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funghimundi

Consiglio Direttivo 2022
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  1. oh cche 'un lo sai che vo' a giro co'i pennello?? questi stanno meno fermi dei funghi ma danno tutta un'altra soddisfazione :lmao:
  2. in un altro studio condotto in Libia si legge "Lo studio ha mostrato che i gruccioni non erano il principale ostacolo al foraggiamento delle api, al contrario di quello che gli apicoltori pensano. In alcuni casa il tasso di raccolta è stato più elevato in presenza di uccelli che in loro assenza"
  3. mica mangian solo api eh qualsiasi insetto volante è un buona preda, calabroni compresi (circa 1 ogni 4 api che secondo me è uno scambio mica male) nell'unico studio italiano che conosco si legge "la predazione appare numericamente e percentualmente trascurabile e di certo non in grado di compromettere in alcun modo la vitalità e produttività di un alveare normale e sano" in compenso ci sono apicoltori imbecilli e fuorilegge che li uccidino e se ne vantano su FB
  4. era un modo di dire pard dove ci son vedute un po' ampie saprei metterci le ccordinate GPS comunque aspettano me ....
  5. concordo con il tuo omonimo: l'ultima è ganzissima!! con quell'aria da finto estasiato del panorama ma la manina verso la reflex per lo scatto remoto :D p.s. qualcosa mi par di riconoscerlo; o sbaglio
  6. purtroppo nessuna di livello presentabile prima o poi rimedio ....
  7. non dispero di arrivare a 10
  8. intanto bravo! per quanto riguarda la presentazione te lo volevo suggerire ma poi ho pensato fosse giusto che tu facessi come avevi pensato però vedo che ti sei reso conto: da sfoltire o meglio focalizzare ;-)
  9. certo che con i ceffi ritratti rischi di spaventarli mica poco in bocca al lupo pard
  10. funghimundi

    Lago Tina

    ah dimenticavo: carinissssimo il rifugetto
  11. funghimundi

    Lago Tina

    ecco forse in un posto così potrei perdere il senso del tempo; l'acqua, corre, scorre, canta .... grande Aldo
  12. allora è quello che passa da Calenzano? in sponda sinistra c'è il risorante "gli Alberi": quanti ricordi ...
  13. per completezza, sempre lui, il primo giorno con la preda catturata dopo aver sloggiato la nutria 3
  14. no Roberto, se dovessi valuate l'intensità della "minaccia" direi che è certamente superiore nel primo scatto ne approfitto anzi per dire che, come in molte altre specie animali, intendendo mammiferi e uccelli, l'atteggiamento di minaccia e quello di paura sono molto simili e il confine è molto sottile; spesso una si trasforma nell'altra anche in entrambi i sennsi. Tra i mammiferi, uomo compreso, la cosa è molto studiata e documentata, tra gli uccelli un pò meno ma le basi sono le medesime
  15. e ora proviamo ad argomentare qualcosa Premetto che le due immagini sono state scattate nello stesso luogo a 5 giorni di distanza una dall'altra; per la precisione la 1 nella tarda mattinata del 30 aprile e la 2 nel tardo pomeriggio di ieri 5 maggio. riflessione FOTOGRAFICA: la condizioni di luce sono certamente diverese; nella tarda mattinata una luce dura, che illuminava la scena e i soggetti dall'alto (leggermente a destra); viceversa nel tardo pomeriggio un bella luce calda li investiva di lato, alle mie spalle e uindi in condizioni praticamente ottimali. Tuttavia il rimo giorno c'era vento e dunque la luce dall'alto ha esaltato il piumaggio mosso dell'airone e la superficie increspata dell'acqua. Certamente nella prima ci sono condizioni ci contrasto peggiori (eccesso) e dunque si perde in dettaglio (es. argilla su cui posa l'airone, muso della nutria, zampe). Nella seconda invece i soggetti e anche le altre parti, sono completamente e facilmente leggibili. Mi verrebbe quindi da dire che il secondo sia uno scatto "migliore" se non fosse che il vento ha mosso il ha mosso il piumaggio rendendo lo scatto irripetibile (che sarebbe stato invece ripetibile lo dimostra in maniera evidente la similitudine tra i due) riflessione ETOLOGICA: i modelli comportamentali sono da un lato sorprendenti ma anche dannatamente rigidi. L'airone sono convinto che sia lo stesso individuo la nutria non ne sono certo in ogni modo la scena e il modello messo in atto è la seguente. Area di nutrizione ambita da entrambi, lui cacciatore lei pascolatrice; lei sen sta a zonzo per i suoi, lui arriva, atterra a una decina di metri di distanza e si avvicina al suo "trono"; non appena vi approda lei si avvicina (per curiosità? per capire cosa sta succedendo? ....) senza interromper il pasto (nella seconda immagine ancora tra i denti) e certamente guarda in alto (posizione della testa); lui la vede arrivare e la segue immobile; sino a quando entra nella sua area di influenza diretta, quella cioè nella quale è in grado di caccaire le sue prede e lì scatta la minaccia che, come ben visibile dal confronto, si esprime con le stesse identiche modalità (penne arruffate, becco aperto, collo e zampe ripiegate). La nutri ho l'impressione che sostanzialemente non colga la minaccia tant'è vero che il primo giorno ha fatto dietro front (e lui ha poco dopo pescato) e invece ieri se ne è rimasta lì ed è stato l'airone che abbandonato il trono con passo lento ed aria sprezzante. La cosa interessante è che ieri c'erano altri fotografi ai quali ho spiegato cosa sarebbe successo e le cose sono andate esattamente così: mi hanno preso per una specie di mago. In conclusione son contento perchè l'osservazione e il cercare di capire ripaga abbondantemnte, ed anche pe gli scatti mica male alla prossima
  16. per chiarezza anche un confronto "a sangue" (come dcono i grafici)
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