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Vichingo

Consiglio Direttivo 2022
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Tutti i contenuti di Vichingo

  1. Gli animi sensibili trovano sempre la giusta luce ciao Gio
  2. Vichingo

    Parco Delle Folaghe

    Ma che onore ......................................ti pensa al pèn (con aspirazione )
  3. Vichingo

    Parco Delle Folaghe

    Giampi il dialetto è una lingua strana, orale, territoriale ma che dico di campanile proprio, se pensi che a 4 Km da me cambia già, cosa vuoi che ti dico qui noi chiamiamo gabà il filare di piante poi ...................
  4. Hai ragione President ma per me l'arte è anche qualcosa di più della pura creatività estetica, anche se questa ne è parte integrante, mi spiego: quando mi metto a guardare un'opera d'arte figurativa questa mi deve trasmettere qualcosa di più della capacità tecnica di chi l'ha fatta, deve avere un senso che va oltre la tecnica o la creatività, deve trasmettere un'emozione che io possa capire, anche solo istintivamente (oh vichingo pensiero,mica la verità), es.: a me Burri o Fontana non esprimono proprio nulla, Boccioni, Balla, De Pisis mi fanno impazzire per stare nel secolo scorso. Questo fotografo, come ha detto Giovannona sa cogliere l'attimo, le sue immagini sanno trasmettere non solo la situazione, ma attraverso essa di danno il senso di ciò che vuol dirti oltre l'immagine pura, almeno credo Ciao
  5. Si ma Fabrizio ha detto anche di più, mi vedo meglio così: "Benedetto Croce diceva che fino a diciotto anni tutti scrivono poesie e che, da quest'età in poi, ci sono due categorie di persone che continuano a scrivere: i poeti e i cretini. Allora, io mi sono rifugiato prudentemente nella canzone che, in quanto forma d'arte mista, mi consente scappatoie non indifferenti, là dove manca l'esuberanza creativa". F. De Andrè
  6. State un pò fermi ragazzacci..........................bello bello ciao e Buon anno Gio
  7. Non mi interessa io non bevo bene bene
  8. Era metaforico............................................ dù betònic.
  9. Il giullare del fiume Non chiamatemi poeta, perché non lo sono, non ho maestria con le parole, scrivo con il cuore ed è così semplicemente, che spiego ogni mia emozione. Scorre acqua nella mie vene, la stessa che disseta questa piana, che la veste nell'anno di tante sfumature che cerco di capire. Sono solo un giullare che vive di questa scena per dar atto alla commedia, tra i filari di pioppo e le roveri del bosco, nelle polle di sorgiva e sulle sue rive, dove il fato ha voluto che il mio proscenio sia collocato. Nel rispetto e con dispetto da giullare popolare canto in gergo dialettale, vi saluto bella gente son contento che gradite, alla prossima puntata……. un inchino irriverente……………Giuànin del popolo dei pestacù
  10. Gran belle foto soprattutto quelle in BN ciao Gio
  11. Vichingo

    Parco Delle Folaghe

    Anca a Biegrass sà diss muròn, ma al filar al sà diss Gabà ahahahahahaha
  12. Vichingo

    Parco Delle Folaghe

    Bel posto Aldo ci farò un giretto quando sono da quelle parti Mi intrometto nel Gabà, da noi gabà con l'accento sulla a, sono tutti i filari sia di pioppo,sia di gelso (ormai scomparso) sia di salice, che sono stati tagliati in quel modo che riporta la foto,con l'ausilio della folcia o magnana della lunghezza anche di un metro (io ne ho ancora una della Pellegrini MOtta). Gabà nel nostro dialetto è un modo di dire tagliare in modo netto: "varda che ta gabi" è una tipica espressione minacciosa a chi fa qualcosa da non fare
  13. Ormai è giunta la notte, ed anche la luna metaforicamente regala più facce di quante ne ha perse. Al Giuanin del popolo dei “pestacù”.
  14. Ormai è chiara la cornice, il rosso avvolge ogni cosa, mentre il giallo accende il vuoto del cielo, e lei, l’acqua sembra ridere sazia del tempo trascorso, trasformandosi in oro.
  15. Ma il bambino che è in me deve sempre andare in direzione “ostinata e contraria”, sempre contro corrente schivando gli spruzzi di acqua gelata sul viso, che lambiscono la poppa dove stanno gli amici sinceri.
  16. Adesso fammi bruciare, voglio sentire fino in fondo l’ultimo calore, ne ho bisogno la notte è vicina e il freddo comincia a pungere, ed io mi sento sempre più bene qui con te, tutto sembra stringersi attorno a me, e tu stai li seduto sulla cima dei rami come se tutto si fermasse.
  17. Guardami dio sole, rifletti la tua immagine nel ventre di questo fiume come un ponte tra le rive, congiunzione mistica , simbolico ed astratto, come dipinto con un pennello pazzo che sfugge alla mano del pittore colpendone però …………….il cuore.
  18. Così si allunga al calar del sole la mia ombra, verso il salice che si erge su questo prato di confine, dove il singolo stelo d’erba è aggrappato alla vita, pioniera di verità nascoste, tra i ritmi che nessuno può cambiare, nemmeno tu!
  19. Fate silenzio che voglio concentrarmi chiassosi germani,che state la dove l’acqua è quieta e la sorgente vi regala il mite e dolce rifugio invernale, …………….è ora, si arrossa il cielo, siate pronti a volare come anime in controluce sull’orizzonte, ricamando con il vostro batter d’ali le note del tramonto.
  20. E guardandomi “a metà del cammin di nostra vita” mi rivedo in questa luce soffusa, appeso al filo che divide acqua e terra, con mille sogni arenati sulla riva come rami secchi,e la voglia di lasciarmi trasportare dalla corrente con nuovi sogni da trasformare.
  21. Metaforicamente, mi avventuro raccontando la preghiera del sasso, che rotolando incide le parole di lode alla madre terra, così ci accorgiamo di non saperle leggere quelle parole,avvolti come siamo nel turbine del fare, del dire, dell’essere per forza qualcosa o qualcuno fino a quando ti accorgi che tutte le tue verità sono “polvere nel vento”.
  22. Lui scorre sereno, la dove tra sabbia e sassi è scritto il suo cammino, quest’acqua scorre verso il mare senza porsi inutili domande, non ha rimorsi,e forse nemmeno ricordi, è solo acqua? E se è solo acqua,materia, come posso dire che non ha un’anima se mi parla? Forse sono anch’io una metafora?
  23. Così mi cade l’occhio ai piedi di un esser ricurvo, sta lì a fianco al sentiero con il suo splendido arancione, come una pennellata di colore sui toni del grigio che la fan da padrone.
  24. Basta girarsi verso il sole per comprenderne tutti i colori, e le diversità non fanno paura, sono parte dello stesso spettacolo che il fiume ti racconta ,io ho voglia di ascoltarlo.
  25. E’ un bel pomeriggio di Dicembre sul fiume, i colori del ramo “portichetto” ti invitano a raccoglierne il significato specchiandoti dentro, la mente comincia a viaggiare lunga, come le ombre dell’inverno.
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