Vichingo

Comunque sia l'incredibile è che dopo tanta strada percorsa mi ritrovo sempre al punto di partenza.. Nella mia amatissima pianura.. Le nostre radici sono qui Giancarlo in questa nebbiosa pianura, tra i pioppi i salici e le querce che fanno da corolla al lento scorrere dei nostri fiumi. I rami però si allungano verso un'altro mondo dove la passione ci spinge, tra i faggi e le conifere, su fin dove si scorge la pianura dall'alto, perchè da lei non possiamo staccarci, salvo volar via come foglie in un soffio di vento. Questa sensazione, passione ed esperienza la regaliamo a chi amiamo, quasi senza volerlo, perchè si trasmette nel nostro modo di fare, di vivere di essere, e loro la percepiscono solo guardandoci. Ciao Gio

Io credo di si, ci sentiamo presto ciao e grazie Gio

Gioisco nel veder che vi siate appassionati questa terra a molte storie che vi voglio raccontare alla prossima messeri, un inchino e vò sfumando

non c’è altezza ne prodezza in questo mio raccontare è il cuore che comanda e lui sto ad ascoltare dipinge a tratti lievi i ricordi di oggi e di ieri

Il giullare dei pestacù ringrazia lor signori Ma unici non si è mai, guarda l’onda risacca sulla spiaggia dando casa al mare

non star poeta a cercar in me la ragion veduta non troverai mai una risposta acuta son villano e son cortese, se Voi volete senza siepe è il mio infinito, cerca ancora caro amico <<" Così tra questa immensità s'annega il pensier mio: e il naufragar m'è dolce in questo mare">> eCosì tra questa Immensità s'annega il pensier mio: E il naufragar m'è dolce in questo mare Così tra questa Immensità s'annega il pensier mio: E il naufragar m'è dolce in questo mare

Son contento da giullare chi vi abbia dato da gioire Perché divertir era il mio scopo tra ironia e irriverenza vi rimando alla prossima eloquenza

Ringrazio Voi messeri ma poeta è colui che scrive versi e canti tra endecasillabi e allitterazioni io mi fermo e anche male, alle assonanze…….. come carne di maiale

mamma mia che naso lungo........................lo vedo da Milano ........

Che maravigliaaaaaaaaaaaaaaa Ciao Gio

e come può lo sguardo non fermarsi su di loro riverisco “pestacù” araldo del contado Così ho finito di raccontar a voi questa giornata spero di non aver tediato con questa finta prosa mi sono cimentato nel raccontar burlesco di un attimo vissuto irriverentemente ………………………… Giuanin del popolo dei pestacù

rientrando verso il borgo ci fermiamo all’oratorio

s’avvicina l’ora mezza e come s’usa in loco dobbiamo riverire il signore del contado

ma guarda un po’ che tipi che s’incontrano nel bosco famigliole strane………… bianche e rosse

ma guarda che compari così diversi e uguali che stanno li a cianciare invece di cercare

seguendo questa strada con il cuore e con la mente mi ritrovo in questa selva a cercar libagione per sacrificar come usa in questa lande, con polenta e carne di maiale

giunta nella selva al limitar dei campi si fa strada verso il fin a cui lei è designata

regalan caldo al lungo inverno nelle marcite sempre verdi

acque trasparenti che nascon dalle viscere per placar le seti di villani e cavalieri

E il salice silente stupisce irriverente, così contorto sulla riva ricorda un po’ la via

Autunno mesto di colori che a volte si tradisce con un rosso che stupisce

Da giullar di questa terra io vi voglio raccontar, a voi messeri e dame………. una giornata da villani, che i grigi sanno amar tra una luce la lontana,

Max P.S.ci vediamo sabato stiamo organizzando con Aldo una crociata, a dir il vero era una magnata ma visto che c'è qualche rosso una passeggiatina prima di mettere le gambe sotto al tavolo magari la si fa )

Gibbo D’amore e d’autunno Adesso che vivo l’autunno, ho imparato, Ho imparato a sognare oltre lo specchio, ora, solo ora, che lasciato il tempo che viene, colgo ogni sguardo senza giudizio e raccolgo.

Bello Aldo ho dei bei ricordi di gioventù a Torrazza, facevo la vendemia......................