Ciao Carlo il tuo racconto oltre ad essere appassionante denota anche quanto , purtroppo , velocemente cambiano i tempi e di conseguenza le generazioni.
Tutti noi conserviamo ricordi nei cassetti ed è bello sapere che quando vogliamo possiamo rivivere con la memoria emozioni di altri tempi.
Purtroppo mio nonno ci lascio' quando io avevo appena 7-8 anni , ma nonostante questo alcuni ricordi sono vivi come se il tempo non si fosse mai fermato.
Mio nonno era di Olevano Romano , si chiamava Otello , ed io l'estate trascorrevo le vacanze scolastiche proprio vicino a loro.
Un giorno tornando su ad Olevano incontrammo per la strada delle signore con enormi ceste piene di funghi.
Li vendevno al bordo della strada.
Parlimo di circa 35 anni fa'.
Naturalmente io non potevo nemmeno immagginare di cosa si trattasse.
Chiesi spiegazioni a mio nonno , mi disse che quei fungi arancioni l'avremmo trovati sicuramente nel suo boschetto.
Purtroppo non ci fu piu' la possibilita' che quella frase divenne realta', ma e' come se fosseaccaduto.
Un saluto e se ci fai partecipi dei ti racconti sara' sempre un piacere leggerli.