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marco-bo

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Tutti i contenuti di marco-bo

  1. poco più a destra lo Spigolino, che vedevamo prima
  2. Il momento di pace continua, allora me la prendo calma mi volto, dietro al corno le piste del cupolino sono in spolvero sopra nuvole quasi rosa, vento nullo, sole soffuso
  3. Farfalle, vespe, calabroni neri giganti, bombi eccolo qui 5 mesi dopo
  4. Al posto del silenzio e della neve, attività frenetica sui cardi
  5. penso fossero già le tre-quattro di un primo pomeriggio di marzo Il culmine e la fine dell'inverno, la primavera già dietro l'angolo come se fosse ora
  6. Un momento di pace come raramente è dato di stare allora sto un pò a guardare il Corno
  7. Se non tira il vento è uno spettacolo quel giorno non tirava Zoom sul monte gennaio
  8. dall'altra parte, affacciandosi sulla parte sud, la vista sul vallone sotto la parete est del corno, valle della tanamalia, causso, baricello e tutta la diramazione del crinale fino al monte Gennaio
  9. la cima della Nuda cornice sulle terre bolognesi ma anche crocevia di animali che transitano in appennino
  10. Siamo usciti sulla Nuda la giornata di sole è eccezionale, sembra incredibile pensare alle condizioni estreme che c'erano pochi giorni prima quando si è scaricato il metro di neve
  11. gli abeti si diradano e si inizia a vedere il crinale
  12. sui 1500 la faggeta lascia il posto all'abetaia che circonda il monte anche questa artificiale, di abete rosso e abete di douglas la neve era bellissima
  13. tra i rami già si vede lo spigolino di fronte con la sua cresta di neve sfrangiata la salita è un pò lunga e molto dolce, tutta questa montagna è dolce, quando venivamo qui con papà e il nonno, lui me lo diceva sempre, questa montagna ha il nome di donna, l'è una muntagna bòna, la sò tera la da tant fòng, an'è brisa priglosa (pericolosa)
  14. la neve è molto alta ma la crostina è ghiacciata e si camminava bene i faggi sono costretti a rimanere bassi intorno ci sono le tracce delle tante carbonaie che venivano fatte all'epoca, quando il bosco era integralmente sfruttato come ceduo
  15. Arrivati sui 1400 metri, il ceduo e la fustaia lasciano il posto alla macchia bassa di faggio ceduo di dietro si iniziano a vedere le montagne intorno qui si vede anche l'effetto della neve su questi alberi
  16. la parte interessante è al termine della salita, in cima al monte, dove c'è una bellissima vista dell'appennino questi sono i segnavia subito si vede come il manto di neve aveva già altrepassato il metro
  17. la parte bassa è una salita molto dolce in una faggeta come ce ne sono migliaia nell'appennino ogni tanto ci sono tracce di passaggi nella neve penso lepri
  18. Si vede la neve in via di scioglimento intorno alla base degli alberi, sui 1200 c'era poca neve
  19. Siamo a quota 1100 metri nella valle del Dardagna, sotto il Corno alle Scale e Monte Nuda, tutta faggeta, adesso entro un parco regionale e in fase di conversione a fustaia per la gran parte, poi ci sono abeti bianchi e rossi di impianto artificiale, macchie di ontani e salici nelle zone intorno ai torrenti. In marzo c'era neve, quindi questi sono le immagini che vi aspetterete nel prossimo inverno si entra nel sentiero grande (strada forestale) e subito nella faggeta
  20. si prosegue e si arriva a PianD'Ivo, dove c'è uno spiazzo da cui partono i sentieri qui la cartina dell'itinerario
  21. allora si parte! Il giro è un classico dell'appenino bolognese, molto facile e nella parte più dolce della montagna, si arriva sotto al Corno alle Scale da Vidiciatico - La Ca', si arriva a RioRi' dove si attraversa il torrente e si trova il cartello del parco
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