Vichingo

Non mi freghi Marco è uno serio guardava il piatto.......................

Ragazzacci che non siete altro, alla fine poi tutto viene a galla, si le foto due funghetti il bel racconto e poi.........................se magnaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa P.S. certo che Marco lo dovete tirar su di morale porello me pareva sbattuto

Bella Marione, fresco dù porcinetti na bella compagnia ecchevoj deppiù

Stupendo grande Aldo

Divertiti Marì che poi sono .................ahahahaha un abbraccio Gio

Chissà perchè quelli grossi poi volano via come farfalle? Hai un'occhio speciale e una vista penetrante, proprio ieri sera mi sei venuto in mente, mi sono detto domani o dopo lo sento, anche se non è più tempo di tagliatelle alle castagne....................................

Stai alla larga però dalle mie fungaie, quelle a ripulirle ci penso io P.s. scherzo è

Tanti auguri spero che presto tu possa ricominciare ad andar per fungacci, ciao Gio

Sempre dei capolavori grande Ale

Come sempre foto stupende, .............vedi che alla fine arriveranno anche loro, ciao un caro saluto Gio

Grazie a tutti son contento che vi sia piacuto questo mio post, cerco di dare un senso a molte cose e non sempre ci riesco, il cammino è lungo e tortuoso i passi li vorrei lenti invece....................a volte scappano via sfuggendoti tra le dita, ma per fortuna qualcosa resta in tutto il suo metaforico essere. P.S. President non mancherà l'occasione per fare una vera uscita assieme, anche se in maremma siamo già usciti assieme ma forse avevamo poco da dirci, ci vuol tempo a conoscersi.

No sono estatini di castagno e faggio uno solo forse è un edulis, quello piccino trovato sotto abete, ciao e grazie vi risponderò al ritorno dalle ferie bie bie

Grazie a voi amici miei

e in quel verde che più mi colpisce il cuore, sotto all'abete eccoli lì metafore splendenti

e caro amico faggio immobile eppure .............................. sempre pronto

Salendo in silenzio perchè ha volte le parole son troppe e inutili

così si torna sui propri passi, senza poter guardare indietro, su sentieri conosciuti

non sarai né il primo né l’ultimo ed io che sono nulla sarò solo quello che posso essere amico mio

Non devo chiederti e so che tu non mi chiederai tu mi ascolterai ed io potrò parlare non fermerai la mia sofferenza e non mi dirai quale strada devo seguire

Non so se sono le mie scarpe a portarmi lontano passo dopo passo o l’immensa necessità che trasuda dalla pelle, dal cuore di ritrovare le sensazioni di piacere, quel piacere che riempie.

Sono accattivanti promesse, speranze che danzano lievi dentro la mia testa e si ritrovano a volte nel contatto con quell’esterno che chiamano mondo.

Sempre sento il tuo richiamo, nasce da dentro da quella parte profonda dell’anima che spinge ogni mia azione verso un punto indefinito del mio piccolo universo.

E loro li ad aspettarci, uniti insieme come in un abbraccio sincero e pulito

Questa stagione si è aperta così, come meglio non poteva, la fatina e il poeta

Fantastica :give_rose: