe per vedere se sono rosa o bianche, la prox volta ne sollevi una e gli fai un bel primo piano alla fine del gambo :smile: ; pure il poliporo faje na foto pure de sopra che non s'offende :biggrin: Comunque il poliporo dovrebbe essere un Polypourus alveolaris. Quello prima della Collybia forse una Peziza badia. Vincenzo
  6. Hai aperto le danze in maniera egregia, ora bisogna continuare. Vincenzo
  7. Sembra proprio lui, mi hanno detto che ha un'ottima consistenza da giovane, di peso notevole e non male anche dal punto di vista della commestibilità. Vincenzo
  8. L'unica cosa che non mi convince è il gambo che chi ovviamente lo ha visto lo sa, non vedo quel caratteristico reticolo concolore al cappello e qualche sfumatura rossiccia. Comunque sarà l'astinenza da porcini che mi fa sbagliare :biggrin: Vincenzo
  9. Per me è un rosso Boletus pinophilus, ma aspettiamo Mastro Gava. Vincenzo
  10. Mi veniva da pensare alla tenuta dei boy scout e se questa non fosse da rivedere alla luce della situazione cambiata anche a livello zecche. Una bella passeggiata e belle foto floreali. Vincenzo
  11. Mi sembra Marino che qualche giorno fa abbia anche tu fotografato questi funghi, non vorrei sbagliarmi vedendone tanti. Il genere è proprio Collybia e la possibilità è che sia o Collybia acquosa = rizomorfe rosate oppure Collybia dryophila = rizomorfe bianche. Come si dice l'importanza di conoscere tutti i caratteri. @Giacomo: si una bella uscita grazie, ma anche le tue con non sono di certo da meno, sono uscite ad alti livelli, presidenziali :smile: :hug2: Vincenzo
  12. Ciao Marco, la specie Calocybe graveolens è una specie accreditata in letteratura e rara, ma esistente. Il cappello è molto scuro e il suo odore, come da significato di graveolens, è sgradevole, sapore amaro. Con i prugnoli ne condividono l'habitat e non c'è una casistica sulla sua tossicità in quanto per esserci bisogna prima trovarla e poi qualcuno la deve anche mangiare. Nel raccogliere i funghi quindi bisogna stare sempre attenti perchè alcune volte vi sono delle convivenze pericolose tra funghi che si assomigliano e si mettono nel cesto pensando che sia uno del gruppo dei commestibili. Molte volte si è sentito di persone che facendo incetta di gambe secche tagliavano anche qualche Lepiota piccolina e non sono state poi tanto bene.... Quindi dirimente per questo fungo è sicuramente l'odore che immagino non ha nulla a che vedere con i tuoi profumatissimi prugnoli. Vincenzo
  13. Potrebbe essere anche un Polyporus tuberaster un po' sbiadito. Vincenzo
  14. Forse Fuligo cinerea myxomycete. Vincenzo
  15. Grande Antonio vedo che sei già avanti per la scelta dei fiori su cui far posare le tue api Aprirai un franchising "I briganti del crinale"? Vincenzo
  16. Direi proprio nero, reticolo come aveva detto Carletto solo accennato verso il cappello e cappello leggermente gibboso che sono due caratteristiche che lo distinguono dall'estatino. Vincenzo
  17. A seguire la piacevole ricerca dei funghi c’è stata l’altrettanto piacevole pranzo a base di zampanella tipica dell'appennino modenese (sottile strato di sfoglia ripieno di pesto modenese (pancetta tritata, aglio, rosmarino, pepe) e parmigiano reggiano, piegata in quattro e servita calda, tigelle, crescentine, salumi etc etc… con una torta stile zuppa inglese che condivido con voi. Questo mio post è un piccolo pensiero e un grande augurio di pronta guarigione a Ennio. :hug2: Vincenzo
  18. Dopo essere scivolato anche in fascia protetta, volevo fare un ringraziamento particolare al professor Giovanni Consiglio, noto esperto micologo di cui qualcuno di voi avrà anche qualche pubblicazione, che con le sue conferenze, corsi e lezioni presso il mio gruppo arricchisce la mia cultura micologica ancora a livelli tendenti a zero
  19. Eccovi anche un cesto misto di Leucoagaricus e Macrolepiote
  20. La ricerca è continuata con il ritrovamento di qualche Macrolepiota mastoidea. L’umbone del cappello, che ricorda il capezzolo del seno di una donna, nasce appunto dall’intersezione del gambo che spinge nel cappello.
  21. Torniamo a funghi più conosciuti dai tanti come quelli del genere Morchella & co passando quindi da funghi della classe basidiomiceti caratterizzata dalla presenza di spore esternamente ad una cellula a forma di clava chiamata basidio alla classe degli ascomiceti, ovvero funghi che si riproducono tramite l’espulsione delle spore da un sacco detto appunto asco. Nonostante tutti saprete le differenze mi piace puntualizzare su una distinzione che aiuta facilmente nella determinazione immediata del genere. Come potete vedere dalla foto i tre esemplari hanno un differente attacco del cappello al gambo, cappello detto mitra, non perché come dice qualcuno spara, ma perchè riproduce l’omonimo cappello dei vescovi. Quindi nel primo caso a sinistra abbiamo una Verpa digitaliformis dove l’attacco mitra gambo è solo nella parte superiore, al centro una Morchella esculenta con la mitra attaccata completamente al gambo ed infine a destra la Mitrophora semilibera con la mitra attaccata solo per metà.
  22. Altro ritrovamento è stato il Leucoagaricus purpureolilacinus, il nome è chiaramente preso dalle tonalità violacee del cappello soprattutto verso il centro
  23. Altro fungo primaverile non sempre di facile determinazione confrontandolo con altre specie del suo genere è l’Entoloma sepium, facilmente confondibile con l’Entoloma clypeatus o con l’Entoloma aprile tutti nascenti nello stesso periodo. L’ Entoloma sepium è distinguibile per un arrossamento dove viene toccato o sfregato, come in foto, nonché ad una reazione positiva verde intensa al reattivo del Guaiaco cosa che non avviene nell’Entoloma clypeatum. Chi fa micologia e vuole un aiuto nella determinazione del fungo, soprattutto genere Russula, Cortinarius e Lactarius, deve avere con sé circa una decina (fondamentali sono circa la metà) da utilizzare immediatamente nel bosco e annotare il tipo di reazione che si osserva.
  24. Oltre agli amici, il bosco ha qualche nemico come le zecche, di cui una che mi camminava tranquillamente sulla mano e l'ormai conosciutissima vespa cinese Dryocosmus kuriphilus che si sta tentando di debellare con un parassita monofago il Torymus sinesis proprio ghiotto della vespa in questione. In Giappone sono riusciti, dopo svariati anni, con la mosca giapponese quindi sicuramente un duello tutto orientale all’ultimo colpo di arte marziale. Questa è la galla prodotta dalla vespa cinese
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